"Io sono questo qui, va bene?" Prese la sua arma porgendomela sotto lo sguardo.
"Non sono un bravo ragazzo, non ho niente di meglio da offrirti, non sono quello che ti potrà dare un futuro fuori di qui, sono addestrato a questa vita", continuava a...
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Vi chiedo un favore, se leggete la storia votate tutti i capitoli, non solo il primo. Vi ringrazio!❤️
"Per quale motivo?" Domandai curiosa, Hannah mi guardò preoccupata.
"La persona che ti aveva scelto ha deciso, con tutto il mio appoggio, di fare una piccola modifica", rise, era davvero contento.
Quanto si poteva essere frustrati per divertirsi con così poco?
"Vieni..", si guardò intorno. "Tu", indicò una ragazza del tutto a caso. "Ciao Catherine!" Mi sorrise falsamente uscendo da quella sala.
"Cat..-"
"Hannah, va", annuii. "Ci vediamo dopo."
"Mi dispiace."
"Non è successo niente", girai le spalle e mi sedetti al mio posto.
Era stato Harry, ci avrei scommesso la vita.
Non me lo sarei aspettato però, alla fine Sierra aveva più che ragione, anche lui era contro di me.
Ero stata una stupida, ad aver pensato più di un secondo che potesse essere dalla mia parte, "diverso" dalle persone che si trovavano lì dentro, con un po' di buono ancora dentro di lui, invece era uguale a tutti gli altri.
Nulla da sorprendersi, c'era da aspettarselo.
Portai una mano sul medaglione appeso al mio collo, avevo deciso di indossarlo per qualche ora, solo per stare più tranquilla.
Sentivo la presenza di mia madre lì vicino a me, sentivo di star bene quando pensavo a lei, chiusi gli occhi ed un piccolo sorriso si aprì sul mio viso.
Poi li riaprii, con la chiara intenzione di strapparmi quel maglione di dosso, ma non ne sarebbe valsa la pena.
Non toccai cibo, il piatto era ancora lì intatto mentre ero con le spalle poggiate al muro e la testa da un'altra parte.
"Come stai?" Mi chiese Sierra alla mia sinistra.
"Bene e tu?"
"Bene, perché non mangi?"
"Non ne ho voglia."
Calò il silenzio, il mio momento preferito.
"Scusa", le dissi.
"Per cosa?"
"Per aver pensato male sul tuo conto, anche solo per un secondo."
"Non preoccuparti, mi rendo conto di essere stata un po' dura con te, ma siamo vicine di cella, sei mia amica, non mi va di vederti cascare come tante altre ragazze. Posso darti qualche consiglio sì, ma alla fine devi fare tu le tue scelte."
"Le mie scelte non sono mai giuste."
"Non dire così, sono sicura che il tuo piano andrà a meraviglia", rise contagiando anche me.
