35: Compagnia e piano.

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"Ho un piano!" Urlo diretta e convinta, di mattina, nel mio letto a una piazza e mezzo.
Io ho bisogno di tanto spazio in tutto.
O perché aspetti Christian che si infili?
Prima dovremmo buttare quella sottospecie di cosa che si ritiene umana di fianco a me.
"Ma che cazz?" Dice Jennifer con un occhio chiuso e l'altro mezzo chiuso.
Ecco, appunto.
"Altri cinque minuti, mamma..." risponde, ad occhi chiusi, Brianna sul materasso matrimoniale messo davanti al mio letto.
Non so da dove l'abbiamo preso, o direttamente trovato, credo dal ripostiglio, ma meglio così.
Perché dovreste avere un materasso matrimoniale nel ripostiglio?
Non ti sei mai fatta domande sulle cose strane della mia vita in diciassette anni e te le fai ora?
"Lasciatemi ancora dormire, cavolo." Dice Annabelle, a fianco di sua sorella, mentre si mette il cuscino in faccia.

Credo sia un peluche da letto di Luna e Sole, speriamo di no.

Alla fine della festa abbiamo deciso di far dormire le ragazze a casa mia ed i ragazzi a casa di Harry, sia per non guidare troppo sia perché era tardi. Appena arrivate a casa: doccia, 'colazione' e letto sistemato da noi. In realtà, non so neanche se hanno delle coperte.
"Si però aspettate un attimo. Alexander è quella che ha bevuto di più ieri, ed è anche quella che dorme sempre. Allora perché è sveglia?" Dice Jennifer mettendosi seduta, detto ciò le sorelle si mettono anche loro sedute.
Ah, qualcuno di intelligente c'è allora.
"Seriamente io vi dico che ho un piano, voi non fate niente e vi alzate solo perché la mia migliore amica ha detto che è strano che io sia sveglia o sobria?" Dico alzando le braccia.
Loro si guardano a vicenda e poi annuiscono.
Che bel gruppo di migliore amiche unite.
"Vabbè, comunque, si parla di Christian." Annuncio.
"Ah, ok" dice Jennifer e si rimette comoda.

"Buona notte" dice Annabelle e si butta all'indietro a peso morto.

"Sogni d'oro" dice Brianna sistemandosi sotto le coperte.

Penso sia una tovaglia da tavolo di Lena, preghiamo di no.
"Che c'è?" Chiedo non capendo.
"Tu seriamente ci svegli tutte, urlando al mattino, dopo la nottata che abbiamo fatto ieri, facendoci preoccupare con un piano, per poi parlare di uno scemo?" Annabelle.
Non ha tutti i torti.
"Ma le migliori amiche si aiutano sempre" io.
"Si, quando c'è n'è motivo" Brianna.
"E qua c'è infatti" io.
"In verità no, vi piacete ma siete troppo stupidi per ammetterlo" Jennifer.
"Non ci piacciamo" io.
"Mi correggo: troppo stupidi per capirlo" Jennifer.
"Io non lo capisco, prima fa l'indifferente, poi fa il ragazzo perfetto con me, poi si comporta male senza motivo, poi dal nulla ritorna e si comporta bene. Stranamente, ma bene. Quindi, visto che io ho già fin troppi problemi nella mia vita..." io.
Quali? Tipo aver dato ad un gatto un nome da pesce o aver dato un nome alla tua coscienza?
"Quali? Equilibrare la tua vita fra quante ore dormire e quante ore passare su Netflix?" Jennifer.
"Quali? Decidere se è meglio la pizza o il cioccolato, il sushi o il gelato?" Annabelle.
"Quali? Capire che non bisogna essere sempre in ritardo o finire in presidenza?" Brianna.
"Esatto, oltre a questi, non voglio avere altri problemi, specialmente se si chiamano Dean."
Problemi no, ma figli che si chiamano così si.
Mia figlia porterà il mio cognome.
Certo, ma anche il suo. E di nome farà Enza.
"Okay, allora spiegaci il piano, così finalmente torniamo a dormire." Jennifer sbuffa, mettendosi una mano in fronte.
"Avevo promesso, e io mantengo sempre le promesse sennò non prometto, che lui nella mia vita non ci doveva più essere. Stava funzionando bene fino a ieri, ma non conta perché ero ubriaca. Quindi il mio piano continuerà così, ovvero ognuno per conto suo, ma io che sto al gioco con un ragazzo che ho conosciuto alle gare in cui andiamo. Ci ha provato lui qualche giorno fa, e all'inizio ero un po' incerta perché sapete com'è la situazione, ma poi mi sono lasciata andare. Così io mi dimentico di Christian, e in più ho pure un altro ragazzo con cui passare il tempo." io.
"Chi è?" Chiede Brianna.
"È simile a me, tiene la sua privacy, ve lo farò vedere meglio alla prossima gara, ma intanto quello che so è che il suo soprannome è Ash, soprannominato White Damon" io.
Detto ciò vedo Jennifer spalancare gli occhi e deglutire.
"Jenny? Tutto bene?" Io.
"Em, cosa? Ah, sì, grazie. Comunque bel piano, chi ci sta? Io si." Risponde velocemente Jennifer stendendo il braccio davanti a sé e mettendo la mano al centro.
Metto la mia mano sopra la sua, e Brianna sopra quella sua, aspettiamo Annabelle ma...
"Annabelle! Ma ci hai sentito?" alza la voce Brianna, svegliandola.
"Sentito? Chi? Ah, voi, sì." Dice e mette anche lei la mano sopra quella di sua sorella, con troppa poca forza rispetto a quello che ti potresti aspettare da lei.
"Quindi affare fatto, buona notte. Anzi, buon giorno." Dico e ci sistemiamo tutte comode nel letto sbadigliando, sono quasi le sette del mattino.
E io che con "piano" avevo capito in che piano sistemare la culla di vostra figlia...
Buona notte anche a te, Enza.

***

"Oh no, oh cavolo! Siamo in ritardo!" Sento urlare e tutte ci mettiamo sedute.
"Ma che cazz?" Dice Jenny.
Parte due.
Questa di mattina è precisa a te, non capisce mai niente.
Altro motivo per cui è la mia migliore amica.
"Sono le otto e mezza, la nostra scuola inizia alle otto. Se entriamo a seconda ora ci dobbiamo sbrigare!" Continua ad urlare Bria mentre velocemente si alza.
"Cretina, ieri c'è stata la festa ed era sabato, oggi è domenica." Spiega Anna e Bria si sbatte la mano in fronte mentre si rimette seduta a letto.
"Quindi ci siamo svegliate senza un valido motivo?" Chiedo io e tutte si girano a guardarmi male.
"Che c'è?" Dico.
Parte due.
"Non ti lamentare che hai fatto tu la stessa cosa prima" dice Jenny.
"Eh no, da me si trattava della mia situazione sentimentale..." spiego.
"...cosa tanto importante quanto inesistente." Mi interrompe Anna.
"Ma comunque, qua si tratta della scuola, argomento a cui non frega a nessuno." Continuo.
"Ma a me si" Bria.
"Tu sei strana" io.
"Ha parlato" Jenny.
"Buona notte" Anna.
Driiin, driiin.
"È un messaggio delle gare di motocross, questa sera c'è n'è una, perfetto" dico.
"Sai cosa ci sarebbe di altrettanto perfetto? Dormire, quindi notte." Anna.
E sono pienamente d'accordo con lei, quindi detto ciò ci rimettiamo a dormire, di nuovo.

A sta sera, a noi due, Ash.

Night or Day?Onde as histórias ganham vida. Descobre agora