Capitolo 7 • Brennan

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C A P I T O L O   V I I
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• B r e n n a n •

Qualcuno mi stava scuotendo energicamente ed io, piano piano, aprii gli occhi, sbattendoli lentamente per abituarli alla luce accecante che inondava la camera di hotel

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Qualcuno mi stava scuotendo energicamente ed io, piano piano, aprii gli occhi, sbattendoli lentamente per abituarli alla luce accecante che inondava la camera di hotel. Quando riuscii a mettere a fuoco, vidi la faccia di Rose a pochi centimetri dalla mia che mi stava guardando con le sopracciglia alzate.

«Rose...» mugolai rotolando su me stessa e dandole le spalle.

«Alzati Eve.» disse subito, mentre sentivo una piccola corrente d'aria da lei evocata che mi intimava minacciosamente di muovermi sennò probabilmente avrei ritrovato la mia faccia spiaccicata contro il pavimento. «Dobbiamo partire, fra dieci minuti...»

Un'altra piccola corrente d'aria e decisi di alzarmi prima che fosse troppo tardi. Sbuffai, mentre i ricordi della conversazione avuta con Matt e della crisi mi si riversavano in testa. Dovevo ammettere che ero davvero stupita per quella resistenza improvvisata alla crisi, ma dovetti replicare a me stessa che probabilmente erano solo i sintomi della Caduta che si stavano facendo sempre più deboli.

Riguardo alla conversazione con Matt, beh... cercai in tutti i modi di non pensarci. E in effetti ci riuscii abbastanza bene: finalmente stavo ritrovando abbastanza me stessa da riuscire ad allontanare pensieri su ragazzi stronzi e off limits. Come William, che rappresentava il ragazzo più problematico in quel senso.

«Fatti una doccia veloce, che sicuramente Matt sarà qua a momenti.» mi intimò Rose, mettendomi fra le mani un beauty-case e degli asciugamani. «E sì, preparati psicologicamente al fatto che probabilmente non vedrai questo mondo per un po'...»

Così mi avviai nel bagno facendo l'esatto opposto di quello che Rose mi aveva detto di fare: non pensare affatto a questo mondo. Sicuramente la prospettiva di lasciare per sempre questo mondo, nel quale ero cresciuta, mi spaventava, ma cercai comunque di concentrarmi sulla parte bella del problema: avrei conosciuto Elyria prima di impazzire.

«Allora Evelyn? Sei ancora lì?» dopo dieci minuti Rose stava di nuovo richiamando la mia attenzione incessantemente, battendo alla porta del bagno.

«Esco!» le urlai di rimando, cercando di non sbuffare.

Mi preparai il più velocemente possibile, dietro le continue minacce e lamentele di Rose, cercando di ignorarle il più possibile e cercando di svuotare la mente da ogni pensiero negativo. Chissà se a Brennan c'era qualche persona che dava lezioni di meditazione.

Non appena riuscii ad infilarmi le scarpe, bussarono alla porta. Con un «finalmente» sollevato, Rose si allontanò dal letto dal quale mi stava guardando con espressione impaziente ed andò ad aprire la porta a Matt, che si presentò sulla soglia con già lo zaino in spalla. Dietro di lui, si poteva ben vedere la faccia sorridente di Cesar, che rivolse sia a me che a Rose uno sguardo emozionato.

ELYRIA • Il Figlio del Gelo [BOZZA]Where stories live. Discover now