XII

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Le due ragazze erano sedute sul letto l'una di fronte all'altra, Arielle aveva abbracciato un cuscino poggiando il mento su di esso.

Aveva appena finito di raccontare all'amica il pomeriggio trascorso allo studio fotografico.

"Mi ha anche chiesto da quanto ci conosciamo"
"Davvero?" Annuì. Brook continuava a volerle scrutare gli occhi, per carpire qualche informazione che le stava chiaramente nascondendo "mi fa piacere che ti abbia trattato bene, altrimenti" si passò il pollice sulla gola ed entrambe risero.
"Voi invece cosa avete fatto?"
"Riccardo mi è passato a prendere ed abbiamo preso un caffè. Pomeriggio tranquillo"
"Capito" si morse le labbra dondolandosi, abbassando lo sguardo.
"Arielle" la guardò "non mi hai detto tutto"
"Sì, invece" Brook inclinò la testa
"Cosa?"
"Ti ha detto qualcosa, fatto qualcosa o..-"
"No. Lui non ha fatto niente"
"E allora cos'hai, Elle?" Sospirò.
"È che..quando ero vicino a lui.." si morse le labbra "io non riuscivo a smettere di tremare, ero nervosa, pensavo di sbagliare tutto. Lui invece era così tranquillo, e non abbassava mai lo sguardo"
"Niall non abbassa mai lo sguardo" pensò Brook ad alta voce.

Era quello che aveva notato come prima cosa in lui: non aveva problemi a guardare dritto negli occhi del proprio interlocutore, a scavarci dentro.
Era una sensazione strana, che Brook provava costantemente, e che ormai aveva imparato ad ignorare.

"Vuoi vedere gli scatti?" Lei annuì ed andó a sedersi pesantemente accanto ad Arielle, che già armeggiava con la fotocamera.
"Queste sono le prime, mi sono venute tutte mosse.." disse sovrappensiero "ecco" la spostò più verso l'altra, che ne rimase incantata "che ne pensi?"

Niall sembrava una creatura delle favole, e se il suo colorito non fosse stato roseo grazie all'esposizione alle luci, si sarebbe completamente confuso con lo sfondo.
"Sembra fatto di ceramica" disse piano.
"Già. Avevo paura di fargli male, per quanto la pelle fosse delicata"
"Lo hai accarezzato?" Ridacchiò, l'altra arrossì leggermente.
"No, ma ho dovuto sistemare la sua posa, sai.."
"Oh" la guardò sottecchi.
"Comunque il mio capo sarà felicissimo, grazie Brook" la abbracciò, lei sorrise ricambiando
"Quante altre volte dovrete farlo?"
"Massimo due" l'amica annuì, poi si stese sul letto sospirando e chiudendo gli occhi.

"Non vedo l'ora che finisca, quest'anno è insostenibile" disse Johnatan sbattendo il vassoio sul tavolo.
"Cos'è successo?" Chiese Margot accarezzandogli delicatamente la nuca, mentre Brook ridacchiava sotto i baffi.
"Quella di fisica, la Smith. Oggi ha fatto un compito a sorpresa"
"Presumo non ti sia andato molto bene" disse Brook, giocherellando con una foglia d'insalata poco invitante nel piatto.
"Certo che no! Come pretende che la classe vada bene se non ci da il tempo di studiare?" Sbuffò "se solo avessi potuto mandare un messaggio a Niall"
"A Niall?"
"Lui è un genio nelle materie scientifiche. Io non ci capisco niente" Brook non avrebbe mai pensato a questo lato del ragazzo.
"Dai pensa positivo, infondo manca davvero poco" annuì, poi cambiarono argomento.

Si sorprese di vederlo già lì, o meglio, si chiese come facesse ad arrivare sempre prima.
"Come fai ad essere qui sempre prima di me?" Lui la guardó e ridacchiò.
"Forse perché la mia scuola è più vicina?"
"Scusami tanto, genio" disse per poi sedersi sul muretto accanto a lui. Passarono alcuni minuti di silenzio
"Arielle mi ha fatto vedere gli scatti. Sono venuti bene"
"Davvero?" Lei annuì "non li ho ancora visti. Ha detto che me li mostrerá un giorno di questi al bar" Brook lo guardò con espressione interrogativa.
"Cos'è una sorta di appuntamento?"
"Anche se fosse a te cambierebbe qualcosa?"
"No..no ma.." lui si morse il labbro inferiore divertito.
"Tranquilla, non è affatto un appuntamento"
"Sono tranquillissima" disse irritata, poi lo guardò "hey, comunque grazie. Le hai fatto un favore enorme, ieri era felicissima" sorrise, lui ricambiò lo sguardo.
"Beh me lo avevi chiesto, no?" Disse piano, ed ancora una volta quegli occhi si piantarono nei suoi. Lei abbassò lo sguardo e lui lo distolse, guardando di fronte a sé.

Nel sistemarsi meglio sul muretto la mano di Niall era finita pericolosamente vicino a quella di Brook, che subito notò la vicinanza. Lui se ne rese conto, e lei ritrasse subito la sua, massaggiandosi il palmo con l'altra.
Il ragazzo la guardò inclinando la testa ed assottigliando gli occhi per una frazione di secondi.
"Come va con Riccardo?"
"Tutto bene" lo guardò con la coda degli occhi.
"Brook" la campanella, per sua fortuna, suonò. Lei si morse le labbra e si allontanò velocemente da lui.
"Niall!"
"Ma chi si vede" ridacchiò porgendo la mano al fratellino che corse verso di lui e l'afferrò. Dopo poco arrivò anche Ryan.
"A domani" disse Niall, guardandola. Lei fece un gesto della mano e sorrise, incamminandosi dalla parte opposta.

Fece qualche passo e poi si girò verso di lui ancora una volta. Niall si morse il labbro e scosse la testa, rivolgendo l'attenzione a suo fratello, scompigliandoli dolcemente i capelli scuri.

'Stupida, stupida, stupida' si ripeté in mente, poi sospirò decisa e scacciò via ogni pensiero.
"Com'è andata a scuola?"

N.A.
Salve! Vi avverto: godetevi questo capitolo 'tranquillo', perché nel prossimo inizieranno i veri problemi e inizierò a scavare (almeno un po') nel passato di Niall😌
Intanto spero che vi piaccia,
Maria💞

Inverno (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora