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È difficile iniziare a pensare che quel mostro sia davvero mio padre, sangue del mio sangue. Colui che mi ha procreato, colui che doveva proteggermi ma che mi ha, invece, buttato nella tana del lupo.

E io mi sento come se stessi per entrare ancora una volta nell'oblio, e devo salvarmi prima che potesse accadere. Prima che quest'ultimo mi risucchiasse insieme a lui, ancora una volta, verso una meta senza uscita.

"Come stai?" rigiro il mio braccialetto al polso e rivolgo lo sguardo verso la finestra. Ormai questa è una cosa che faccio spesso, proprio quando non so di cosa parlare o se parlare.

Mio fratello non si è neanche allontanato per un momento. Ma la paura che da un momento all'altro, lui può andare via mi uccide, mi devasta. Odio ammetterlo ma adesso che l'ho ritrovato, non voglio più perderlo di vista nemmeno un secondo. Forse perché comunque sto riuscendo a capire che mi è rimasto solo lui in questa vita non molto felice e facile da affrontare.

"Come una a cui è stato privato tutto, anche la felicità. Ero talmente felice anni fa ed ero inconsapevole che tutto quello che avevo mi venisse strappato dalle mani così, senza un motivo, troppo un fretta" troppo diretta ma troppo vera.

"Ho una cosa da proporti, potrai scegliere tu" e lo so. Io so che quella proposta non è bella "Mi dispiace vederti così infelice, mi dispiace averti abbandonato e mi dispiace non aver fatto il possibile per la mamma quando aveva bisogno di me" aggiunge abbassando lo sguardo.

"Dopo ieri, adesso, sono pronta a tutto quindi dì pure" alzo le spalle lasciando il mio sguardo lì, verso la finestra dove sto ferma da ormai qualche giorno.

"Ethan mi ha proposto di stare da lui fino a quando non troveremo casa" e in quell'esatto istante mi sento sovrastare "Mi dispiace anche per questo" è inutile che si dispiaccia per così tante cose, ormai è fatta.

"Se dovessi dire di no?" ammicco rivolgendo finalmente il mio sguardo su di lui.

"Ci ritroveremo sotto un ponte Mely, adesso non possiamo permetterci un appartamento e lo sai anche tu" sussurra.

"Quando si va?" sussulto alle mie stesse parole e tiro un sospiro. Sono comunque con le spalle al muro ma non posso di certo cambiare la nostra situazione. Almeno non per il momento.

"Abbiamo tempo fino a stanotte, domani dobbiamo essere fuori" abbassa, ancora una volta, lo sguardo sulle scarpe. È di una tristezza più unica che rara, lo vedo proprio perché lo conosco meglio di come conosco ogni tasca di ogni mio jeans.

"Tom" lo richiamo facendogli sollevare lo sguardo "Non è colpa tua, hai detto tu stesso che insieme possiamo farcela no?" dico convincendo più me che lui.

"Elly è distrutta, non smette di ricevere chiamate anonime" lei e mio fratello hanno sempre avuto questo rapporto troppo stretto, un pò come fratello e sorella.

So però che mio fratello prova più di quello. Prova più di un'amicizia, al contrario lui prova amore, affetto, prova serenità con lei al suo fianco nella sua vita, a differenza della sua opinione su di lui.

Per lei è solo un fratello maggiore pronto a difenderla da tale, incoraggiandola nella vita di tutti i giorni ad andare avanti. Perché lei non è ragazza da relazioni serie, non ama perché all'amore non crede. E molte volte mi sono ritrovata a parlare di questo con lei, perché non posso credere che ci sia ancora gente che la pensa in questo modo, nonostante tutto a parere mio, non si pensarla così proprio perché ognuno è diverso. E non è detto che il ragazzo attuale deve essere per forza uguale al ragazzo di prima che, magari, ti ha fatto soffrire.

In compenso non è la classica puttana che te la sbatte in faccia in ogni momento, ora, secondo della giornata. È una ragazza che pensa a divertirsi restando nei suoi limiti. Come giusto che sia comunque.

LA PAURA DEL BUIO. #Wattys2018Where stories live. Discover now