38. Aria

727 38 23
                                    

Venerdì 25 gennaio 2019
18:40

Eccomi qui.

Distesa sul letto a fissare il tetto della mia stanza.

Come negli ultimi dieci giorni, a quest'ora.

Durante questo tempo, ho avuto modo di ripercorrere con la mente gli eventi dei mesi recenti, dal mio trasferimento nella nuova scuola, fino al momento che mi ha direttamente scaraventato nella situazione in cui mi trovo adesso.

Mia madre continua a non parlarmi da più di una settimana, quando ha scoperto me e Fiamma a baciarci in balcone.

Per fortuna, io e lei ci vediamo ogni giorno a scuola e malgrado abbiamo limitato i nostri incontri pomeridiani alle volte in cui mia madre è costretta a svolgere dei rientri lavorativi, le cose tra noi sembrano andare per il meglio; considerando inoltre la momentanea libertà di cui godiamo, per non aver ancora ricevuto nessun riscontro da parte di mia mamma.

Ma ci auguriamo sempre che quando quella donna si deciderà ad esprimere la sua opinione a riguardo, non proverà in nessun modo ad ostacolare la nostra relazione, anche se ho promesso a me stessa di battermi a qualunque costo, qualora dovesse accadere.

Ho raccontato tutto ad Alice, tramite una video chiamata e ha provato a consolarmi come meglio poteva. Sapevo di poter contare lo sua appoggio: persino a distanza, il nostro legame fraterno è in grado di rimanere solido, senza mai affievolirsi, anzi è come se con questa scusa si fosse rafforzato. Sono contenta di averla dalla mia parte anche in questo momento complicato, perché è questo che fanno le sorelle: ci sono sempre l'una per l'altra, in qualsiasi occasione. Comunque in sostanza con mia madre non va affatto bene.

Entrambe trascorriamo gran parte delle giornate chiuse nelle nostre camere, cercando di sottrarci a qualsiasi dialogo.

Ogni tanto, quando cerco di intraprendere una normale conversazione, la quale, però, non deve in alcun modo includere Fiamma, lei risponde a monosillabi e per di più, sfuggendo al contatto visivo.

Non credo che mi odi.

Immagino che abbia solo bisogno di tempo per assimilare la questione ed infatti io gliel'ho concesso.

Ma tutto questo silenzio da parte sua, questo continuo evitarmi, mi accettare il mio amore per una ragazza, ma che in realtà non la vedo come una cosa normale e giusta. Ha sempre avuto un debole per la tradizione, per quel che risulta conforme sia alla società che alla religione cristiana. E, dunque, ciò fomenta ancora di più l'idea che qualsiasi orientamento all'infuori di quello eterosessuale non rientri nei canoni di mia madre.

Pertanto, forse, nemmeno io. Se davvero fosse così, non potrei sopportarlo. È già troppo per me, ritrovarmi in questa situazione con lei. Non riuscirei a credere che l'unica persona, a parte Fiamma, in grado di farmi sentire amata e accolta, nonostante le mie diversità, le mie paure e la mia immancabile ansia, possa ora considerarmi sbagliata o arrivare persino a rifiutarmi.

Fa male. È un dolore insostenibile. Lei è pur sempre mia madre e mi manca. In questi giorni, mi sono mancati i suoi baci affettuosi sulla guancia, gli abbracci improvvisi, quei soliti nomignoli con cui le piace tanto chiamarmi. Non possiamo continuare in questo modo, lo so io e lo sa anche lei, e se dopo tutto il tempo che ha lasciato trascorrere non ha ancora agito per cambiare le circostanze è evidente che non ha abbastanza coraggio.

Non giocare con il fuoco Where stories live. Discover now