Capitolo 24 - Una proposta inaspettata

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Una nuova piacevole fresca giornata era arrivata in casa Cesaroni. Lucia era al piano di sopra, intenta a fare pulizie e ad osservare le figlie, impegnate a smistare i bagagli...

- Oh, non ve ne starete mica andando ora che avete fatto pace, eh? - chiese loro la Liguori.
- No, mamma. - le sorrise la piccola Cudicini. - Anzi non stavo così bene da un bel po' di tempo.
- I miei panni ce li ho di sopra, nel mio vecchio armadio sto mettendo i vestiti di Marta. - continuò sorridente la figlia maggiore.
- Ah, beh ma allora dovevi chiamarla Eva Junior. - predicò sghignazzando Lucia.
- Già, anche se ha la stessa tenerezza del suo papà. - la seguì felicemente Eva.
- Mi fa piacere che alla fine si sia sistemato tutto... - sospirò spensieratamente la Liguori.
- Come dice zio Cesare... sicuramente ora non dirò più fregnacce per il resto della mia vita. - disse divertita la figlia maggiore.
- Te credo! - annuì Lucia.

Intanto Giulio era in cucina che parlava al telefono con Cesare...

- Cesare, io oggi non credo che vengo a lavorare, c'ho delle cose da sistemare e poi devo vedere i preparativi insieme a Rudi, Alice e Lucia... Ma sì, stai tranquillo, mo' per un giorno che non vengo a lavora', non sarà mica la fine del mondo!... vabbè, ce sentiamo dopo.

Nel frattempo in salotto c'erano Stefania, Rudi e Pamela che vennero raggiunti poco dopo da Marco, Eva ed Alice...

- Oi, belli, Marta è a scuola? - chiese sorridente la Ansaldo.
- Sì. - annuì il cantautore.
- Te, bella? Te vedo ansiosa... guarda che manca ancora un bel po' per il matrimonio. - continuò Stefania, rivolgendosi affettuosamente alla minore delle Cudicini.
- Già... matrimonio e Università insieme. - affermò la ragazza, sfinita.
- Noi saremo qui ad assicurarci che tutto vada per il meglio, tesoro. - la rassicurò la madre.
- Ricordo er mi' matrimonio con il mio Cesare. - predicò felicemente Pamela.
- Come dimenticarlo! - la seguì Gabriella.

Intanto suonarono alla porta...

- Apro io, tanto so' più vicina, non ve preoccupate... stamattina me sento bene. - disse sorridente Stefania, dirigendosi verso l'ingresso, ma si rimase spiazzata ritrovandosi davanti Ezio. - Ah, sei te... buongiorno.
- Buongiorno, Stefania, cercavo Giulio... posso? - le chiese il signor Masetti.
- Certo che puoi... mica è casa mia! - gli rispose la donna.

Ezio entrò in casa e diede il buongiorno al resto della famiglia, per poi dirigersi in cucina da Giulio...

- Ecco, ce mancavi solo te! Buongiorno, Ezio, dimme... - lo accolse il signor Cesaroni.
- Guarda che tuo fratello nasconde qualcosa! - predicò il meccanico.
- Beh, che lo vediamo strano, ok... ma che addirittura nasconde qualcosa ora! Me sembra esagerato. - disse Giulio.
- Sarà... io se fossi in te, je parlerei un po' de più, Giulio. - gli consigliò l'amico.
- Anche se volessi, come faccio? Sembra che non se po' parla' con quello la. - continuò il signor Cesaroni.
- Ma tu non vai in bottiglieria? - gli domandò Ezio.
- No, oggi ho delle faccende da sbrigare... e tu in autofficina? - lo seguì Giulio.
- Sì, stavo proprio per andare... - disse il meccanico.

Intanto in salotto...

- Alice, devo dirti una cosa. - le si rivolse Rudi.
- Dimmi, amore... - annuì la ragazza.
- È vero che già siamo follemente innamorati e che il nostro matrimonio è già in programma... però non ho mai avuto il tempo per farlo, l'ho comprato già da un bel po' e aspettavo l'atmosfera giusta... e questa sembra proprio che lo sia. - le sorrise lui, esprimendosi profondamente.
- Rudi, non riesco a capirti. - gli disse la minore delle Cudicini, non capacitandosi di cosa stesse accadendo.
- Io invece penso proprio di aver capito... - mormorò la Ansaldo.
- Marco, Eva, tenetevi pronti. - li avvisò Rudi.

Alice osservò i suoi fratelli e vide il cantautore con in mano lo spumante e la sorella con in mano un mazzo di rose, Mimmo invece teneva un bel pacco di paste...

- Alice.... vuoi sposarmi? - le chiese la ragazza, inginocchiandosi ai suoi piedi.

La giovane Cudicini, con le lacrime agli occhi, si guardò intorno e vide che tutti le sorridevano mentre Rudi, pur essendo sicuro della risposta affermativa della sua amata, attendeva ugualmente con ansia...

- Sì! Lo voglio amore mio... lo voglio! - gli rispose Alice, senza pensarci due volte.

Rudi la prese in braccio e si baciarono appassionatamente tra gli applausi di tutti i presenti, mentre in cucina...

- Ma che è 'sto casino? - chiese Ezio.
- Famme anna' a vede'. - disse Giulio, aprendo la porta e vedendo tutti i suoi familiari felici ed intenti ad ammirare Rudi e Alice commossi che si baciavano, quindi sorrise anche lui. - Che bello! Ma che successo?
- Se so' dichiarati, Giulio! - gli spiegò contenta Stefania.
EZIO: Aprimo 'ste paste, va! - predicò il signor Masetti, notando il pacco di paste che teneva in mano Mimmo.

Tutti festeggiarono quel momento romantico, mentre Alice osservava il suo uomo, immaginando il loro matrimonio.

Nella tarda mattinata, Marco era in bagno, pronto per farsi una doccia, quando improvvisamente entrò Eva...

- Oi, amore, scusa, non sapevo di trovarti qui... - gli disse la ragazza.
- Anche tu doccia? - le chiese il cantautore.
- Sì. - annuì sorridendo. - Hai visto i nostri fratelli? Chi li avrebbe mai immaginati così...
- Già... però devo dire che stanno davvero bene insieme. - predicò il giovane Cesaroni. - E tu stai bene?
- Sì, tutto bene, te? - gli rispose la Cudicini.
- Mai stato meglio... e con la tua compagnia poi... - continuò Marco.
- Mmh, il mio romanticone preferito... - lo elogiò Eva.
- Quanti ricordi in questo bagno! - disse lui.
- Che ci culla in un mare di guai... - lo seguì lei, citando una delle loro canzoni.
- Ti amo. - le si dichiarò il cantautore.
- Chissà se un giorno ti vedrò di nuovo suonare e cantare... - predicò la Cudicini.
- Il mio strumento preferito ora sei tu! - le disse il giovane Cesaroni, chiudendo a chiave la porta del bagno ed accarezzando il viso di Eva mentre lei gli cominciò a massaggiare il petto, quindi finirono per baciarsi e fare l'amore insieme sotto la doccia.

Nel frattempo Alice e Rudi erano al piano di sotto, intenti a parlare con Giulio e Lucia...

- Io ho sentito parlare di un bell'albergo, me sembra a cinque stelle. - disse il signor Cesaroni.
- Vogliamo provare, amore? - propose Alice a Rudi.
- Non so... che dite? - continuò il ragazzo, fissando la matrigna.
- Come si chiama? - chiese la Liguori.
- "Lord Byron", se vuoi compongo il numero. - disse Giulio.
- Proviamo dai. - annuì la Cudicini.
- Va bene... amore, quel giorno ti farò sentire come una regina! - le annunciò Rudi.
- Quello lo fai tutti i giorni, amore... - lo rassicurò Alice.
- Beh, papà, componi il numero, dai. - continuò il ragazzo.

- Tieni, parla te! - il signor Cesaroni compose il numero, quindi passò il cellulare al figlio.
- Ehm, pronto?... Sì, volevo fare un preventivo per un matrimonio... - disse Rudi, parlando al telefono.

- Speriamo che non chiedono molto. - predicò Alice.
- Tranquilla, tesoro. - la rassicurò Lucia.
- Ce pensamo pure noi. - la seguì sorridendo Giulio, mentre Rudi concluse la telefonata.

- Oi, allora? - gli chiese la Cudicini.
- 70€ a persona! Con tante attrazioni... come le colombe, confettate... ecc... - disse il giovane Cesaroni.
- Non è proprio male! - esclamò soddisfatta la Liguori.
- Ce dovete pensa', e dovete scegliere voi... - concluse Giulio.

I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora