21: Amici e consigli.

3.4K 133 13
                                    

~La mia testa dice di starti lontano, ma vallo a dire alla mia testardaggine~
***

Ho raccontato tutto a loro, ricevendo un "Io lo ammazzo" da Harry e un "Che cretino" da Jennifer.
"Se volete siamo ancora in tempo per entrare a scuola a 2°ora, se ci sbrighiamo." ci informa Jenny, siamo appena usciti dal bar e stiamo camminando.
"Come volete" risponde Harry e io nego con la testa, oggi non mi va proprio.
Come sempre.
Lo so, ma oggi particolarmente.
Decidiamo di andare a casa di Harry, prendere le moto e farci un giro. Si, Jenny sa tutto. Mentre camminiamo continuiamo a parlare di Christian.
"Secondo me dovresti lasciarlo stare del tutto." mi consiglia Harry, "Con te si comporta in modo strano." dice Jenny, "È tutto cretino" rispondo.
E bello.
No.
Si.
"Alex, quindi la finirai con lui?" chiede Harry, "NO!" urlo contro la mia vocina interna, pensando di averlo fatto a mente, ma me ne accorgo quando Harry dice "Calma, non c'è bisogno di urlare!"

"Scusa, non c'è l'avevo con te", "Vocina interna?", "Sempre presente." Rispondo mentre Jenny non capisce.
Nella strada incontriamo i nostri migliori amici.
"Non siete andati neanche voi a scuola?" chiediamo.

"Ma chi sapeva qualcosa delle verifiche?" Alex.

"Noi non vi abbiamo visto e ci annoiavamo" Annabelle.

"Non è vero" Brianna.

"Zitta tu, che mi hai fatto sudare dieci magliette per convincerti, e ne porto solo una" Anna, ricevendo un "Se vuoi ne facciamo rimanere zero di magliette" con uno sguardo pervertito da Alex.

"Più che convincere, obbligare..." Bria.

Comunque, li abbiamo invitati a casa di Harry. Siamo appena arrivati e, come sempre, non ci sono i suoi genitori.
"Che bella casa" esclama Jenny.

"Ci vorrebbe più nero..." propone Anna.

"Più fiori" sussurra Bria.

"Basta che ci sia il bagno" urla Alex e si dirige verso esso, mentre io sono già buttata nel suo divano.
Molto educati.
Tu zitta, mi hai già fatto fare brutta figura.
Tu le fai sempre.
"Volete qualcosa da mangiare o bere, Jenny e sorelle diverse?" chiede Harry mentre ci dirigiamo verso la cucina e negano.
"Perché a noi non lo chiedi?" diciamo io, alzandomi dal divano ed Alex appena uscito dal bagno che si alza la cerniera dei pantaloni.

Almeno questa volta.
"Perché se volete qualcosa sapete bene dove sono i posti, e fate come se foste a casa vostra, o peggio, come appunto state facendo ora." risponde, mentre la mia bocca sta accidentalmente venendo a contatto con il pane e quella di Alex con una bottiglia di birra.
"Alex sono solo le dieci del mattino..." Lo rimprovera Anna.
"All'alcol non si dice mai di no, e nemmeno a te bellezza" risponde alzando un sopracciglio.

"Alexander hai già fatto colazione" mi ammonisce Bria.

"Al cibo non si dice mai di no, e nemmeno a te bellezza" dico.
Squilla il telefono di Jenny, lo prende e, appena nota il nome sul telefono, alza di colpo la testa verso di Harry.
"Glielo diciamo?" Sussurra e lui nega.

"Ora me lo dovete dire!" si guardano e mi ignorano.
Non ho il tempo di domandare che vedo Jenny alzarsi dalla sedia vicino al tavolo iniziando a correre verso la porta d'uscita. Quando provo a rincorrerla Harry mi abbraccia da dietro per non farmi muovere.
Abbracciare, sisi. Non stritolare che fra poco ti esce la colazione, nono.
"Cosa sta succedendo?" chiedo mentre Jenny rientra.

"Em, niente, era..." inizia a dire ma si blocca.
"Il meccanico, si, Ha aggiustato la mia adorata motocross, quindi se vuoi oggi la usi tu, Alex" continua e ad Alex gli si illuminano gli occhi, "Intendevo l'altra Alex" precisa Harry ricevendo uno sguardo deluso da Alex.
Mi sento giusto un po' confusa...
"Ma la tua moto non aveva niente..."

"Ero caduto e si era rigata"

"Perché non me l'hai detto?"

"Avevo paura che ti preoccupassi"
C'è qualcosa che puzza, e non è odore di benzina.
IO ADORO L'ODORE DELLA BENZINA, PERCHÉ NON ESISTE COME PROFUMO?
Tu useresti seriamente il profumo della benzina?
SI.
Bhe, conoscendoti...
Che vorresti dire?
"Bene, andiamo?" Ferma i miei pensieri Harry e annuiamo uscendo.
Io salgo con dietro Brianna, Harry con dietro Jenny, Alex (che aveva lasciato la moto qui) con dietro Anna, che ci polverizza con uno sguardo.
Prima di partire sentiamo Jenny che dice "1...2...3...VIA!" Queste parole e questo modo di pronunciarle, io lo conosco... Ci giriamo e...
"Sei tu che fai partire le corse?" domandiamo e annuisce fiera.
PERFETTO.
Sfruttala.
È la mia migliore amica, non la userei mai. Poi non ho bisogno di lei per vincere e preferisco perdere veramente, che vincere falsamente.

Per quanto sia abituata a copiare a scuola, ingannare, mentire o barare, qui non riesco: penso a mio padre e mi sento in colpa. Mi ha insegnato di tutto, tranne questo. Mi ha insegnato a cercare di vincere, a non piangere, a sorridere in ogni occasione, a rialzarmi, a superare i miei limiti, a raggiungere i miei obbiettivi, a non arrendermi mai, a stracciare i miei nemici ma ad avere comunque rispetto per loro, ad andare avanti, a volare... Ma a vincere per finta no, e non volevo neanche.
Mentre stiamo correndo in delle stradine poco popolate, per essere sicuri, chiedo dove andiamo e Jenny mi risponde che ci sta portando in un bel posto, dicendo le indicazioni ad Harry che guida...

Svariati minuti dopo ci fermiamo in una spiaggia, non sono un'amante del mare in realtà, quindi perché qui?
Bhe, chiedi, no?
Giusto.
"Perché proprio qui?" chiedo in modo generale.

"Non lo so, Jenny ha insistito" risponde Harry.
"Non ci sono molte persone e noi insieme non ci siamo mai andati, quindi mi sembrava una buona idea..." risponde guardando male Harry ed annuiamo, tranne Anna che urla che odia il mare.

"E quando mai..." risponde Alex, ricevendo un pugno come risposta, mentre Bria in tutto ciò è rimasta a guardare il mare, incantata. E' meravigliosa.
Ci leviamo le scarpe e le mettiamo ognuno nei propri zaini che ci siamo portati, con dentro anche l'acqua e altro, sennò li lasciavamo a casa di Harry per viaggiare più leggeri. Jenny si mette a camminare davanti a noi e la seguiamo.

La sabbia non è bollente, l'acqua è fredda, il sole è forte ma c'è vento.

Squilla di nuovo il telefono a Jenny, questa volta era la notifica di un messaggio, lo prende e legge, dopodiché ci guarda e aumenta il passo, ma che?
"Perché tutta questa fretta?" io.

"Stiamo facendo una camminata, non una maratona" Harry.

"Sono stanca" Bria.

"MI fanno male le gambe" Anna.

"Sto sudando" Alex.
"Ci dici dove stiamo andand-...?" cerco di finire la frase ma le parole mi si bloccano in gola.
Ora ho capito perché questo posto, ora ho capito gli squilli sul telefono di Jenny, ora ho capito tutta questa fretta, ma avrei preferito non capirlo...


Continuo...

Night or Day?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora