Capitolo 18 - Sotto lo stesso cielo... ma più lontani che mai

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L'amore fa bene, ringiovanisce, rivitalizza e rende felici... ed anche il caro buon vecchio Charlie sembrava aver trovato finalmente la sua metà e ne parlava con i suoi amici all'Università...

- È fantastica rudi, più la guardo e più il mio cuore batte a mille. - disse entusiasta Charlie, parlando dell'ormai nota Sara.
- Questo si chiama amore, amico mio. - annuì Rudi, dandogli una pacca sulla spalla.
- Perché non ti dichiari? - gli suggerì Alice.
- Ma come? Così da un momento all'altro? Devo organizzare qualcosa per stupirla... mi aiuterete, vero? A lei cosa piace, amici? - chiese ad entrambi l'amico.
- Oi, Charlie... calmati, ti aiuteremo, però ricorda che i momenti più belli non li organizzi... ma arrivano da soli, quando meno te lo aspetti. - predicò la Cudicini.
- Brava il mio amore! - esclamò soddisfatto il giovane Cesaroni.

Nel frattempo da lontano Sara chiamò Charlie...

- Mi ha chiamato! Che faccio? - disse agitato il ragazzo.
- Beh, devi andare, no? - suggerì Rudi.
- Dai corri... vedi cosa vuole dirti e dopo faccelo sapere. - gli consigliò Alice, sorridendo.
- Ok amica. - annuì Charlie, quindi andò dalla ragazza e i due rimasero soli.

- Amore, posso farti una domanda? - chiese il giovane Cesaroni.
- Certo, dimmi. - gli rispose la Cudicini.
- Perché questa mattina hai evitato tua sorella? - continuò lui.
- E perché tu hai fatto lo stesso nei confronti di tuo fratello? - ribatté lei.
- Beh... quando avevo bisogno di lui... lui non c'era... - si giustificò Rudi.
- Pure io ho agito così per lo stesso motivo... non è giusto ciò che ci hanno nascosto. - concordò Alice.
- Già... tutto mi sarei aspettato, tranne che loro due fossero tornati insieme e anche da diversi anni. - disse il giovane Cesaroni.
- Eccolo che torna! - soggiunse la Cudicini, indicando Charlie.
- Allora? Che ti ha detto? - gli chiese Rudi.
- Ragazzi... andiamo insieme al cinema! Non vedo l'ora... credo che lì mi dichiarerò. - esultò l'amico.
- Forte! - esclamò il giovane Cesaroni.
- Sono contenta davvero. - gli sorrise Alice.
- Ma Lorenzo e Iolanda? - continuò Charlie, notando l'assenza dei due amici.
- Lorenzo oggi non viene... stava poco bene... - disse Rudi.
- Ma è la stessa cosa che mi ha detto anche Iolanda... però non mi ha parlato del problema di salute di Lorenzo... ha detto che ha fatto tardi ieri sera. - predicò Alice.
- Ma davvero? - chiese sorpreso il giovane Cesaroni.
- Beh... sì! - affermò la Cudicini.
- Forse Iolanda non sapeva dell'influenza di Lorenzo. - ipotizzò Charlie.
- Può essere. - annuì Alice.
- Tempo finito! Si ritorna in aula... - disse Rudi, quindi si diressero in classe.

Dopo qualche ora, Eva era in cucina che parlava con Marta, mentre Marco era di sopra a sistemare delle cose. Intanto arrivarono Rudi e Alice...

- Oi, Ali... hai un po' di tempo? - le chiese Eva.
- Mmh... non so, ho tanto da studiare, Eva... - le rispose la sorella.
- Dai, cinque minuti di pausa possiamo prenderli, amore... così io ne approfitto per giocare un po' alla Play Station con Marta... che ne dici, nipote? - propose Rudi alla bambina.
- Che è una bella idea, zio. - gli sorrise lei entusiasta.

Marta e Rudi si recarono nel salotto a giocare, mentre gli sguardi tra Alice ed Eva si fecero sempre più pungenti...

- Beh, mi dicesti che avevi scelto il tuo vestito di matrimonio? - disse Eva.
- Sì... ma eri troppo impegnata a raccontare balle alla famiglia. - le rispose aggressivamente la sorella.
- Alice, io sono stata male... ti giuro, mi sei mancata tanto... io non volevo mentirvi. - si sfogò Eva.
- Beh... benvenuta nel club delle persone che sono state male, Eva! Tu mi hai ferita! Neanche al mio matrimonio con Francesco volevi venire... - le rinfacciò Alice.
- Alice, non è come sembra... quel giorno, quando tu dovevi sposarti con Francesco, sono successe tante cose dove ero io... è proprio lì che io e Marco siamo tornati insieme... e stavamo tornando per dichiararci... ma poi abbiamo scoperto che tu e Francesco avevate annullato il matrimonio... e quindi abbiamo deciso di rimanere a New York fino a qualche giorno fa... - le spiegò la sorella, rievocando un ricordo.

Eva era per le strade di New York, quando incontrò Marco...

- Marco?!? Che ci fai a New York?!? - esclamò sorpresa Eva.
- Ciao, Eva... sono sempre stato qui... da quel giorno che ci siamo incontrati alla stazione... ho deciso di seguirvi... per dirvi che io senza di voi non posso vivere... Eva io ti amo! - le si dichiarò il cantautore.
- Marco... anche io ti amo... ti ho sempre amato, sempre! Fin dal primo giorno in cui i nostri sguardi si sono incrociati, quando sono venuta ad abitare a casa vostra... da quel momento non ho mai potuto dimenticare i tuoi occhi... sei stato il mio primo amore, Marco... io non ti dimenticherò mai... - lo ricambiò romanticamente la Cudicini.

Marco mise una mano sulle sue labbra, la abbracciò e la baciò appassionatamente quando, dopo un po', squillò il cellulare di Eva...

- Oi, mamma? Dimmi, ho quasi fatto sto tornando... Ma come? E perché?... Va bene... a dopo.
- Che è successo? - le chiese Marco.
- Alice... non si sposa più con Francesco. - disse la Cudicini.
- Sapevo che sarebbe successo... - predicò il giovane Cesaroni.
- Come? - soggiunse la ragazza.
- Alice e Rudi si amano... proprio come noi. - le spiegò lui.
- Rudi e Alice insieme? - continuò sorpresa lei.
- Sì... - sospirò il cantautore.
- Marco, ed ora che facciamo? - gli chiese la Cudicini.
- Restiamo qui! Io, tu, Marta e il nostro amore che ci circonda. - suggerì il giovane Cesaroni.
- E la nostra famiglia? - lo seguì lei.
- Lo diremo quando sarà il momento... ora pensiamo a noi... - la rassicurò lui, quindi la baciò nuovamente.

- E mamma?... Era lì, come ha fatto a non capire niente di te e Marco? - le chiese Alice.
- Siamo stati molto bravi a nasconderci... in fondo la nostra storia è nata così.... nascondendoci. - le sorrise Eva.
- Sei la mia sorellona... - la abbracciò Alice.
- Sicura? Non è che è una trappola? - sghignazzò Eva, rispondendo all'abbraccio.
- No scema... davvero ti voglio bene... scusa per la freddezza di questi giorni... - la rassicurò la sorella.
- No, Ali, scusami tu per avervi nascosto tutto questo... - ribatté Eva.
- Ti perdono, sorellona... - continuò Alice.
- Sorelle come prima? - chiese Eva.
- Sorelle più di prima! - annuì Alice.

Intanto, in libreria...

- Vabbè, io vado a casa, Stefania, ci vediamo domani. - disse Lucia.
- Sì, vai, amica, non preoccuparti. - la rassicurò la Ansaldo.

Lucia andò verso casa e dopo un po' Stefania sentì la porta del locale aprirsi...

- Lucia, davvero non ce n'è bisogno, puoi and... - continuò la Ansaldo, quando si ritrovò davanti un uomo di sua conoscenza. - Ah, sei te... vieni, caro.
- Sei sempre più bella... - la elogiò costui.
- Anche tu... - gli sorrise lei.

I due finirono per baciarsi, mentre dietro la porta della libreria c'era Ezio che, sopraggiunto da poco, aveva sentito tutto...

- No, Stefania... non farmi questo, ti prego. - singhiozzò il meccanico, mettendosi le mani tra i capelli.

I Cesaroni... alcuni anni dopo (COMPLETO)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora