"Io sono questo qui, va bene?" Prese la sua arma porgendomela sotto lo sguardo.
"Non sono un bravo ragazzo, non ho niente di meglio da offrirti, non sono quello che ti potrà dare un futuro fuori di qui, sono addestrato a questa vita", continuava a...
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Vi chiedo un favore, se leggete la storia votate tutti i capitoli, non solo il primo. Vi ringrazio!❤️
"C-Che cosa..", farfugliai guardandolo male.
"Fa attenzione! Ti aiuto", mi tenne stretta per un fianco, una stretta che mi portò alla mente scene di quella dannata notte.
"Lasciami stare", lo allontanai quel poco che riuscii, mi guardò sorpreso.
"Devi fare attenzione e riposare, altrimenti sarà peggio", insistette.
"Peggio di così?", Lo guardai per poi scuotere la testa. "Lascia perdere."
Mi misi seduta osservando il pavimento, con la coda dell'occhio riuscivo a scorgere il suo viso rivolto nella mia direzione.
"Io..-"
"Stai meglio?" Arrivò Yanina seguita da Carlyle.
Il mio respiro si fermò nel vederlo, annuii tentando di sembrare più convincente possibile.
"Cosa le è successo?" Domandò quest'ultimo.
"Ha avuto un calo di pressione, adesso sta meglio", mi sorrise.
"Molto, ti ringrazio", mi alzai barcollando leggermente. "Adesso posso anche tornare..-"
"Dove vuoi andare, tesoro? Resta qui", mi invitò ad accomodarmi, mi sentivo di troppo.
Harry mi si avvicinò, sedendosi proprio ad un passo da me, lo guardai non riuscendo ad intuire le sue intenzioni, gli avevo fatto un discorso preciso e lui aveva accettato.
Che senso aveva infrangere le regole?
"Bene, ti lasciamo in buone mani allora", commentò Carlyle prendendo Yanina per mano, sembrava tutto così collegato, non poteva essere affatto una coincidenza. C'era qualcosa sotto ma non riuscivo a capire cosa, o meglio, forse non c'era.
"Sto impazzendo", sussurrai portandomi una mano alla testa.
"Cosa?"
"Nulla, sto bene", annuii insicura respirando a pieni polmoni.
"Vuoi sdraiarti?"
"No, sto..-"
"Vieni", mi prese per un braccio costringendomi a farlo, e lo feci, un po' contrariata ma lo feci.
"Ecco", mi sistemò dei cuscini sotto il capo controllando che tutto stesse al suo posto. "Hai freddo?" Inconsciamente avevo cominciato a tremare. "Vado a prenderti una coperta."
Sparì senza darmi il tempo di controbattere, chiusi gli occhi per poi riaprirli un attimo dopo, al suo ritorno.
Mi sistemò quella calda coperta sul mio corpo, dall'odore capii che fosse sua.
"Perché fai questo?" Chiesi non ottenendo risposta, solo uno sguardo, la cui espressione era impossibile da decifrare.
"Mi dispiace..." cominciò attirando la mia attenzione. "Per come ti ho trattata l'altra sera."
