Capitolo 99 - Triplici nozze

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Tutti presero bene la storia d'amore nata tra Mimmo e Matilde, tutti tranne Cesare. Infatti qualche ora dopo, nella cucina di casa Cesaroni...

- Matilde! Ma sei impazzita? Siete cugini! Un incesto! - la sgridò Cesare.
- Non è un incesto! Non siamo cugini di sangue! - intervenne Mimmo in difesa della ragazza.
- Stai zitto che te meno! - lo minacciò furibondo lo zio.
- Ma perché criticarli? Abbiamo accettato Marco ed Eva, poi Rudi ed Alice, perché ora non loro? - si espose Stefania, volendo mettere pace.
- Non hanno legami di sangue e non ci possono fare niente se si sono
innamorati! - predicò la giovane Cudicini.
- Mi dispiace, ma io sto con i ragazzi!
Non potete ostacolare delle persone che si amano! - continuò Gabriella, patteggiando a favore dei nipoti.

Ci volle del tempo, ma alla fine riuscirono a convincerlo... e pochi giorni dopo finalmente anche per Rudi ed Alice arrivò il giorno tanto atteso, il coronamento del sogno di una vita... il loro matrimonio, celebrato insieme a quello di Marco ed Eva, che per anni avevano più volte rimandato tra vari imprevisti, e di Ezio e Stefania, che nei tempi che furono avevano scoperto di essere mai stati sposati ufficialmente.

Ormai era tutto pronto, il grande giorno era arrivato. Gli invitati avevano raggiunto la chiesa e i tre sposi, agitati ed emozionati, stavano passeggiando davanti alla chiesa...

- Ma voi non siete agitati, nervosi, emozionati... cioè, un insieme di emozioni? - domandò Ezio confuso.
- 'A Ezio, tu sai già cosa vuol dire essere sposati, non è una novità per te! - ribatté Marco.
- Ma che famo... entramo? - domandò Rudi.
- Noi saremmo già entrati, ma Ezio sta diffondendo ansia a tutti e quindi ce conviene stare nei rispettivi banchetti. - affermò il primogenito Cesaroni.
- Annamo Ezio, che dici? - chiese Rudi.
- Sì sì, arrivo... - rispose Ezio con aria assente.

Nel mentre, i tre sposi presero i loro posti, le tre spose arrivarono con l'auto guidata da Sergio, accompagnato dalla ex moglie Lucia...

- Allora ragazze, adesso faccio l'ingresso con Stefania, dopodiché voi entrate con papà, va bene? Eva a sinistra e Alice a destra, chiaro? Facciamo così, perché vi voglio vedere entrare in chiesa e percorrere la navata principale! - ricordò Lucia emozionata.
- Sì mamma, è tutto chiaro! - rispose Eva.
- Mamma, ce lo avrai ripetuto già venti volte. - rise Alice.
- Allora Stefania, sei pronta? - domandò la Liguori.
- Sì, Luci'. - annuì la Ansaldo.

Stefania, accompagnata da Lucia, entrò in chiesa e finalmente raggiunse il suo amato Ezio...

- 'A Ciù Ciù, sei bellissima! - sussurrò Ezio.

Lucia prese la sua postazione per ammirare le due figlie mentre percorrevano la navata.
Sulle note dell'"Ave Maria" interpretata da Iolanda, le sorelle Cudicini fecero il loro ingresso in chiesa, accompagnate dal padre e dalle damigelle: Marta e Nicole. Passo dopo passo, Eva ed Alice, si stavano avvicinando ai fratelli Cesaroni: i loro grandi amori...

- Siete tutto quello che ho. - disse Sergio prima di lasciare le figlie ai rispettivi sposi.
- Sei stupenda, amore mio. - sussurrò Marco ad Eva.
- Sei una favola. - disse Rudi ad Alice nello stesso preciso istante, avvicinandosi per abbracciarla, quindi la guardò romanticamente negli occhi. - Lo sai quanto sei importante per me...
- Tu lo sei molto di più per me... - rispose lei con un cenno d'intesa.
- Quando ti abbraccio provo una sensazione indescrivibile, mi sento
particolarmente legato a te... - continuò lui.
- Come due fedi si uniscono alle dita di due mani, il legame eterno... - lo seguì lei, strofinandosi delicatamente sul suo viso.
- Come due anelli... più che fratelli... più che fratelli... - ripeté il giovane Cesaroni.

Rudi ed Alice si guardarono negli occhi, lei si avvicinò per baciarlo, lui si ritrasse...

- Il bacio viene alla fine, non prima. - la rassicurò sorridendole.

Le tre coppie erano finalmente davanti al sacerdote, pronte ad essere unite in matrimonio...

- Bene, le fedi ci sono. - affermò il prete. - Rodolfo...
- Ha detto Rodolfo... - fece notare Masetti.
- Il nome di Rudi all'anagrafe... - spiegò Stefania.
- E che ne so io! - si giustificò l'uomo.
- Insomma, incominciamo... da chi? - domandò il sacerdote confuso.
- Da noi! - rispose il signor Masetti.

Le tre coppie pronunciarono le parole tanto attese, quelle parole provenienti dal cuore e grazie ad esse sarebbero rimasti legati dal sacro vincolo del matrimonio per sempre. Nel mentre, anche Giulio e Lucia ripeterono quelle parole, segno che il capitolo "Scaramozzino" era ormai acqua passata, e si scambiarono un sorriso ripensando al loro matrimonio avvenuto tempo prima: settembre 2006.

- ... e con questo vi dichiaro marito e moglie. - pronunciò il sacerdote.

Al termine di quella frase, gli sposi si baciarono.
Lucia si commosse nel vedere la sua migliore amica finalmente felice, ma ancora di più nell'ammirare le sue figlie sposate con gli uomini che avevano sempre amato....

- Finalmente! - sussurrò Eva a Marco.

Non appena si girò verso i presenti, Rudi rimase scioccato da una visione...

- Mamma... - esclamò esterrefatto il ragazzo.
- Rudi, che stai dicendo? Che succede? - gli chiese preoccupata la giovane Cudicini.

Tutti i presenti osservarono Rudi, mentre Alice cercò di tranquillizzarlo...

- Mia madre... - disse il ragazzo.
- Rudi... cosa? - domandò la moglie.
- C'è mia madre... - esclamò scioccato.

Marta osservò il figlio sorridendogli, mentre Ezio e Stefania dialogarono tra loro...

- De chi sta a parla'? De Marta? - chiese Ezio.
- Mi sa proprio di sì... - rispose Stefania.

- Papa, c'è mamma! - disse Rudi al padre.
- Intendi "mamma" mamma? - precisò Giulio.
- Sì... - affermò il ragazzo.
- Dove sta? - gli chiese il signor Cesaroni.
- Sta lì... stava lì... - disse Rudi voltandosi verso la madre che però era sparita.
- Il messaggio io l'ho capito... e tu? - gli sorrise il padre.
- Voleva essere presente... - espose il proprio pensiero il ragazzo.
- Non sei più alla fine così capoccione... sei uomo! Sono fiero di te! - Giulio gli diede un bacio sulla guancia.
- Cara Marta, hai fatto er miracolo per tuo figlio. - ironizzò Ezio, alzando lo sguardo al cielo.
- Non nominare i morti invano... - lo rimproverò la moglie.
- In vano? Che in vano? Stiamo in chiesa, non in vano... - evidenziò Masetti.
- Ma un miracolo per i neuroni de mi marito? No? - chiese Stefania, alzando gli occhi al cielo.
- Eh Stefania, non puoi chiedere troppe cose dalla vita. - scherzò Augusto, mentre Annamaria sorrise divertita.

Al termine della cerimonia, gli sposi uscirono dalla chiesa e ci fu il cosiddetto lancio dei bouquet...

- Evviva gli sposi! - gridò Sofia sorridendo, mano nella mano con Annibale.
- Braviii! - la seguì il Cesaroni.
- Grandiii! - continuò Veronica.
- Bravo Marco! - lo supportarono in coro Franco e Simona, storici amici discografici che proprio non potevano mancare in quell'occasione.
- Lanciate, lanciate! - gridò Matilde curiosa.
- Te voi già sposa'? - le domandò Mimmo, dopodiché la baciò.
- Ok Mati', inizio io. - disse Stefania.

La signora Masetti lanciò il primo bouquet...

- Walter, te l'ho detto che ce manca solo il matrimonio. - scherzò Carlotta, dopo aver preso il bouquet della suocera.
- Adesso lancialo te, Ali! - continuò Rudi.

Alice lanciò il secondo bouquet e lo ricevette Matilde...

- Amore, te l'ho detto, è destino... i prossimi siamo noi. - disse scherzando Matilde.

L'ultimo lancio lo fece Eva e il bouquet cadde sulla testa del padre...

- 'A Sergio, ce devi di' qualcosa? - domandò ironicamente Giulio.

I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora