Filofobia

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Ma ricordati sempre
che i mostri non muoiono.
Quello che muore
è la paura che t'incutono.
[Cesare Pavese]


Molti dicono che l'amore sia la cosa più spettacolare del mondo, l'unico vero scopo della vita, ciò a cui l'essere umano ambisce inconsciamente più di ogni altra cosa. Solo pochi iellati sanno che in realtà non è così. E di solito sono proprio coloro che hanno lottato con tutte le loro forze per un amore travolgente, impareggiabile. La battaglia più importante della loro vita. E il destino, sempre e indistintamente crudele e sadico, ha fatto sì che non ne uscissero vincitori.
Quei poveri sfortunati, vittime delle circostanze, sono gli unici a comprendere quanto possa essere pericoloso l'amore incondizionato. Un vero e proprio lupo travestito da agnello, che ti si rivolta contro quando meno te lo aspetti. E così quelle tanto famose e citate farfalle nello stomaco si trasformano in mille pugnali che ti colpiscono da dentro, dal profondo. Il dolore è lancinante. Quelli che hanno ancora qualcosa da perdere è probabile che non escano di senno, che cerchino di aggrapparsi a quel piccolo spiraglio di luce oltre le tenebre, per tornare a vivere. Ma il fato non è altrettanto benevolo nei confronti di coloro a cui, al contrario, non è rimasto più nulla. Questi ultimi saranno costretti a passare il resto della propria vita logorati dai ricordi delle parole d'amore sussurrate al buio, da quelli dei baci rubati sotto la pioggia, dai rimorsi delle frasi non dette e degli attimi fugaci trascorsi troppo in fretta.

Liria posò la penna con cui stava scrivendo e chiuse il suo quaderno, ancora assorta nei suoi pensieri. Non avrebbe saputo identificare il momento preciso della sua vita in cui aveva iniziato ad associare inconsciamente la sofferenza all'amore, ma era evidente che quel tarlo fosse radicato nella sua anima da tempo, ormai. Era certa, però, che la sua paura di amare non fosse legata a mancanza d'affetto in età infantile o traumi pedagogici, nonostante non riuscisse ad escludere la morte dei suoi genitori dalle possibili cause scatenanti. Del resto, il più grande esempio di amore che avesse mai visto si era concluso in rovina, consumato da fiamme ben differenti da quelle della passione.

In termini scientifici, quella condizione portava il nome di Filofobia, dal greco, φιλος, amare, e φοβία, paura.

Liria odiava quella parola, la odiava con tutta sé stesa. Nello specifico, era come quel termine si proponeva all'udito, a disturbarla: evocava nella sua mente l'immagine di qualcosa di indefinito e innaturale, una punizione riservata solo ai più crudeli e insensibili. Una paura creatasi dal sadismo di un essere spregevole, anormale, una fobia del tutto ingiustificata e inspiegabile. Forse, nel caso della mora, una semplice esasperazione del proprio desiderio di indipendenza, l'ennesima difesa per evitare di soffrire di nuovo.

Tom, bene o male, comprendeva la sua situazione. Entrambi non erano portati per amare, per provare quel sentimento così totalizzante e catastrofico, anche se per motivi diversi. La mora, con la sua visione cinica della vita, non si reputava in grado di superare un'altra delusione, mentre Tom, sempre analitico e razionale, aveva la mente troppo occupata per legarsi sentimentalmente a qualcuno.

"Sono un uomo di scienza, Jake. Non ho tempo per cimentarmi in relazioni amorose più o meno durature: la mia mente deve essere lucida e senza alcuna distrazione." Era solito ripete al gemello, ogni volta che questo lo interrogava su possibili simpatie.

In effetti, Liria non ricordava l'ultima volta che Tom fosse stato fidanzato, nonostante la sua memoria raramente facesse cilecca. Doveva essere passato davvero parecchio tempo. Non che Liria la riteneva una cosa negativa, ovviamente, anzi: era uno dei principali motivi di stima nei confronti del fratello. Tom portava avanti i suoi obbiettivi, i suoi sogni, senza mai fermarsi, nonostante il parere degli altri. La sua dedizione, secondo la mora, era più che onorevole, tanto da farlo diventare un vero e proprio punto di riferimento agli occhi della sorella.

Rebel [Jughead Jones]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora