Capitolo 2

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Allison's pov

Mi sveglio alle 9 molto felice. Qualcosa di diverso da fare dalla solita routine quotidiana.
L'ufficio di Simon non è molto distante ma a piedi ci impiego una bella mezz'ora e inoltre ho in programma di fermarmi per prendere qualcosa da Starbucks. Mi alzo dal letto e vado a farmi una bella doccia calda per non gelarmi durante il giorno. Purtroppo a Londra è raro il bel tempo, anche se adesso non sta piovendo, fa sempre un po' di freddo. Dopo la doccia mi asciugo i capelli e mi vesto: i miei soliti jeans neri stretti strappati, una maglia a manica lunga, un maglione grigio e le mie amate blazer nere. Osservo con attenzione la mia collana e dopo il mio tatuaggio dietro all'orecchio: i contorni neri di una piccola stellina.
Dio, quanto mi mancate.
Prima di piangere nascondo il tatuaggio con i capelli metto la collana sotto la maglia, come faccio sempre. Scendo finalmente in salotto e noto che ci ho messo solo 20 minuti. Sto migliorando il mio record! Mi accorgo che come al solito sono sola in casa perchè mio padre di solito è al lavoro da mattina presto e torna a casa la sera tardi quindi è raro che lo veda durante il giorno. Per questo dico che Simon è più presente di mio padre. Mi infilo il cappotto e prendo telefono, cuffiette e infilo nella borsa chiavi e portafogli. Esco da casa e mi avvio da Starbucks sempre con la musica nelle orecchie. Avevo ragione fa proprio freddo. Arrivata da Starbucks prendo una cioccolata calda con latte da portare via così non perdo altro tempo visto che è già tardi e non sono neanche a metà strada. Riparto spedita e nel giro di 20 minuti arrivo finalmente da Simon. Prendo l'ascensore per arrivare al quinto piano. Saluto Stacy l'assistente di Simon mentre le passo davanti e lei mi dà subito il permesso di entrare. Mi è simpatica Stacy ed è sempre molto gentile con me, nonostante sia molto più piccola di lei. Entro nell'ufficio di Simon il quale mi saluta con un caloroso abbraccio e un sorriso a 32 denti.
Mi sono persa qualcosa?

"Come stai?" mi chiede. A volte odio quando me lo chiedono perchè non sto nè bene nè male. È strano, lo so, ma è come se provassi indifferenza.

"Bene" gli dico per non farlo preoccupare "e tu?"

Si è accorto della mia esitazione ma fa finta di niente

"Bene! Accomodati devo parlarti di una cosa importante." inizio a preoccuparmi.

"Cosa è successo?" chiedo nervosa mentre mi tolgo il giubbotto per poi sedermi.

"Tranquilla non ti preoccupare è solo un piccolo favore ma non sono sicuro se ti piacerà o meno." mi dice mentre lui si siede davanti a me.

"Simon ti prego vai dritto al punto. Non mi piacciono i giri di parole, lo sai."

"Sì, lo so. Allora, ti voglio offrire un lavoro che ti impegnerà per un po' di mesi. Si tratta di un tour. Devi seguire una band e diciamo che la dovresti guidare un po'." dice tutto d'un fiato.

Un tour? Cosa? Adesso? E la scuola? Perchè lo sta chiedendo a me?

"Non capisco." dico con tono tranquillo.

"Cosa non capisci?"

"Perchè me lo stai chiedendo? Puoi assumere chiunque tu voglia e di sicuro non avranno problemi ad andarsene in giro per il mondo. Ho la scuola Simon, l'anno prossimo è l'ultimo anno, non posso andarmene ora."

"Di sicuro non è per la scuola se rifiuti, Allison." dice come un rimprovero.

"Okay, va bene. Non mi va giù l'idea di fare nuove conoscenze." ammetto.

"Allison." sospira frustato.

"Che c'è? Lo sai benissimo che non mi è mai piaciuto e adesso dovrei stare con delle persone che non conosco per dei mesi? No."

"Lo sto facendo per te. Hai bisogno di uscire dal tuo guscio." Rimango qualche secondo in silenzio per riflettere. Noto Simon continua che continua picchiettare la gamba sotto il tavolo e mi rivolge un sorriso che sembra nascondere mille preoccupazione.

You Saved Me || 1D & 5SOSWhere stories live. Discover now