XI

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"Ti ho mai fatto qualcosa?" Gli chiese con le braccia conserte e lo sguardo di fronte a sé.
"Come, scusa?"
"Perché con me ti comporti in un modo e con gli altri in un altro?" Lui inclinò la testa.
"Non so di cosa tu stia parlando"
"Lo stai facendo di nuovo"
"Non sto facendo proprio niente, Brook"
"Arielle ti piace?"
"Che?" Lei lo guardò sciogliendo le braccia.
"Arielle"
"Anche se fosse a te che importa?" Brook sentì una strana scarica nella pancia.
"Quindi è un sì"
"No che non lo è" lei annuì.
"Be' sono contenta che qualcuno sia finalmente riuscito a scalfire quel cuore di pietra che ti ritrovi" lui rise, gelido.
"Sei così singolare, Brook. A me non piace la tua amichetta" disse avvicinandosi al suo viso "e smettila di prendertela con me per ogni minima stronzata che accade nella tua vita" lei strinse forte i pugni, poi li rilassò, e le sue spalle si abbassarono come lo sguardo.
La campanella suonò.
"Non pensavo che dicessi sul serio, quando mi rinfacciavi di non essere mio amico" lo guardò "e di non volerlo diventare" poi, mentre vedeva i due bambini, che erano ormai migliori amici, la sua tristezza divenne rabbia. Ed essa scoppiò quando Niall le bloccò il polso "e sai che ti dico, nemmeno io voglio avere a che fare con te!" Gridò spingendolo via. I due bambini,corsero verso di loro
"Niall, che succede?" Chiese Dean tirandogli la maglia
"Sei una bambina gelosa!" Tuonò in risposta, e lei digrignò i denti lanciandogli uno sguardo di fuoco, per poi correre via seguito dal bimbo che a stento capì cos'era successo.

"Brook, mi dici che succede?"
"Ho litigato con Niall"
"Oh..come mai?" Fece un gesto con la mano per indicare che era meglio lasciar perdere "certo che la vostra amicizia è davvero strana"
"Non siamo amici, Arielle. Nessuno dei due vuole esserlo"
"E questo da dove esce?"
"Parlo sul serio"
"Brook"
"Cosa" disse esasperata guardando l'amica che le era di fronte.
"Mi hai parlato di Riccardo come il tuo ragazzo ideale" si morse le labbra "ma non è che sei innamorata di Niall?" Il cuore di Brook si bloccò.
"Cosa?!" Si alzò di scatto dalla sedia, stringendo i pugni "io lo odio!" Strinse i pugni "non fa che umiliarmi" indicò la porta, ma in realtà era come se indicasse lui.

Si stava sfogando una volta per tutte. Gli occhi le si riempirono di lacrime. Si sedette sulla sedia con le mani fra i capelli "Perché piango per lui, Arielle? Mi fa solo stare male. Non fa che rinfacciarmi ogni cosa, mi tratta come se fossi un sacco da boxe su cui scaricare tutta la sua arroganza e non facciamo che litigare. Apriamo la bocca solo per urlarci contro!"
"Tieni a lui, tutto qui"
"Io non voglio tenere a lui!" L'amica sospirò.
"Adesso calmati, Brook"
"Con te non si comporta così" disse a bassa voce.
"Ci conosciamo a malapena, abbiamo parlato per soli venti minuti" lei rimase calma. Erano poche le volte che aveva visto l'amica così arrabbiata.
"Lo detesto"
"Okay, ora respira"
"Vorrei non averlo mai incontrato" Arielle sospirò, e guardò l'ora.
"Adesso devo andare, ho l'appuntamento allo studio fotografico. Posso parlare io con lui"
"No" alzò velocemente lo sguardo "non voglio che parli di me" lei si morse le labbra.
"Mi prometti che ci ripenserai?"
"Riguardo cosa?"
"Riguardo al parlarci tu, per chiarire?"
"Chiarire per litigare un'altra volta?"
"Magari è un passo avanti"
"È successo già troppe volte, Arielle"
"Vuoi che annulli tutto?" Le chiese dolcemente.
"No. No è importante per te. Almeno fa qualcosa di buono" l'amica le sorrise e le baciò la fronte.
"Vedrai che chiarirete ancora una volta" Brook scosse la testa "ci vediamo dopo. Esci con Riccardo più tardi?" Lei annuì "allora buon divertimento" sorrise.
"Elle" si girò "ti voglio bene"
"Anch'io" sorrise un'ultima volta ed uscì dalla stanza.

"Signorina Young, l'aspetta qualcuno in sala d'attesa"
"Sì, grazie" Arielle era appena arrivata allo studio fotografico di Londra, e non appena vide il ragazzo lì seduto non poteva credere che era davvero venuto.

Era in fibrillazione.

"Niall" si girò e si alzò, andandole incontro
"Iniziamo?" Lei annuì ed insieme andarono nello studio, in cui c'erano già alcune persone.
"Questo è il nostro spazio" indicò un telo bianco innalzato e due sgabelli, uno più basso rispetto all'altro "oggi abbiamo il materiale giusto per iniziare"
"Hai detto che io devo solo stare fermo, quindi dimmi cosa devo fare" fece spallucce. Lei annuì.
"Inizio col fare una foto al tuo viso, magari di profilo"
"Okay"
"Socchiudi le labbra e guarda di fronte" prima di farlo la guardò, e lei abbassò lo sguardo sulla sua fotocamera.
Il primo scatto venne un po' mosso. Arielle non riusciva a smettere di tremare "aspetta, posso?" Chiese avvicinando le dita ai suoi capelli. Lui annuì, e lei gli arruffò delicatamente e non troppo, chiedendogli poi di ritornare nella stessa posizione.

Inverno (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora