19. Mi spaventa

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"Sei sveglia?"

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"Sei sveglia?"

"Dormi?"

"Ci sei?"

Erano quelli i messaggi ricevuti, contenuto che mi fece pensare a Zayn.

"Chi sei?" scrissi con gli occhi ancora socchiusi, dopo mezzo secondo me ne arrivò un altro.

"Esci", lessi e la cosa mi fece aprire del tutto gli occhi. Presi una felpa dall'armadio ed uscii chiudendo la porta alle mie spalle tentando di non fare il minimo rumore.

Il corridoio che mi si presentò davanti era semi buio, illuminato dalla luce soffusa di una lampada posta in qualche angolo. Camminai verso la stanza del moro scorgendo qualcuno poggiato ad un muro, fu una scena alquanto inquietante.

Appena gli fui vicino, scontrai i suoi occhi lucenti, mi prese per mano e senza dire una parola mi portò con sé.

"Dove stiamo andando?" Gli chiesi, una domanda alla quale non ci fu risposta.

Salimmo un'infinità di scale, camminava a passo svelto davanti a me senza voltarsi indietro, nonostante lo chiamassi.

"Zayn..cosa..?" Strinsi gli occhi tentando di leggere qualche cartello, ma era tutto così buio.

Aprì una porta e quello che mi si presentò davanti mi lasciò senza fiato, completamente.

Un solarium pieno di lettini e poltrone rotonde giganti per massimo sei persone, tutte per noi.

Alzai gli occhi al cielo scorgendo una miriade di stelle, come poteva sapere che amassi tutto quel panorama, mi chiedevo.

Ma forse non lo sapeva, era soltanto una grandissima coincidenza.

"Ti piace?" Arrivò dietro di me poggiando le mani sui miei fianchi, si sporse al lato del mio viso lasciandomi un bacio sulla guancia.

"Molto", risposi ancora incantata e godendomi il suo tocco sulla schiena.

"Lo speravo. Vieni, sediamoci qui", mi sussurrò prendendomi per mano, si poggiò su quelle grandi poltrone facendomi spazio.

Mi sdraiai accanto a lui poggiando la testa sulla sua spalla, mi strinsi nella felpa a causa del freddo e continuai a guardare il cielo.

Il silenzio, quelle piccole luci che scintillavano proprio sopra di noi, mi suscitavano così tanti ricordi, indescrivibili, era tutto così rilassante.

"Senti volevo.." cominciò, ma si bloccò non appena mi alzai, mi sedetti sulle ginocchia davanti a lui e lo guardai.

"Io volevo sapere a cosa è dovuta la tua non fiducia", sbottai ironica.

"Ellis, non dovresti tirar fuori proprio quest'argomento."

"Perché mai? Siamo qui per questo." Incrociai le braccia al petto rabbrividendo dal freddo. "La fiducia è alla base di un rapporto."

Neurotic (One Direction, Zayn Malik, Harry Styles)Where stories live. Discover now