"Io sono questo qui, va bene?" Prese la sua arma porgendomela sotto lo sguardo.
"Non sono un bravo ragazzo, non ho niente di meglio da offrirti, non sono quello che ti potrà dare un futuro fuori di qui, sono addestrato a questa vita", continuava a...
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Tolsi le mani dal mio viso tirando su col naso, quel qualcuno portò le mani ai miei fianchi facendo combaciare la mia schiena al suo petto.
Non poteva, non poteva comportarsi in quel modo, come se nulla fosse.
Solo mi sentivo così indifesa e incapace di fare qualunque cosa mi proponessi di fare, quando era così vicino a me.
Poggiò la testa sulla mia spalla facendomi comparire sotto gli occhi quell'ammasso di ricci, dovevo far qualcosa, ma non volevo.
Portai le mani sulle sue voltando il viso nella sua direzione, ci guardammo negli occhi, restammo immobili.
Poi ecco che cominciò di nuovo a baciarmi il collo, piano piano poi sempre più veloce, facendomi tremare tutta.
"Smett...smettila", scosse la testa nel mio collo e continuò quella tortura, davanti alla quale ero totalmente senza forze.
Sentii l'umido sapore dei suoi baci, lenti e intensi, finché udimmo un rumore provenire dalla camera accanto, Harry alzò la testa facendomi tornare a respirare.
Aprì la porta della camera di Sean e mi fece entrare, chiudendola violentemente.
Mi poggiò al muro con poca delicatezza, intrecciò le mani con le mie e le porse ai lati della mia testa.
Un soffio ci divideva, forse ancora meno delle altre volte.
Era lì fottutamente immobile, come riusciva a trattenersi, non riuscivo a capirlo.
"Perché non..." sussurrai fissando le sue labbra, "non lo fai e basta", sospirai.
Non si mosse, non rispose, solo silenzio.
Si avvicinò, forse troppo, le labbra si sfiorarono.
"Se tutto questo fa solo parte del tuo stupido piano, ti giuro che..-"
"Non ho nessun piano!" Si allontanò alterato. "Non ne ho mai avuto uno."
"Come vuoi che ti creda?!"
"Devi farlo, perché sono sempre stato sincero con te, al cento per cento, sin dall'inizio!"
Mi voltai cercando la maniglia della porta, ma mi fermò.
"Perché fai così?"
"Cosa vuoi che faccia?! Te ne stai qui a sedurmi come niente fosse! Io non sono un giocattolo, ho dei sentimenti, con i quali non giocherai, te lo assicuro."
"Ellis no..-"
"Lasciami stare...", sussurrai con lo sguardo basso.
"Devo dirti una cosa."
"Non voglio ascoltare una sola parola da te, è chiaro?"
"Invece mi ascolti", tentò di prendermi le mani, ma mi dimenai liberandomene subito.
