"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli

Capitolo 33

Apro gli occhi trovandomi il viso di Lele a pochi centimetri dal mio, mentre le nostre mani sono ancora intrecciate dopo la magnifica notte appena passata.

Appena sono al centro del Red carpet guardo di fronte a me, e trovo Lele che mi guarda con un enorme sorriso in viso, e gli occhi leggermente lucidi, così lo guardo e sorrido. Proprio come mi aveva chiesto di fare lui.
Finita la sfilata entro in sala per assistere alla prima del film, mentre Lele è costretto a rimanere fuori. Durante tutta la durata del film non faccio altro che pensare a lui, e al modo in cui mi guardava.
Quando finalmente finisce anche la sua proiezione, riusciamo ad incontrarci, e stando attenti a non farci vedere da nessuno ci baciamo appassionatamente "Sto letteralmente tremando da quando è iniziato" mi sussurra, mentre lo abbraccio fortissimo, appoggiando la testa sul suo petto e lui mi accarezza i capelli "Sono fiero di te piccolo"

"Buongiorno" mi dice con la voce impastata dal sonno, risvegliandomi dai miei pensieri "Buongiorno a te" mi lascia un bacio sulla fronte e sorrido, per poi alzarmi dal letto e dirigermi in bagno a fare una doccia.
Quando sono vestito mi metto davanti allo specchio e mi pettino i capelli, finché Lele non comincia a battere dei leggeri colpi sulla porta "Posso asciugarti i capelli?" Mi chiede a bassa voce, quando apro la porta, e con un leggero sorriso in viso annuisco, trascinandolo per mano.
Non so come mai ci tenga così tanto a farlo, ma è letteralmente fissato con l'asciugarmi i capelli, e sinceramente a me non dispiace.

Passano circa dieci minuti, ed io mi ritrovo a fissarlo dallo specchio mentre lui continua a passarmi delicatamente la mano nel ciuffo "Ma che ci trovi di così bello nei miei capelli?" Quando noto che sposta lo sguardo sui miei occhi, mi rendo conto di aver parlato ad alta voce ed arrossisco leggermente "I tuoi capelli sono bellissimi. E poi quando facciamo questa cosa mi sembra di, in un certo senso, darti tutto il mio amore." Mi volto nella sua direzione e faccio incrociare i nostri sguardi "Non guardarmi così. Io sono del parere che l'amore non si dimostri solo facendo sesso. L'amore, quello vero, si dimostra anche nel più piccolo ed insignificante dei gesti" continuo a guardarlo senza proferire parola, non perché creda che sia una cosa sbagliata quella che ha appena detto, ma anzi al contrario ha detto delle cose che io condivido pienamente, solo che sono così stupito dalle sue parole che non so letteralmente cosa dire, così mi limito ad afferrargli le guance ed unire le nostre labbra.

Credo che questo valga più di mille parole.

Rimaniamo labbra contro labbra per circa dieci minuti, finché dall'altra stanza si sente il mio telefono suonare, così dopo averlo trascinato con me per mano lo afferro e rispondo alla videochiamata di Gian "ao belli!" Urla il mio migliore amico, mentre Diego alle sue spalle urla contro il controller della play "Ma da quando a Roma ci stanno i vampiri?" Io e Lele ci guardiamo confusi, ma quando noto il leggero segno presente sul suo collo alzo il dito medio verso la telecamera del cellulare "Dimmi un po': hai chiamato per fare il simpatico e basta?" Chiedo poi in modo ironico, mentre Gian scoppia a ridere "Ho chiamato perché mi mancate, ma soprattutto per congratularmi con te." A quelle parole istintivamente sorrido. Gian sa quanto per me sia stato difficile entrare nel cast e quanto a volte fosse difficile imparare le battute. Eppure ci sono riuscito, nonostante a volte abbia pensato di mollare tutto, sono riuscito a recitare in un film.

Continuo a parlare con Gian per circa un'ora, mentre Lele va a farsi la doccia, e quando attacchiamo noto che sono già le 14 "Che ne pensi se andiamo a pranzo fuori?" Mi propone Lele sbucando fuori dal bagno, riempiendo la stanza con il suo ottimo profumo "Penso sia un'ottima idea" gli rispondo sorridendo.

Verso le 14:30 siamo entrambi seduti ad un tavolo del Mc, cominciando a mangiare i nostri menù, finché due ragazze si avvicinano a noi "Ehylà Tancredi, come va?" Mi chiede la più alta, che riconosco essere Aurora, mentre l'altra è Ilaria "Va tutto bene, a te?"le rispondo con molta noncuranza, mordendo il mio panino, e soprattutto ammirando quanto bello sia Lele con la mia maglietta.
Anche sei lui è bellissimo sempre.

Non so come mi ritrovo Aurora e Ilaria sedute al nostro tavolo, che ci parlano della loro passione per il canto.
A fine pranzo ci invitano ad un festa e ovviamente Lele accetta, mentre io sbuffo sonoramente "Ti sei arrabbiato Tanche?" Mi chiede quando, finalmente, siamo da soli sulla via della stanza che da due settimana a questa parte è la nostra casa "No Lele, semplicemente so come andrà a finire e non ne ho voglia" mi stringe la mano senza dare troppo nell'occhio e mi sorride "L'ultima volta non è andata nemmeno così male" mi dice facendo un sorrisetto bastardo, mentre io arrossisco violentemente ricordando le notti che abbiamo passato insieme nell'ultima settimana "Sarà andata pure bene, ma non ho voglia di vederle tutte sbavare dietro di te" mi stringe una guancia "Starò lontano da tutte, se questo può servire a placare la tua gelosia" lo fulmino con lo sguardo "Io non sono geloso"Scoppia a ridere e mi afferra la mano "Tanche, questa si chiama gelosia" faccio spallucce e lo ignoro, rispondendo al cellulare che ha iniziato a squillare "Edoo" urla Clarissa dall'altro capo del telefono.

Cominciamo a parlare del film, mentre continuo a camminare mano nella mano con Lele "Comunque mamma e papà ti vogliono a cena qui, stasera" a quelle parole sbianco "Emh.. non lo so. Ho un impegno" le dico balbettando leggermente, mentre Lele mi appoggia una mano sulla spalla mimandomi un "Vai" ed io sospiro "Dai edo, non ceniamo insieme da tantissimo" dall'altro capo del telefono c'è anche clarissa che ha iniziato a fare la voce da cucciolo. Ottimo direi. "Va bene Clari, a stasera" quando attacco con mia sorella, siamo finalmente arrivati ed io mi butto sul letto, tenendomi la testa con le mani "Cosa c'è che non va Tanche?" Mi chiede Lele curioso.
E ora come glielo dico?