Aspetta un secondo...

"Sta arrivando qui la band per conoscermi, vero?" chiedo e Simon annuisce. Non posso evitare di sbuffare.

"Voglio che diventiate amici prima che diventate colleghi"

"Non ho voglia di conoscere qualcuno, Simon."

"Ti prego, fa un piccolo sforzo. Ti chiedo solo di parlarci per un po', poi deciderai se partire o meno." prova a convincermi con scarsi risultati, ma quando aggiunge "Fallo per me." non posso rinunciare.

"Okay, va bene." sospiro.

"Saranno qui a minuti. Dopo parleremo della scuola e chiariremo altri tuoi dubbi. Va bene?"

"Okay..." mi arrendo abbassando lo sguardo.

"Mio padre cosa ne pensa?" chiedo dopo qualche secondo.

"Ha detto che per lui non sarebbe un problema."

"Figurati se diceva di no..." borbotto

"Allison tuo padre ti vuole bene. Ci tiene a te ma è impegnato con il lavoro." difende mio padre.

"Si certo" dico sarcastica. Sta per dire qualcosa per ribattere ma la voce Stacy lo interrompe attraverso il telefono. Sospiro silenziosamente, una discussione con Simon su mio padre non è una cosa che voglio fare in questo momento.

"Signore sono arrivati" Dice la voce dal telefono.

"Falli entrare" ordina Simon mentre io me ne sto in silenzio. Anche se sento lo stomaco attoccirgliarsi per l'emozione, non voglio vedere facce nuove.
Sento la porta aprirsi ma decido di non girarmi. In questo momento odio Simon.

"Ciao ragazzi! Tutto bene?" esclama con troppo entusiasmo Simon. Aspetta che inizi a presentarmi prima di voltarmi.

"Ciao Simon! Noi tutto bene e te? Disturbiamo per caso?" risponde una voce. Mi pietrifico. Io la riconosco quella voce. No è impossibile. Non è vero. Me la starò immaginando di sicuro. Simon mi rivolge un'occhiata veloce e sembra preoccupato. Iniziano a sudarmi le mani.

"No, tranquillo nessun disturbo." dice con tono tranquillo Simon mentre continua a guardarmi. Lo vedo solo io o sto iniziando a tremare.

"Allison." mi richiama Simon e mi fa cenno di voltarmi. Prendo un gran respiro e mi volto lentamente.

"Oh Cristo Santo!" dico a bassa voce mettendomi una mano sulla bocca mentre cerco di rimanere tranquilla e non sclerare.

"Allison, loro sono gli One Direction. Questa è la band di cui ti parlavo." mi presenta i cinque ragazzi davanti a me Simon ed io mi volto verso di lui mentre il mio cuore batte all'impazzata.

"Che cosa?!" chiedo e noto che la mia voce è uscita più acuta del solito. Mi schiarisco la voce prima di ripetere la domanda.

"Sei la Allison di cui ci ha parlato Simon?" chiede una voce dietro di me ed associo quella voce a Liam.

"Gli hai parlato di me?" chiedo stupita e Simon inizia ridacchiare per poi annuire.

"Non ridere! Mi volevi uccidere per caso? Mi devi avvisare su queste cose! E se fossi svenuta?!" chiedo imponendomi di calmarmi. Sento delle risate dietro di me e mi volto per guardare i ragazzi ridacchiare.

"Beh, vedo che stai bene adesso." commenta Simon "Accomodatevi pure ragazzi, non restate lì in piedi." aggiunge Simon mentre mi passa una bottiglietta d'acqua. Inizio a bere qualche sorso mentre smetto di tremare ma il battito del mio cuore non vuole saperne di tornare regolare. Sento la sedia di fianco a me spostarsi, qualcuno si è seduto. Mi giro per trovare un biondino al mio fianco sorridermi.

"Piacere, Niall Horan." scherza allungando la mano facendomi ridacchiare.

"Allison Miller." dico ridendo stringendogli la mano.

Respira, respira, respira... mi ripeto mentalmente.

"Piacere di conoscerti." ridacchia mentre le nostre mani si staccano. Rivolgo un sorriso imbarazzato agli altri ragazzi e faccio un cenno della mano come per salutarli e loro mi sorridono.
Se mi sorridono ancora giuro che svengo.

"Allora, Ally, questo è il momento delle domande." dice Simon mentre riordina dei fogli sulla scrivania.

"Per quanto tempo starei via?"

"Qualche mese."

"Quanti mesi?"

"Sette più o meno."

"Sette?! Simon devo andare a scuola, come faccio a diplomarmi?!"

"Il preside ha detto che quando farai ritorno ti faranno recuperare le lezioni perse."

"Hai già parlato con il preside?" chiedo stupita e lui annuisce.

"Wow." sospiro "Loro almeno sono d'accordo a volermi sopportare per dei mesi?"

"In realtà, l'abbiamo chiesto noi qualcuno di giovane." interviene Louis.

"Già, sarebbe bello avere intorno persone che hanno più o meno la nostra età." concorda Zayn.

"Okay." dico soltanto "Sarebbe come un vero lavoro?"

"Esatto, verrai pagata. Non ti faccio perdere la scuola senza che tu ci guadagni qualcosa." Annuisco soltanto mentre sento la testa girarmi. Sarebbero troppi cambiamenti ed io li odio con tutto il cuore.

"Allora? Cosa hai intenzione di fare?" chiede Simon dopo qualche secondo.

"Non lo so, ci devo ancora pensare." dico onestamente. Con tutto il rispetto, questi ragazzi potranno anche essere i miei idoli, ma sono completi sconosciuti per me.
Passiamo circa un'ora a parlare del tour e chiarire ancora alcune cose. Non ho parlato molto con i ragazzi se non per cosa del lavoro e, onestamente, mi sta bene così.
Decido dopo qualche minuto che sia arrivato il momento di andarmene e saluto Simon con un abbraccio veloce. Sento una strana sensazione quando qualcuno mi abbraccia, visto che succede raramente ormai non sono più abituata a sentire il calore di una persona attraverso un semplice abbraccio.

"Ci vediamo domani?" chiede Harry mentre mi metto il giubbotto.

"Sì, così vediamo che cosa ha deciso Allison." risponde Simon al posto mio.

"Va bene. A che ora?" chiedo mentre afferro la maniglia della porta.

"Te lo faccio sapere stasera." dice Simon ed annuisco.

"Okay, a domani." saluto tutti uscendo dalla porta e senza aspettare una risposta.

"Allison!" esclama Stacy da dietro la scrivania ed io mi fermo davanti a lei.

"Ti è piaciuta la sorpresa?" chiede emozionata.

"Sì, ma avrei preferito saperlo in anticipo." sorrido.

"Allora, chi è il più simpatico?"

"Non lo so. Non ho parlato molto con loro." ammetto.

"Dovresti conoscerli, Allison." mi rimprovera.

"Ci proverò. Ora devo andare. A domani Stacy." la saluto e mi avvio fuori dall'edificio per poi dirigermi dritta verso casa.

You Saved Me || 1D & 5SOSWhere stories live. Discover now