73. Non mi credi? (Parte uno)

457 38 38
                                    

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


Non riuscii a crederci, ero fuori finalmente.

In un attimo mi sentii libera come non mi ci fossi mai sentita.

Feci un passo avanti trovando Hannah guardarmi più che sorpresa, le feci cenno di stare in silenzio e lei annuì mimandomi un 'buona fortuna'.

Un sorriso spontaneo si aprì sul mio viso e lentamente mi allontanai percorrendo quel lungo corridoio.

"Sei un orgoglioso del cazzo", sussurrai.

Aumentai il passo quando le luci si spensero improvvisamente, facendomi sgranare gli occhi.

Mi poggiai con la schiena al muro, impaurita.

Feci dei lunghi sospiri guardandomi intorno, non riuscendo però a scorgere nessuno.

Ma forse era meglio così, potevo non essere scoperta.

Quella volta qualcuno era dalla mia parte.

Giunsi fuori al salotto e proseguii per le loro camere, l'ansia prevalse e restai fuori quella porta per un bel po'.

La mia testa era divisa in due, una parte mi pregava di bussare a quella porta, l'altra invece, di scappare via.

E l'avrei fatto, solo che il mio cervello metabolizzò ciò che avevo fatto per essere lì e mi spinse a bussare timidamente a quella porta.

Dopo qualche secondo si aprì facendomi trovare faccia a faccia con lui.

Mi guardò per un secondo, uno sguardo freddo, poi fece per richiuderla ma la bloccai con un piede entrando e chiudendola alle mie spalle.

La stanza era semibuia, illuminata solo dalla luce della lampada sul comodino, ma io riuscivo a vederlo, il suo volto era stampato dentro la mia testa.

Senza pensarci mi spinsi in avanti e lo abbracciai stretto, lo stringevo così tanto da sentire il suo cuore battere forte, ma le sue braccia erano rimaste ferme lungo il suo corpo, non muovendosi di un centimetro.

"So che non vuoi parlarmi", sussurrai allontanandomi. "Non vorrai neanche vedermi, posso immaginarlo e un po' lo capisco", il mio tono cominciò a tremare.

"Allora perché sei qui", non era una domanda e la sua voce mi fece rabbrividire.

"Perché voglio spiegarti come stanno realmente le cose."

"So già come stanno, l'ho visto con i miei maledetti occhi", si sedette ai piedi del letto indossando una semplice maglietta a mezze maniche coprendo parte dei tatuaggi.

Come faceva a restare così calmo? Il mio cuore stava per esplodere.

"Ciò che hai visto tu, non è la verità", mi appoggiai alla scrivania incrociando le braccia al petto, così lontani.

Neurotic (One Direction, Zayn Malik, Harry Styles)Where stories live. Discover now