"Io sono questo qui, va bene?" Prese la sua arma porgendomela sotto lo sguardo.
"Non sono un bravo ragazzo, non ho niente di meglio da offrirti, non sono quello che ti potrà dare un futuro fuori di qui, sono addestrato a questa vita", continuava a...
Questo capitolo è l'inizio di una nuova parte della storia, è divisa più o meno in tre periodi. Adesso ne inizia uno nuovo, poi capirete, buona lettura!❤️
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Aprii gli occhi più spaventata che mai, nessuno aveva mai bussato in modo così violento, dopotutto non ce n'era mai stato il bisogno.
Zayn mi guardò, mi poggiò una mano sulla guancia accarezzandola poi mi baciò di nuovo, più dolcemente.
"Non avere paura", mi sussurrò all'orecchio, e mi calmai davvero.
Seguirono altri colpi battuti su quella porta, avessero continuato in quel modo l'avrebbero sicuramente buttata giù.
Ci alzammo dal divano raccogliendo i nostri vestiti, ci avvicinammo alla porta ed io spostai una tenda tentando di scorgere qualche auto, e la vidi proprio lì.
"Zayn sono loro, quella è l'auto..", gli indicai.
"Veramente quella è mia", rispose ridendo.
"Non è vero, la tua è.." mi guardai intorno e mi accorsi che avesse ragione. "Oh.."
"Non c'è nessuno qui fuori", disse posando una mano sulla maniglia della porta.
"Zayn che vuoi fare....no!" Aprì la porta e come aveva detto non c'era proprio nessuno, ne avevo abbastanza di quella situazione.
"Sono loro, so che sono loro. Ma cosa diavolo vogliono da me?!" Alzai la voce richiudendo la porta a chiave. "Mia madre aveva ragione, non siamo più al sicuro qui."
"E dove vorresti andare?"
"Non lo so, so solo che ho paura, tanta. Ci tengono d'occhio, ci hanno prese di mira senza una ragione, non possiamo vivere così."
"Sta calma", mi abbracciò di colpo, lo strinsi forte al mio petto tentando di tornare ad avere un respiro regolare. "La polizia..-"
"Aveva messo delle pattuglie ma notando che le minacce si fossero affievolite hanno ritenuto opportuno toglierle, adesso però la situazione sta peggiorando. Non posso vivere con una pattuglia fuori casa."
"Hai ragione, tutto questo finirà ne sono sicuro", sospirò continuando ad accarezzarmi i capelli, lo tenevo stretto a me, come se non volessi più farlo andare via, come se fosse qualcosa di prezioso da tenere tra le braccia.
***
"Alec sono quasi in macchina, smettila di mettermi fretta!" Uscii di casa a passo svelto, d'ora in avanti non avrei più camminato a piedi neanche un attimo.
"Ci vediamo dopo tesoro!" Mi salutò mia madre ed io ricambiai.
Avevo deciso di non dirle nulla, giusto per non metterle più pressioni, ma non escludevo il fatto che avesse ragione, ogni giorno sempre di più.
Non stavo prendendo in considerazione un altro trasferimento, sia chiaro, proprio in quel momento in cui le cose con Zayn stavano ricominciando bene, ma non c'era attimo in cui non pensassi ad una soluzione.
