Capitolo 40

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Appoggio la testa sullo schienale del sedile, mentre Peia di fronte a me si rigira il telefono tra le mani "Quindi gliel'hai detto?" Mi chiede poi, mentre sono intento a sfregarmi gli occhi " Perchè avrei dovuto farlo? E poi in ogni caso credo che glielo abbiano detto Gian e Diego e se non è così se ne renderà conto quando si sveglierà" le spiego con molta noncuranza, alzando le spalle mentre lei annuisce, e si rannicchia sul suo sedile.

Durante il viaggio si addormenta ed io ho la brillante idea di scattarle una foto mentre dorme, per poi postarla per qualche minuto sulle storie. Quelli dell'agenzia saranno felici, penso poi tra me e me, mentre il mio telefono comincia a riempirsi di notifiche.

Dopo circa un'ora siamo finalmente a casa di Peia, e dopo avermi aiutato a riporre i miei vestiti in qualche cassetto, mi mostra con attenzione tutta la sua abitazione, e devo ammettere che è veramente molto carina e accogliente.
Mentre lei si dirige in cucina a preparare qualcosa per pranzo, con il suo permesso mi siedo sul divano e appoggio la testa sullo schienale.
Ho letteralmente le tempie che esplodono, e non sembra vogliano smettere tanto presto.
Rimango seduto lì per più di quaranta minuti, mentre il dolore continua a mangiarmi vivo, finché Peia entra in stanza correndo subito nella mia direzione "Che hai? Sei rosso in viso" faccio spallucce "Mal di testa" le rispondo tranquillamente, mentre lei mi appoggia una mano sulla fronte "La tua si chiama febbre alta Tanc. Aspettami qui"chiudo gli occhi e annuisco mentre lei corre in un'altra stanza, tornando quasi subito con una bustina di ghiaccio e un bicchiere d'acqua, che scopro essere un aspirina quando me lo fa bere, mentre appoggia delicatamente il ghiaccio sulla mia fronte "P se dovessi cominciare a delirare, non darmi retta" le dico poi mentre sento un potente calore espandersi nel mio petto, segno che la febbre sta continuando a salire. Lei si limita ad annuire e mi accarezza delicatamente i capelli.
Quando le sue mani sfiorano le punte chiudo gli occhi, e appena li riapro trovo Lele al suo posto e tiro un sospiro di sollievo. Io ho bisogno di lui per stare bene "mi mancavi" gli dico poi in un sussurro, mentre lui continua ad accarezzarmi la testa "Tanc che ne pensi di dormire un po'?" Mi chiede poi con voce dolce, ed io annuisco "Però dormi con me. Ti prego" gli chiedo quasi implorandolo, e così lui annuisce, mi trascina in una camera da letto e si stende accanto a me.
Subito gli stringo le braccia intorno ai fianchi e appoggio la testa nell'incavo del suo collo, dove pochi istanti dopo mi addormento.

Quando mi risveglio un profumo a me sconosciuto mi inonda le narici, così spalanco gli occhi e scopro di essere abbracciato a Peia "Che ci fai tu qui? Dov'è Lele?" Le chiedo subito mentre lei si sfrega gli occhi, mettendosi seduta sul letto "Tanc.. Lele non c'è mai stato. Tu..tu l'hai immaginato" mi sbatto le mani in fronte "Quindi..Eri tu? Tutto il tempo?" Quando annuisce sento una morsa al petto. Che mi sta succedendo?
Sembra quasi leggermi nel pensiero, infatti si avvicina a me e mi appoggia una mano sulla spalla "Ti manca. É comprensibile" senza dire nulla la abbraccio e ispiro un po' del suo profumo. Non so perché, ma mi trasmette tanta calma. E se provassi a dimenticare Lele?

"Ti è appena arrivato un messaggio" mi fa notare lei, risvegliandomi dai miei pensieri, così afferro il cellulare e quando leggo sullo schermo il nome di Aurora sbuffo.
Ma che vuole da me?
Leggo il messaggio da fuori e ne rimango particolarmente colpito:
"Heylà, scusa tanto se ti disturbo, volevo solo sapere come stessi e volevo anche chiederti se potremmo vederci più tardi" subito quella domanda ritorna nella mia mente:
Ma che vuole da me?

Peia mi scuote una mano davanti agli occhi "Va tutto bene? Ti sei imbambolato" annuisco e abbasso la testa sul mio cellulare, per poi digitare una veloce risposta "Mi spiace sono a Brescia" senza aspettare un altro messaggio spengo il telefono e mi porto le mani tra i capelli, tirando qualche ciocca. Questo mio gesto mi riporta con la mente ad una delle tante nottate passate a Roma, quando durante la notti di passione Lele mi tirava leggermente i capelli, e mi manca. Cazzo se mi manca.
Ancora una volta mi ritrovo immerso nei miei pensieri, ed impreco a bassa voce stufo di essere così succube di questo ragazzo.
Istintivamente sussulto appena la mano di Peia mi sfiora la fronte "Non hai più la febbre, quindi vado a farmi una doccia. Fai come se fossi a casa tua" annuisco e appena esce dalla stanza mi metto seduto con il cellulare, per poi cominciare a scrollare Instagram.

Una pagina gossip attira la mia attenzione:
"Volano frecciatine da parte di Giulia Paglianiti per Tancredi"
Ancora lei? Davvero?
Sbuffo sonoramente vedendo il suo ultimo TikTok in cui si riferisce palesemente alle mie foto con Martina.
Ha davvero il coraggio di lanciarmi frecciatine dopo che l'ho trovata mentre si faceva scopare da un altro?
Inizialmente mi incazzo e anche un bel po, ma dopo circa dieci minuti mi rilasso e decido di non darle troppo peso.
Ha semplicemente finito gli argomenti per fare Hype e quindi io le sono tornato utile, ma non le risponderò. Le ho gia dato fin troppa visibilità.
Giulia deve sparire dalla mia cazzo di vita.

"Va tutto bene? Sembri incazzato" Sorrido appena Peia si mette davanti allo specchio di fronte a me in pigiama, struccata e con un asciugamano avvolto tra i capelli ed io annuisco, notando anche quanto lei sia carina.

"Sure?" La guardo quasi interrogativo "Che?" Lei scoppia a ridere e comincia a pettinarsi i capelli "È inglese Tanc. Ti ho semplicemente chiesto se sei sicuro" mi spiega poi continuando a ridere, mentre io abbasso lo sguardo "Sono pessimo in inglese, ma si: va tutto bene" Lei annuisce e accende la musica sul suo telefono. La prima canzone che parte è Without me di Halsey, e non so come ne perchè sento una strana sensazione al petto, mentre delle lacrime minacciano di uscire dai miei occhi.
Perché sto avendo questa reazione?

"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu