XLVII

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Brook non aveva dormito se non una scarsa mezz'ora, quella notte. Alternava pianti silenziosi e sorrisi a trentadue denti, seguendo incessantemente con lo sguardo il ticchettio dell'orologio.
Non aveva ancora metabolizzato il fatto che Niall si fosse svegliato, che le avesse parlato anche se a fatica; anche se non ricordando granchè.
Il cuore poi le batteva fortissimo.
Non appena sentì la sveglia si alzó di scatto e corse in bagno a lavarsi e prepararsi. Le si era persino chiuso lo stomaco.
"Brook, è prestissimo" sentì la voce di sua madre, che si appoggió allo stipite della porta del bagno chiudendosi meglio la vestaglia. Lei annuì con lo spazzolino in bocca, superandola per tornare in camera.
La donna sospiró scuotendo la testa, poi sorrise e tornó in camera. L'amore di Brook per quel ragazzo era come diventato tangibile, per quanto fosse intenso.

Si lasció apposta i capelli sciolti, volendo sentire le dita di Niall accarezzarli delicatamente. E quei ricci indomati erano ormai conosciuti all'interno dell'ospedale; quella mattina la accolsero tutti sorridendole.
Aveva spaccato il minuto, ed era la prima a trovarsi di fronte quella porta per aspettare che iniziasse il turno di visita.
Quando l'infermiera uscì dalla stanza lei si avvicinó, la giovane donna peró la bloccó guardandola negli occhi.
"Stanotte..ci sono state delle complicanze" il sorriso di Brook scomparve "il cuore del paziente si è bloccato per alcuni minuti" a quelle parole, inizió a sentirsi mancare l'aria "lui aveva chiesto di non dirlo a nessuno se non a sua madre e suo padre ma..è necessaria la massima accortezza e.." scosse la testa superandola, sentendosi in colpa per non aver rispettato il volere di Niall. Brook rimase lì impalata, ma poi chiuse gli occhi e prese un respiro profondo, aprendo la porta dopo alcuni secondi.
Niall giró lo sguardo verso di lei e nel vederla un sorriso si aprì poco a poco sulle sue labbra. Brook ricambió senza peró riuscire a staccare la schiena dalla porta.
Lui posó le braccia di fronte a sè, aspettando pazientemente il momento in cui si sarebbe sentita pronta ad avvicinarsi a lui.
Le gambe di Brook si mossero per inerzia, poi si sedette accanto al suo letto, girando lo sguardo verso di lui.

In quel momento più che mai, Brook ebbe l'impressione di dover maneggiare una statua di ceramica estremamente delicata.
Gli occhi trasparenti e grandi di Niall non abbandonarono il suo viso, e lei gli posó delicatamente una mano sulla guancia, accarezzandogli la gote. Sentì la sua testa ricercare quel contatto, chiudendo gli occhi e lasciandole un delicato bacio sul palmo della mano.
Brook posó le labbra sulle sue prima che lui potesse riaprire gli occhi, sporgendosi verso di lui. E non appena percepì le dita affusolate del ragazzo intrecciarsi ai suoi ricci, stringendoli delicatamente come era solito fare; sentì il cuore arrivarle in gola.
Niall dovette interrompere quel bacio sentendo delle forti fitte al cuore ed uno strano calore propagarsi fino alla testa
"Che hai?"
"Nulla" le sorrise "sono ancora troppo debole"
"S-Scusami..non volevo..io non volevo forzarti" lui la guardó accarezzandole il viso, le labbra, poi abbassó lo sguardo.
"Quanto tempo è passato?" Faceva fatica a parlare, ma non voleva deluderla.
Niall si sentiva inutile, ed un peso per tutti; quando in realtà non lo era affatto. La notizia dell'incidente si era propagata in tutta la scuola, e da quel momento tutti avrebbero iniziato a guardarlo con profondo rispetto.
"Più di un mese" Niall si guardó intorno "ricordi..qualcosa, riguardo stanotte?"
"Stanotte?" Giró velocemente lo sguardo
"Mel'hanno detto, Niall. E sarebbe stato stupido nasconderlo" lui strinse i pugni.
"È inutile preoccuparsi per incidenti del genere. Non avresti dovuto saperlo"
"È inutile?!" Si morse le labbra a sangue per non piangere "il tuo cuore si è fermato, Niall" disse avvicinandosi a lui, che sbattè impercettibilmente le palpebre. Brook si alzó "e qui non si parla più solo di te, hai capito?" Niall la seguiva con lo sguardo "se tu morissi, io non..-" si morse le labbra a sangue e gli diede le spalle avvicinandosi alla finestra, abbassando lo sguardo.
"Brook..vieni qui.." lei scosse la testa asciugandosi le lacrime "io non posso muovermi più di tanto" la guardó, ma lei non riusciva a voltarsi "ti prego.." si sollevó per quanto possibile, poi si appoggió al cuscino sentendo la sua testa girare.
Avrebbe voluto spaccare tutto, si sentiva vincolato in un corpo rotto, inutilizzabile.
Sentirono bussare alla porta, e dopo alcuni istanti Lisa, Mark e Dean entrarono lentamente nella stanza, con la paura di disturbare.
Niall sorrise nel vederli, ma poi si accorse che Brook aveva approfittato del momento per correre via; e questo gli fece perdere il sorriso.

Inverno (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora