"Io sono questo qui, va bene?" Prese la sua arma porgendomela sotto lo sguardo.
"Non sono un bravo ragazzo, non ho niente di meglio da offrirti, non sono quello che ti potrà dare un futuro fuori di qui, sono addestrato a questa vita", continuava a...
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Il riccio si accomodò al tavolo, guardò Louis ed alzò due dita della mano, ridendo.
"Per favore ragazzi, non a tavola", li rimproverò Carlyle.
Quella situazione era davvero ridicola, e servì a chiudermi del tutto lo stomaco.
"Non mangi?" Poi si rivolse a me, non capii con quale coraggio.
"Non ho fame", risposi acida.
Mi osservò alzando un sopracciglio, abbassai lo sguardo imbarazzata, troppa attenzione mi faceva quell'effetto.
"Allora ragazzi, avete novità?"
"Stiamo raccogliendo informazioni riguardanti un pub, il proprietario è molto difficile da trovare, c'è raramente, ma stiamo facendo del nostro meglio."
"Si nasconde, sa già di essere in pericolo", rise Louis.
"Bene, perché ho dei nuovi obiettivi e dobbiamo portarli a termine entro i prossimi due mesi, abbiamo un cameraman, un preside, un proprietario di un bar ed un senatore."
"Io propongo il senatore."
"Calma Styles, quello lì è molto controllato, ci vuole maggiore attenzione, per adesso dovreste preoccuparvi dei prossimi attacchi in modo molto rapido e veloce come il proprietario di quel ristorante di lusso", suonava come un rimprovero e a me venne in mente il mio primo appuntamento con Zayn.
"Lo sappiamo, Carlyle, quella sera la scena l'ho presa io", commentò uno vantandosi.
"Ma davvero? Quel raro momento in cui ti riesce bene qualcosa?" Rispose Harry.
"Perché tu..-"
"Basta, ragazzi! Il merito è di tutti, mai sottovalutare nulla, e pensare prima di agire, è chiaro? Vi do una settimana per preparare il prossimo attacco."
Mi accorsi proprio lì, in quel preciso momento, che non ci avrebbero mai lasciate andare. Ne parlavano in totale tranquillità non preoccupandosi se davanti a loro avessero degli ostaggi che avrebbero potuto raccontare tutto alla polizia.
Fu in quel momento in cui mi resi conto di non poter mai lasciare quel posto, e quella scoperta mi mandò fuori di testa.
"Posso preparartelo tranquillamente in tre giorni."
"Il classico spaccone!"
"Sta zitto Tomàs."
"Le cose devono essere studiate attentamente o rischierete di fallire e questa è una cosa che non possiamo permetterci, mantieni la calma altrimenti puoi dire addio all'incarico di capitano."
Vidi quest'ultimo stringere i pugni, e fui contenta delle parole di Carlyle, finalmente qualcuno che gli ricordava quale fosse il suo posto.
"Ti sta bene", mi lasciai scappare, il riccio mi guardò confuso, Louis invece scoppiò a ridere.
