Interessi in comune

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Il caso non esiste: tutto è prova, ovvero punizione, o ricompensa, o previdenza.》
[Voltaire]

Liria rimase di sasso. Liam Shylock, laureato in sceneggiatura, insegnante di teatroterapia alla Riverdale High School, era stato solo una marionetta, una maschera maniacalmente plasmata sotto ogni singolo punto di vista, inventata per chissà cosa. Tutti i suoi gesti, le sue parole, i suoi sbagli, fin da subito avevano solo fatto parte della messinscena più realistaca che la mora avesse mai visto, di una storia già scritta, senza reale possibilità di errore. Ogni cosa era stata fottutamente programma, e la Anderson, nonostante il suo acume, non ne aveva avuto il minimo sospetto.

"Scendi." Le disse fredda l'agente Martin, dopo un viaggio in auto passato completamente in silenzio.

Liria non aveva la più pallida idea di cosa aspettarsi una volta uscita dalla vettura. I finestrini, oscurati anche all'interno, non permettevano di vedere al di là del proprio naso, e questo la opprimeva terribilmente. Senza dubbio gli spazi chiusi non facevano per lei. Si sentiva in gabbia, in trappola, soffocata dal senso di claustrofobia che aveva ereditato da suo padre. Quando mise finalmente la testa fuori dalla macchina, le parve di tornare di nuovo a respirare. Poi mise gli occhi sulla struttura davanti a lei. A un vecchio edificio sgangherato. A primo impatto sembrava una fabbrica o un'azienda ormai andata in malora, con i muri esterni pieni di graffiti e crepe, ma a volte l'apparenza inganna.

"L'FBI non ha una vera e propria sede personale a Riverdale, darebbe troppo nell'occhio e sarebbe quasi inutile, per cui abbiamo dovuto arrangiarci... Benvenuta all'ex dipartimento di smistamento posta Write&Send!" Esclamò Liam con un po'troppo entusiasmo, ottenendo poi un'occhiataccia dalla mora e dai suoi colleghi.

L'interno dell'edificio, contrariamente a ciò che si poteva immaginare, era tutt'altro che malandato. Decine di computer costosi e strani dispositivi elettronici erano solo una minima parte di tutti gli apparati tecnologici non ancora disponibili sul mercato che la struttura aveva in possesso. Una grosso schermo, collegato a un centro di comando pieno di tasti, pulsanti colorati e spie luminose, riportava una cartina di Riverdale.

"Vedi, questa sei tu..." Liam indicò un puntino rosso sullo schermo. "E questo blu è Jughead..."

"Dove sta andando?" Domandò perplessa Liria, osservando la cartina.

"Fa vedere..." Ingrandì l'immagine, poi digitò qualcosa sulla tastiera di un computer. Sullo schermo comparve un puntino verde. "Emily, vieni qui."

Colei che poco prima si era presentata come《Agente Martin》si avvicinò preoccupata.

"Che problema c'è?"

"Il galletto sta andando entrando dritto nella tana della volpe, e lui è in casa..."

"Lui chi?" Chiese la mora confusa.

"Non sono affari che ti riguardano, Bel faccino..." La donna sorrise con aria canzonatoria, poi tornò seria e aggiunse gelida: "Lascia fare agli esperti e levati dai piedi."

"Ma..."

"In questo momento non puoi esserci d'aiuto in nessun modo, qualsiasi tua azione ci sarebbe solo d'intralcio, quindi stai al tuo posto."

"Emily, calmati..." S'intromise Liam. "Qual è il problema? Siamo tutti sulla stessa barca..."

"Forse però il ponte non è abbastanza grande per tenere anche lei..." Precisò acida.

"Se non sono la benvenuta levo le tende senza alcun problema... Quanto dista la fermata dell'autobus più vicina?"

"Cosa? No! Non puoi andartene... Ci servi..." Cercò di trattenerla il ragazzo

Rebel [Jughead Jones]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora