Capitolo 37

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Erano due giorni che Lele era tornato a Milano, ed erano due giorni che cercava di parlarmi, senza successo però, dato che ogni volta che ci trovavamo nella stessa stanza non avevo nemmeno la minima voglia di guardarlo in faccia.
Ogni volta che, anche solo per sbaglio, mi ritrovavo a guardarlo quelle immagini tornavano vivide nella mia mente.
Era stato chiaro quella sera: tra noi non c'è mai stato nulla, quindi lui è libero di fare quello che vuole. Ma allora perché insisteva così tanto col volermi parlare? 
Perché non mi lasciava perdere in quella situazione così, stranamente, dolorosa?
È strano per me dire di stare male per amore. Insomma: che ne so io dell'amore?

So solo che non ho mai provato un dolore così forte. Non ho mai provato la sensazione di dolore al petto quando guardi una persona negli occhi.
Avevo trovato la mia ex a letto con un altro, eppure non avevo sentito nulla. Sentivo solo tanto disgusto, ma allo stesso tempo ero sollevato.
Perché con Lele non è così? Perché quando ripenso alle sue mani sui fianchi di Aurora sento una morsa al petto?

"Tanche, tra mezz'ora dobbiamo essere in agenzia. Preparati" sollevo lo sguardo nella direzione di Gian e annuisco, avvicinandomi al mio armadio.

Mi infilo una semplice tuta, un cappellino e indosso degli occhiali da sole in modo da coprire le enormi occhiaie, dovute alle mie ultime nottate passate in bianco.
Quando anche Gian è pronto cominciamo ad avviarci verso l'agenzia, lasciando Diego e quell'altro a casa "Come stai?" Mi chiede il mio migliore amico camminandomi a fianco, mentre io ammiro la punta delle mie scarpe "Va tutto bene, lo sai" gli rispondo a bassa voce, infilandomi una mano in tasca per estrarre da essa una sigaretta "Non me la racconti giusta" sbuffo leggermente "L'ho visto baciarsi con una Gian. Come staresti se avessi visto Marta baciare un altro?" Gli avevo parlato di quello che era successo a Roma subito dopo essere tornato, eppure non la smetteva di infastidirmi con quelle sue stupide domande del cazzo.

"La tua reazione è più che giusta. Ma hai bisogno di sfogarti. Non puoi tenerti tutte le emozioni per te" accendo la sigaretta, che poco fa ho preso, e me la porto alla bocca "Non sempre è necessario Gian. Insomma guardami: Ormai sono abituato ad essere cornuto." Faccio spallucce e Gian si blocca immediatamente afferrandomi per un braccio, e trascinandomi su una panchina "È inutile che tu faccia tanto il forte: lo so che stai male, ti conosco" gli tiro un leggero pugno sulla spalla "Io sto benissimo. Lele e io non siamo mai stati nulla. L'ha detto anche lui" mi rimetto in piedi e aumento il passo verso la Oneshot Agency "Sai benissimo che non ci credete nemmeno voi" mi urla dietro, quello stupido, e così infastidito dalla sua presenza, aumento il passo fino a sbattere su qualcuno, cadendo a terra e imprecando "Scusa non era mia intenzione.." mi sussurra una voce femminile, che ormai conosco anche fin troppo bene.

Aurora si volta verso di me e mi porge la mano, ma io la ignoro e mi alzo da solo "Tu che ci fai qui?" Le chiedo passandomi una mano sui pantaloni, per ripulirli "Sono qui per lavoro. Come stai?" Faccio spallucce ed entro in agenzia, trovandomi subito di fronte Valeria e Zoe "Ciao Lil, come stai?" Mi chiede la più bassa, stringendomi in un abbraccio, mentre io le lascio un bacio tra i capelli "Va tutto bene Zozzi. Sta tranquilla" mi stringe le braccia attorno ai fianchi, mentre Valeria mi fa un cenno con la mano e si allontana.
Io e Zoe rimaniamo abbracciati per un bel po, finché non sento una mano sulla mia spalla, e due labbra morbide appoggiarsi alla mia guancia "Buongiorno Tanc" mi volto nella direzione di Martina e le sorrido.
In questi ultimi due giorni abbiamo passato molto tempo insieme, e ho scoperto che in realtà non è così antipatica come credevo, e credo che per lei sia lo stesso. O almeno lo spero.
Alla fine era riuscita a convincermi persino a raccontare sia a lei, che a Zoe tutto quello che è successo a Roma, quindi forse non era così male.

Inizio a parlare anche con lei, e dopo pochi minuti Corinne arriva in sala e mi chiede di entrare nel suo ufficio.
Appena anche Gian, Diego e lui sono dentro ci chiede di chiudere la porta a chiave e ci fa accomodare tutti "Allora: Diego e Zoe stanno insieme" annuiamo tutti e quattro "Anche Gian e Marta stanno insieme" annuiamo nuovamente "Tancredi ha apparentemente una relazione con Peia" abbasso lo sguardo sui miei piedi "Mentre tu Lele non stai con nessuno" Subito sollevo la testa, e lo noto abbastanza in difficoltà "Ma alla festa di due giorni fa, in una storia di Ila si vedeva che ti stavi baciando con una ragazza" sento il cuore in frantumi, ma mi volto dalla parte opposta pur di non farlo vedere "Cori..quel bacio alla festa è stato..." subito lei lo zittisce "Non devi darmi spiegazioni. Solo che adesso c'è una novità anche per te" continuo a tenere lo sguardo fisso sui miei piedi, nonostante la curiosità di guardare la sua espressione. Qualcuno bussa alla porta ed io sussulto "Avanti tesoro" urla la mia manager, chiedendo a Gian di andare ad aprire.

È una ragazza veramente bella. I capelli lunghi castani, dei bei lineamenti ed anche un bel modo di pensare "Come ben sai, lei è Aurora e da questo momento siete una coppia" Lele ed Aurora sussultano.
Ci mancava solo questa.
"Cori posso uscire?" Le chiedo sentendo un forte fastidio alla gola "Vai pure" senza dire nient'altro esco da quella stanza e mi appoggio alla porta cercando di riprendere a respirare "Tancredi, guardami" mi urla una voce, mentre delicatamente mi sbatte dei colpi sul viso "Che ti è successo Tanc?" Alzo lo sguardo nella direzione di Peia ed annuisco "Ho solo bisogno di camminare a piedi" le dico fingendo un sorriso, e poi mi sollevo da terra "Tu stai male. Devi fare dei controlli medici" annuisco e mi avvicino al distributore di merendine e bevande. Afferro un bicchiere di succo di frutta, ma subito sono costretto a correre in bagno, per il forte dolore che sento alla pancia, e non appena varco la soglia della stanza di servizio, comincio a rigettare.

"Tatuato sul mio cuore"~Tancredi Galli Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu