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"Ma che stai dicendo, Brook?" Lei gli sorrise, lasciandogli un bacio sul collo, raggiungendolo alzandosi sulle punte dei piedi.
Gli lasciò l'ombra del rossetto. Rise cercando di pulirlo con le dita, poi si morse le labbra.
"Ti voglio così tanto Niall"
"Domani avrai bisogno di un'aspirina. Se non di tutta la confezione.." disse fra sé e sé.
"No" stavolta fu lei a bloccargli la mano, posandola sul proprio viso "ho bisogno di te"
"Brook.." lui cercò di allontanarla, lei gli tirò la maglia fino a farlo arrivare al letto, dove lei si inginocchiò guardandolo innocentemente "alzati" lei al contrario, iniziò ad abbassarsi la cerniera del vestito "Brook, alzati e metti questi" ripetè iniziando ad innervosirsi.
Le porse dei vestiti che avrebbe potuto usare come pigiama.
"Non voglio dormire, Niall" lui si avvicinò a lei solo per cercare di fermarla, ma non ci riuscì "voglio te. Voglio il tuo corpo"
"Lasciami. Te ne pentiresti, lo capisci?"
"Non puoi saperlo. Non sei nella mia testa"
"Non ti toccherò con un dito, Brook"
"Non ce la faccio più" gli posò una mano sul petto "sei così bello, Niall. Bello da farmi star male"
"Non sarà oggi che farai l'amore per la prima volta, Brook. Non in questo modo"
"Perché non ti piaccio?" Niall scosse la testa.
"Tutto il contrario bimba. È una cosa che devi poter scegliere, vivere" le disse piano "adesso dormi, okay?" Le sorrise, per poi alzarsi.
"Niall"
"Mh?"
"Stai un po' con me? Ti prometto che non farò nulla" disse, ma non lo pensava. Lui sospirò e si sedette accanto a lei, accarezzandole affettuosamente la coscia,  senza alcun doppio fine.

Lei dopo un po' si girò verso di lui, contemplando il suo profilo per alcuni secondi. Poi si morse le labbra e tornò ad accarezzargli il petto.
"Dai Brook.."
"Devi solo rilassarti" si spostò sulle sue gambe
"Brook-" Niall iniziò a sentirsi mancare l'aria "spostati" ma lei non lo ascoltò, né si rese conto del fatto che lui avesse iniziato a respirare sempre più affannosamente, come se stesse avendo un attacco d'asma.

Quando lei, con le dita piccole e delicate, gli sollevò un poco la maglia per poi passare alla cerniera dei suoi jeans, Niall la spinse via violentemente, fu un caso che non cadde sbattendo la testa.
"Non mi devi toccare!" La strattonò per un braccio piantando le iridi nelle sue.
Fu per Brook come un secchio d'acqua gelida. In quel momento tornò in sé, e la paura fu l'unica cosa che lei riuscì a leggere in quegli occhi.
Niall tremava. Tremava come se, di fronte a lui, ci fosse la sua paura più grande.

Deglutì respirando rumorosamente, lasciandola e portandosi le mani nei capelli. Uscì velocemente dalla camera ed entrò in bagno, chiudendo gli occhi e cercando di calmare il respiro stringendo le dita al lavandino, come per aggrapparsi ad esso.
Gli veniva da vomitare. Si portò una mano sulla fronte, poi entrambe sugli occhi.
Brook lo raggiunse in bagno, sfiorandogli la spalla con una mano tremante.
"Niall.." disse, la sua voce era un sibilo, davvero simile a quella di una bambina spaventata.
"Vattene Brook!" Urlò spostandosi dal suo tocco. Lei si fece più piccola e si rifugiò in camera, rannicchiandosi in un angolo del letto.
Continuò a tremare impercettibilmente finché, aiutata dall'alcool ancora in circolo nel suo organismo, non cadde in un sonno profondo.
La mattina seguente quando Brook aprì gli occhi la stanza intorno a sé girava vorticosamente. Si sedette scoprendosi dalla coperta che Niall, nel pieno della notte, le aveva posato sul corpo per non farle prendere freddo.
Non era riuscito a dormire, per questo aveva deciso di prepararle anche dell'acqua con una pastiglia per il mal di testa.

Brook non ricordava assolutamente nulla della sera precedente.
Fece per alzarsi ma un conato fu la prima sensazione che provò, e fu costretta a correre in bagno. Per sbaglio fece sbattere la porta, e questo allertò Niall che corse da lei e le posò una mano sulla fronte mentre con l'altra le sorreggeva i capelli.
Lei tirò lo scarico e si pulì la bocca prima di alzarsi ed andare verso il lavandino per lavarsi le mani e il viso.
"Va meglio?" Le accarezzò la schiena.
"Non mi guardare, sono bruttissima" si coprì il viso.
"No, non lo sei" le disse, e le spostò le mani per poi prendere delle salviettine struccanti dall'armadietto di sua madre. Lei si struccó alla meglio, per poi abbassare lo sguardo
"Non ricordo nulla di ieri" si toccò la fronte. Niall strinse la mascella.
"Niente di niente?"
"Solo che..quando io e Arielle siamo arrivate tu non c'eri" disse guardandolo, notò le occhiaie appena accennate sotto i suoi occhi trasparenti "e che..ero così arrabbiata che ho iniziato a bere" si strofinò l'occhio con una mano , sentendo il mal di testa diminuire gradualmente "come sono finita qui?"
"Ti ho portato a casa mia quando la serata ha iniziato a prendere una brutta piega" Brook aggrottò le sopracciglia.
"Che intendi?"
"Fa una doccia, okay? Ti aspetto in cucina"
"Niall.." gli bloccò il polso, lui la guardò senza dire nulla. Brook lasciò la presa e sospirò.
"Ti ho lasciato dei vestiti puliti sul letto" disse lui piano, lasciando che si preparasse in pace.

Brook si guardò allo specchio dopo essersi spogliata, passandosi una mano dietro la nuca. Portò indietro la testa chiudendo gli occhi, poi sentì dolore al braccio sinistro. Lo guardò e notò un livido violastro. Lo toccò delicatamente, chiedendosi come se lo fosse fatto.
Si morse le labbra e il panico iniziò ad impossessarsi di lei
'Cosa ho fatto?'

Scese le scale piano, guardando i suoi piedi nudi alternarsi nel scendere le scale. Si sentiva ancora stordita e aveva paura di sentire ciò che Niall le avrebbe detto. Quando entrò in cucina notó che le aveva preparato qualcosa da mangiare.
Lui la guardò, la sua maglia indossata da lei sembrava molto più grande ma le cadeva perfettamente sulle forme, mettendo in risalto il seno nudo sotto di essa.
Brook si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, toccandosi la treccia in cui aveva legato i capelli ancora bagnati.
Niall notò che continuava a toccarsi il braccio.
"Che hai?"
"Oh..niente" lui le prese il polso bloccandola e le sollevò la manica. Quando notò il livido la sua espressione cambiò drasticamente.
"Che succede?"
"Vado a prenderti qualcosa per il braccio"
"Niall, mi spieghi perché ti comporti così?" Lui si morse le labbra "cosa è successo ieri sera?"
"Avevi bevuto"
"Questo lo so" si strattonò dalla sua presa, incrociando le braccia
"Molto"
"Niall" lui chiuse gli occhi per pochi secondi e poi le raccontò ciò che aveva fatto.
Lei non aveva più il coraggio di guardalo in faccia.
"Sono stato io, a provocarti quel livido"
"Cosa?" Lui guardò di lato, passandosi una mano sul viso.
"Io..non so cosa mi sia preso"
"Non è vero" Brook cercò il suo sguardo "perché non mi dici la verità? Di cosa hai paura?"
"Io non ho paura"
"Sì invece" si avvicinò a lui "puoi far finta di avere cuore di pietra, Niall, ma anche tu sei un essere umano, anche tu provi delle emozioni. E i tuoi occhi comunicano più di tutte le parole arrabbiate che sputi" i loro occhi si sfidarono per alcuni secondi, poi lui si arrese.
"Ho paura di perderti, Brook. Ho paura che.." si portò le mani fra i capelli "ho paura che se io ti dicessi ogni cosa tu andresti via da me" iniziò a tremare, e Brook in quel momento ricordò ciò che, in quel breve lasso di tempo, era accaduto la notte precedente.
"Se ora non mi dirai ogni cosa, scomparirò per sempre dalla tua vita" disse fermamente, stanca di vederlo soffrire così, senza essere in grado di capirne il motivo.

N.A.
Salve! Sul fatto che Niall non si sarebbe approfittato di lei ci avete preso, ma cosa ne pensate di quello che è successo dopo?
Ormai ho preso l'abitudine di lasciare i capitoli in sospeso😂❤

Intanto spero che questo vi piaccia,
Maria💞

RISPOSTE BONUS:
Monik1997 1) infatti è un po' complicata hahah, non saprei davvero cosa rispondere
2) Sud Italia e no, non ho mai conosciuto una persona albina🤔
3) Diciamo che alcuni lo sono in parte, però sono per lo più inventati🤗

Inverno (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora