XXXIII

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Durante il tragitto in pullman Niall rimase in silenzio, giocherellando distrattamente con le sue dita.
Arielle guardò l'amica che le fece cenno di non preoccuparsi.
Niall si sentiva stordito, come se aver buttato fuori tutto ciò che per anni aveva tenuto dentro gli avesse tolto le energie.

Arrivarono in centro e si diressero verso i loro amici.
"Niall" lo chiamò piano, lui si girò per guardarla.
"Come stai?" Lui sorrise, sembrava stanco.
"Bene" disse semplicemente. Lei ricambiò ma lo guardò preoccupata, lasciandogli un bacio sulla guancia. Niall si era abbassato leggermente per permetterglielo, e le aveva sorriso ancora.
"Ciao ragazzi!" Margot corse ad abbracciarli, loro ricambiarono colti di sorpresa.
"Come mai questo entusiasmo?" Ridacchiò Brook, che in realtà le era grata per riuscire a tirare Niall su di morale.
"Hey, sono solo felice di vedervi!" Si avvicinarono a loro anche Johnatan e Riccardo. Brook aveva notato lo sguardo di quest'ultimo strano, ma decise di non farci caso.
Niall intanto aveva ascoltato Brook invitando ad uscire anche Anika, che arrivò dopo poco.
"Anika" sorrise nel vederla, gli altri si girarono verso di lei.
"Ciao ragazzi" sorrise, ma prima di tutti guardò Brook che aveva stretto le labbra ricambiando.
Non era, non riusciva più ad essere gelosa di lei; al contrario iniziò a provare un profondo rispetto nei suoi confronti.
Gli altri la salutarono affettuosamente e si sentì subito accolta.
Solo Johnatan, nel sentire il suo nome, ricordò di quando Niall lo disse per la prima volta, e stentò a credere che lei fosse proprio lì di fronte a lui.
"Anika, volevo..scusarmi per la scorsa volta" le disse Brook mentre gli altri parlavano di altro fra loro "non devo averti fatto una bella impressione"
"Al contrario, Brook. Abbiamo sbagliato noi a tirarti fuori"
"Oh..ecco io.."
"Sono felice che Niall abbia trovato una persona come te" sorrise "sei tutto ciò di cui ha bisogno" disse piano.

In quel momento Niall si girò sentendosi osservato ed aggrottó le sopracciglia inclinando la testa. Anika ridacchiò facendogli cenno che non era niente, Brook invece si sentì sempre più in dovere verso di lui. E quel suo ruolo nella vita di Niall non le pesava affatto.
Era anzi come il suo riscatto per tutta la felicità che lui, involontariamente, le provocava.

Le due ragazze si avvicinarono al gruppo di amici e Brook appoggiò la testa sul braccio di Niall.
"Si può sapere che vi prende oggi?"
"Nulla, voglio starti vicino" posò il mento sul suo braccio e lui le sorrise, lasciandole un bacio sulla testa.
La serata passò tranquillamente, si fece anche abbastanza tardi.
"Brook..ti andrebbe di parlare un attimo?" Le chiese Riccardo avvicinandosi a lei, sperando di essere sentito dal minor numero di persone presenti.
"Sì, va bene" Brook guardò Niall che intanto li iniziò a seguire con lo sguardo.
Non si fidava di Riccardo, soprattutto dopo quella sera.

"Non c'è niente da fare, mi detesta" sospirò inserendo le mani nelle tasche e sollevando le spalle.
"Ma il sentimento è reciproco e tu non devi parlarmi di lui, vero?" Tagliò corto Brook.
"No, infatti" sospirò "alla fine Margot ha riaccompagnato me ed Arielle a casa..mi hanno raccontato ciò che avevamo fatto"
"Oh..già. Niall me ne ha parlato in grandi linee.."
"Quindi..quindi sai che..ecco.."
"Sapere cosa?" Aggrottò le sopracciglia. Lui sospirò.
"Arielle mi ha detto che ci hanno visto mentre..ci baciavamo" Brook a quella notizia iniziò a ridere nervosamente.
"Cosa?"
"Ha detto che..ci hanno visti entrare in bagno e..e uscirci dopo un po' "  Brook iniziò a sentire il panico aumentare nella sua testa "e io..devo ridarti questa" Riccardo tirò fuori dalla tasca interna del giubbotto la sua mutandina.
Brook spalancò gli occhi e gliela strappò dalle mani, guardandosi intorno.
"Perché hai le mie mutande?" Sibilò a denti stretti.
"Non ricordo nulla. Le ho trovate nella tasca dei miei jeans" lei si morse le labbra a disagio, nascondendo il capo intimo.
"Dimmi che non è vero"
"Brook, io non lo so. Ero ubriaco almeno quanto te" lei si portò le mani nei capelli sospirando.
Quella mattina a casa di Niall non si era resa nemmeno conto di essere nuda sotto il vestito per quanto fosse stordita.
Le veniva da piangere per il nervosismo.
"Perché devo rovinare sempre tutto?" sussurrò stringendosi i capelli fra le dita
"Non è colpa tua..-"
"A no?! E allora di chi è?!"
"C'è qualche problema?" Chiese Niall stringendo la mascella una volta che li raggiunse. Aveva notato che stessero litigando.
"N-No..niente. Nessun problema" disse velocemente Brook. Questo lo fece insospettire ancora di più.
"Se hai qualcosa da dirmi, preferirei che lo esternassi" disse dopo averla fissata negli occhi per alcuni secondi, cercando di carpire qualche informazione.
"Non è niente, davvero" intervenì il ragazzo. Niall girò lo sguardo verso di lui inclinando la testa.
"Ce ne stiamo andando, si è fatto tardi" disse Niall senza staccare gli occhi da quelli color mogano del ragazzo di fronte a lui.
"Arrivo" disse Brook toccandosi ancora una volta la testa. Poi guardò Riccardo che scosse piano la testa.
"Mi dispiace" mimò con le labbra, poi i due non parlarono più.

Brook aveva una mano sotto la testa e fissava il soffitto, aspettando che Arielle uscisse dal bagno.
"Anika è davvero simpatica, come si sono conosciuti lei e Niall?" Chiese uscendo come se nulla fosse dal bagno, con lo spazzolino ancora in bocca.
Brook non le rispose, ma si limitò a mettersi a sedere.
"Perché non me lo hai detto, Arielle?" Chiese guardandosi le dita delle mani. Arielle levò lo spazzolino andandosi a sedere accanto a lei "perché avete permesso che succedesse?" L'amica sospirò, strofinandosi la tempia.
"Brook, non è così semplice"
"Cosa, non è così semplice?"
"All'inizio non credevamo che la situazione ti..vi" si corresse "sarebbe sfuggita di mano. Eri molto arrabbiata e triste, abbiamo pensato che..magari un bicchierino ti avrebbe fatto bene. In fondo non avevi mai ecceduto"
"Oh, e così mi avete lasciato bere fino a quando non sono saltata addosso a Riccardo!"
"Mi dispiace, Brook, ma nessuno di noi tre se n'è reso conto all'inizio. Noi..vi abbiamo solo visti uscire dal bagno che vi tenevate per mano"
"Aveva le mie mutande, Arielle!" Sbottò Brook in preda al panico "perché non riesco a ricordare?" Si toccò le tempie con i polsi.
"Stai tranquilla. Vedrai che non sarà successo niente. E poi la memoria potrà tornarti in qualche modo e ne avrai la conferma"
"Non puoi dirlo, Arielle! Io non voglio che sia successo. Non con lui, non così"
"Sta tranquilla Brook. Troveremo un modo, okay?"
"Perché non me lo avete detto?" chiese ancora una volta, ormai Brook aveva lasciato che delle lacrime liberatorie le rigassero le guance.
"Perché abbiamo visto che con Niall era tornato tutto a posto, che eravate felici"
"L'ho deluso, ed è l'ultima cosa che si merita"
"Non è colpa tua, Brook, né di Riccardo. E sai che è così" lei scosse la testa portandosi le mani sul viso.
"Facciamo così" propose Arielle "tu adesso riposi, domani capiremo come fare a mente lucida, va bene?"
"Come glielo dico, adesso?"
"Vedrai che capirà. Non è stupido, Brook. Ed era lui in torto, per averti trattato come uno straccio ancora una volta" detto questo le accarezzò affettuosamente la schiena e si alzò per tornare un'ultima volta in bagno prima di mettersi a letto.

Brook sentiva i sensi di colpa mangiarla viva.

N.A.
Salve! So che vi ho rotto le scatole con questi colpi di scena improvvisi, ma ormai mi conoscete e sapete che sono fatta così😂😌
(Almeno è Riccardo e non qualche sconosciuto di turno, no?🤗)

Credete che Brook avrà il coraggio di dirlo a Niall?

Detto questo vi saluto, a presto
Maria💞

Inverno (SOSPESA)Where stories live. Discover now