1-Io vorrei parlaje de loro

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"Ultimo, possiamo fare una foto?"

Da qualche tempo ormai queste semplici parole sono diventate parte integrante della mia quotidianità. Non c'è infatti una sola volta, in cui riesco ad uscire di casa in sua compagnia senza essere fermata da qualche ragazza o ragazzo in cerca di una foto con lui. Gente che magari nemmeno lo segue, che magari nemmeno conosce una canzone, che nemmeno lo ascolta, che nemmeno lo stima, ma che pretende una foto soltanto per mostrarla al resto del mondo, per far presente agli altri un 'trofeo' digitale di cui poi non si farà nulla, che nella maggior parte dei casi finisce per terminare il suo percorso di vita negli scantinati del cestino del cellulare.
"Oddio Ultimo!" "Ma sei davvero tu?" "È quello del ballo delle incertezze!"
Ecco, l'ultima di queste è di certo la tipologia che preferisco di meno, il fatto che ci si fermi ai grandi successi senza informarsi giusto il minimo per non risultare ignoranti in campo.
È infatti con questa canzone, "Il ballo delle incertezze", che Niccolò ha fatto il suo debutto vero e proprio in quella che è la realtà che tutt'ora sta vivendo. In pochi mesi, il mio ragazzo è stato catapultato del mondo del successo, della carriera, degli eventi, dei live, dei firmacopie...
Un vero e proprio sogno che si realizza, soprattutto per uno come lui che, anche se nascosti bene, ha sempre avuto mille progetti per il suo futuro.

"E come no" sorride compiaciuto avvolgendo un braccio dietro le spalle della ragazza. Assume una delle sue facce inimitabili e lui stesso scatta la foto, per poi ridare il telefono al lei e tornare al mio fianco.

"Manco 'na parola m'ha detto. 'la foto, ultimo, la foto!'" borbotta una volta che ci siamo imboscati nella via di casa.

"Io vorrei parlaje de loro" continua quando abbiamo raggiunto il cancelletto, che lui stesso apre con le chiavi che ha in tasca.

"E ci riesci alla perfezione, in ogni canzone" lo rassicuro entrando per prima.

"O non avresti riempito tutto il tour negli stadi" sorrido al solo pensiero di ciò che lo aspetterà quest'estate. Ricordo ancora la sua felicità quando me lo annunciò, esattamente un anno fa, esplodeva dalla gioia. Adesso che però ci siamo vicini, la sola idea che per tutta l'estate dovrò rimanere senza di lui mi rattrista, più che altro perché negli ultimi cinque anni, stare in sua compagnia è diventata un'abitudine alla quale sarà difficile  sottrarsi.

"Nun me ce fa' pensà che poi me pijo la tachicardia" il moro si porta una mano in fronte scuotendo la testa un paio di volte.

"Che si fa stasera?" due braccia tatuate mi abbracciano da dietro ed io posso le mie esattamente sulle sue.

"Ho chiamato i miserabili, non ti dispiace vero?" gli ricordo di aver avvisato Adri, Cocco, Desi e Vanessa proprio questa mattina.

"Avevo in mente altri programmi ma va bene" sussurra al mio orecchio baciando poi proprio il lobo, che non si fa problemi a prendere tra i denti.

"Tu hai gli stessi programmi un po' troppo frequentemente" assottiglio lo sguardo vedendolo fare lo stesso, sorridendo da un lato.

"Si però la sera della vigilia del tour volevo passarla in bellezza" si giustifica da solo senza aver bisogno di una domanda da parte mia, cominciando a dondolare lentamente verso il divano, con ancora me tra le braccia.

"Però se ne andranno prima o poi loro, o sbaglio?" cerco di accontentare i suoi desideri, trovando una maniera per far incastrare tutto.

"No, non sbagli" arriviamo al limite, andando a sbattere contro il lato del divano, che mi fa letteralmente cadere sopra di esso con il moro su di me.

"Tu rimani invece?" nasconde il capo nell'incavo del mio collo cominciando a lasciare baci su ogni centimetro di pelle che si ritrova davanti, ogni volta come se fosse la prima.

Restami Vicino||ultimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora