Capitolo 39

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Allison's pov

Quella voce fin troppo riconoscibile si è impossessata di me bloccando ogni mio movimento e fermandomi in mezzo alla hall con la schiena rivolta verso la fonte di quella voce. Luke, accorgendosi del mio comportamento, mostra un'espressione confusa. Guardo dritto nei suoi occhi mentre sono in preda al panico.

Non è possibile...

Mi volto lentamente verso quella voce sentendomi svenire ad ogni secondo. Quando riconosco quella chioma di capelli scura e quei occhi molto simili ai miei, mi sento morire.

"Allison!" esclama l'uomo davanti a me, Luke si volta a guardarlo.

"Papà?" chiedo quasi un sussurro non riuscendo a parlare. Con la coda del l'occhio vedo Luke che capisce immediatamente tutto e in questo momento desidero che adesso non sia qui con me.

"Tesoro!" dice ancora mio padre avvicinandosi a me sotto lo sguardo curioso della receptionist che, da quanto detto da mio padre, si chiami Candace. "Che bello rivederti!" mi saluta mio padre dandomi due baci sulle guance mentre io resto compleatamente immobile essendo ancora sotto shock.

"Che cosa ci fai qui?" domando sforzandomi di sorridere.

"Beh, per lavoro. Anche per divertimento, ad essere sinceri." risponde con un sorriso fiero. Sembra che non stia parlando con sua figlia dal suo atteggiamento.

"Quindi una specie di vacanza?" continuo a chiedere sopprimendo la rabbia. Mi avrebbe lasciato da sola a casa per andarsi a divertire?!

"Sì, si può dire così. Sono anche in compagnia." dice entusiasto.

Brutto...

"E chi sarebbe questo giovanotto?" chiede rivolgendo lo sguardo a Luke sempre con quel cazzo di sorriso stampato in faccia. Luke sembra per niente imbarazzato e prova a sostenere lo sguardo di mio padre cercando di tenergli testa.

"Nessuno--"

"Luke Hemmings." si presenta bloccandomi scambiando una stretta di mano con mio padre

"Ma bene..." mormora mio padre con un ghigno "Allison, che ne dici di venire domani sera a cenare nella mia suite?" mi propone.

Doveva per forza vantarsi di avere una costosa suite?!

"Non credo che possa venire." dico incrociando le braccia al petto.

"Oh andiamo, devi assolutamente conoscere delle persone molto importanti." sorride convinto di sè. So che se non avessi accettato per una seconda volta il suo invito, mi avrebbe di sicuro obbligata e, non volendo fare una figura del genere davanti a Luke, dovetti cedere.

"Va bene." dico con tono fermo.

"Perfetto! Ci vediamo domani alle otto. La suite è la numero 217 all'sesto piano." mi informa mettendosi le mani nella tasca dei suoi pantaloni eleganti. "Mi dispiace dirti che non ci sono più posti a tavola." aggiunge guardando Luke facendo capire che non è vero dei posti non disponibili a tavola, non vuole che porti qualcuno.

"Certo." sorrido falsamente "A domani." saluto tenendo ancora il sorriso sulle mie labbra.

"A domani." mi saluta rivolgendomi un sorriso per poi lanciare una breve occhiata di fuoco a Luke. Quando mio padre scompare dalla mia vista, lascio andare un sospiro di sollievo.

È successo veramente?

"Con tutti i posti in cui poteva essere tuo padre, proprio qui, in questo hotel e in questa precisa ora, ti ha incontrato lo stesso." commenta Luke leggermente infastidito.

You Saved Me || 1D & 5SOSWhere stories live. Discover now