Night or Day?

18: Migliore amica e confusa.

~Odio amare, amo odiare~
***

"E quindi?" chiede Jenny in piedi.

"E quindi, cosa?" domando.

"Tu e mio cugino? Ieri a casa sua?" alza e abbassa le sopracciglia.
In camera sua, vorrei specificare.
"Niente." rispondo subito.

"Niente?" fa un sorriso malizioso.

"Ho conosciuto suo padre, abbiamo finito il progetto, ho preparato un panino a sua sorella e..." cerco di continuare ma "Davvero? Quella piccola peste odia tutti!" mi interrompe scioccata.
Alexander ci somiglia.
Mi butto sul letto di schiena, prendo un cuscino e mi copro il viso.
"Qui qualcuno si è innamorato" urla lei buttandosi di fianco.
Si, io.
Appunto tu.
Siamo la stessa persona.
Oggi dopo scuola ha pranzato da me e poi dovremmo uscire.
Dovreste.
Mi fido di lei il giusto che la mia testa mi permette di fare, sono passate settimane e abbiamo stretto sempre di più, con le altre anche. Siamo un quartetto di migliori amiche, dove c'è una ci sono altre, tranne in questo caso perché erano impegnate in famiglia ma le avevamo invitate.
"Non voglio essere amata e non voglio amare. Mi è successo solo una volta, in terza media con un ragazzo e non succederà mai più" dico senza pesare le mie parole.
Se si dovessero pesare realmente, le tue cretinate sarebbero gratis.
"Si tesoro, l'avevo capito. Ma non significa che devi rimanere sola a vita, pensa a tutte le cose belle nel fidanzarsi..."

"Cosa? La mia ultima e unica relazione non mi ha insegnato nulla di buono"
"I regali che ti farà, i grattini, la piastra quando non hai le forze di farla da sola, ti vizierà e il sess-" la guardo male e si blocca "il sesamo."
E le farfalle nello stomaco?
Quelle già ce l'ho, con panna e pancetta.
"Si ma poi vorrà la mano quando usciremo, vederci ogni singolo giorno, presentarsi alla famiglia, messaggiare spesso, stare tanto in chiamata, non potrò mettere cose aderenti o scollate, trasparenti o-" mi mette un dito sopra la bocca, "Non le avreste messe a prescindere, non farti tutti questi problemi." Mi interrompe nuovamente.
"1)Non sono esperta in queste cose e lui si. 2)È fidanzato. 3)Non sono il suo tipo. 4)Per baciarlo devo prendere una sedia. 5)Non saprei come cominciare. 6)Sono gelosa, paranoica, ansiosa, stressante, rompi palle, bambina, testarda e-" rimette il dito, non mi fa mai finire di parlare.
"1)Lo diventerai con lui. 2)Se quello si può chinare fidanzamento... 3)E chi lo dice? 4)Esistono i tacchi. 5)Parlandogli è già un passo, sai? 6)E anche molto chiacchierona, noto." conclude mentre prende il suo telefono e scrive qualcosa.

"Ora cambiamo discorso" propongo.
Okay ma sono le quattro, a che ora dovete uscire se ancora dovete prepararvi?
Giusto, andiamo.

***

"Grazie" dice Jennifer quando il cameriere di un bar ci posa le nostre cose al tavolo.

Le fa l'occhiolino, ma lei lo ignora. Da buona fotografa che è, prima di mangiare, scatta una foto e la posta, poi io inizio subito a mangiare... Si, avevo fame.
Quando mai Alexander Josh non ha fame.
"Jennifer?" sentiamo dire da una voce maschile familiare, ci giriamo ed eccolo, "Di cosa dovevi parlarmi di così urgente?"
La guardo male capendo il suo piano, lei guarda me in modo innocente ma scoppia a ridere.
"Perché ridi?" domando ma lei non risponde perché è impegnata a continuare a ridere senza motivo, mr. Improvvise apparizioni, sbuffando, prende un tovagliolo e con la mano si avvicina alla mia bocca, pulendola.
"Sembrava che avessi appena finito di sniffare qualche cosa e comunque ti ho fatto una foto"
Me la fa vedere e si, faccio molto ridere. Noto che la guarda anche Chri e che mima con le labbra "mandamela" a Jenny che annuisce. Cugini bastardi.
"Noi abbiamo finito, vado a pagare." si alza e si sta per incamminare quando lui la blocca, "Pago io" informa e lei nega con la testa, "Ma no tranquillo, anche perché tu non hai preso niente, stai qui." lo ammonisce.

"Ma almeno aspetta che ti do i soldi della mia part-" provo finire una frase ma, come al solito con lei, non ci riesco, "Zitta tu e stai con lui" ordina sussurrando.
Adoro questa ragazza.
Io oggi un po' meno.
Jenny me la pagherà cara per tutto questo.
Dovresti ringraziarla, anzi.
Per cosa?
Per averti lasciata sola con l'amore della mi-TUA vita.
Non è l'amore della mia vita e non mi ha lasciata sol-... Mi giro verso la cassa ma non la trovo, dov'è andata? Mi giro verso Christian e noto dal suo sguardo che si sta ponendo la mia stessa domanda.
Mi alzo, lo saluto e cammino velocemente verso l'uscita, subito fuori dalla porta mi blocca d'improvviso "Ti accompagno a casa."

"No grazie, non c'è bisogno."
SI INVECE.
"Non era una domanda e odio ripetere le cose." Lo guardo male ma iniziamo a camminare in silenzio distaccati.
Io e lui non potremmo mai andare d'accordo.
Ma potreste andare a letto.

***

"Sai come tornare a casa tua?" gli domando appena arrivati alla porta della mia casa, si guarda in torno e poi annuisce mentre la porta si apre.
"Alex sei arrivat-... Oh, ciao, scusa. Sono la madre di Alexander, piacere..." si corregge appena vede il ragazzo dietro me. Noto che lo guarda in modo pensieroso, chissà perché, non ha mai fatto così.
"Io sono un suo compagno di classe, Christian piacere mio." risponde dandole la mano.

"Stava giusto per andarsene" la informo.
"Ormai è sera, perché non ti fermi a casa nostra a cenare? Dopo ti accompagno a casa con la macchina, se vuoi." gli chiede e io sudo freddo, letteralmente.

"No, grazie" chiudo gli occhi e tiro un sospiro di sollievo, "Ah no scusi, ho cambiato idea" apro di scatto gli occhi e mi si blocca il respiro.

"Va bene, allora entrate." dice mia madre mentre va in cucina.
Mi giro verso di lui e lo guardo male, "che c'è, ragazzina. Ti do fastidio?" chiede.
No.
"Si!" quasi urlo e lui ride, "appunto" conclude con un ghigno ed entra, come se niente fosse.
Che testa di cazz-
Parte intima di un corpo maschile, sii più femminile, anche se nel tuo caso è impossibile.

Ci ricordiamo tutti bene quando ho detto che lui non poteva rendermi la vita più incasinata di quanto già ce l'avessi, vero? Ecco, credo di aver detto una delle mie solite cavolate.

Continuo...