Capitolo 39 • Insonnia

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C A P I T O L O  X X X I X
~
• I n s o n n i a •

C A P I T O L O  X X X I X ~• I n s o n n i a •

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Mi ritrovai a fissare il soffitto per ore. Come potevo dormire adesso che l'unico pensiero che avevo in testa era l'immagine di me che pugnalavo Will?

Come potevo non averlo capito prima? Io lo avevo visto, con la visione di quella sera che avevamo passato insieme avevo visto la ferita al torace che gli macchiava i vestiti. Se non le avessi finite, le lacrime sarebbero continuate a scendere dalle mie guance.

Senza pensare, mi ritrovai a sedermi e a buttare le gambe dall'altra parte del letto. Mi ero tolta quel bellissimo vestito e lo avevo appoggiato sulla sedia, vestendomi con dei pantaloni comodi simili a dei leggings e un lungo ed elaborato maglione bordeaux.

Il fuoco sfrigolava nel camino, ma io sentivo freddo, sentivo un freddo glaciale dentro di me. Ormai che avevo constato di non riuscire a dormire, mi infilai le comode pantofole e mi alzai, sentendo la testa incredibilmente pesante.

L'acconciatura si era sfatta molte ore prima e ora i miei capelli mi ricadevano sulla schiena in lunge onde regolari. Ora che ero struccata, il mio viso era rosso e gonfio di tutte le lacrime che avevo versato quella sera.

Senza pensare, stavo uscendo dalla mia stanza, entrando nel freddo e buio corridoio dell'area del castello riservata agli ospiti.

Mi ritrovai inconsciamente a camminare verso la sua stanza, rendendomene conto solo dopo qualche secondo. Mi rigirai di scatto, imprecando mentalmente contro me stessa: come potevo pensare che volesse vedermi dopo quello che era successo, ora che era passato un po' di tempo e che poteva aver realizzato come stavano davvero le cose?

Se fossi stata in lui sarei partito subito per la capitale, allontanandomi il più possibile da me stessa. La sola prospettiva che lo avesse fatto davvero, dopo tutto il suo discorso, mi spezzava il cuore in miliardi di pezzi. Ma come potevo pretendere il contrario?

Dopo aver fatto avanti e indietro per almeno dieci minuti, mi ritrovai davanti alla sua porta a prendere un respiro profondo. Senza pensare alle conseguenze, alzai la mano e bussai, pentendomene subito dopo.

Passarono pochi secondi quando cominciai ad imprecare contro me stessa per averlo fatto: era stata una pessima idea. Che cosa avrei potuto dirgli? Stavo per girarmi e ritornare nella mia stanza quando la porta si aprì.

Will aveva un viso imperscrutabile. Si era cambiato anche lui, mettendosi un paio di comodi pantaloni neri e una maglia a maniche lunghe dello stesso colore. Anche lui non era in pigiama, e quindi, a meno che non andasse a letto con dei vestiti normali, non stava dormendo.

«Evelyn.» si limitò a dire, guardandomi dall'alto in basso, sicuramente non si aspettava di vedermi lì.

«Non riesco a dormire.» mi ritrovai a dire mortificata, mordendomi il labbro.

ELYRIA • Il Figlio del Gelo [BOZZA]Where stories live. Discover now