II

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(Niall)

Il giorno dopo Brook scese prima del solito in cucina, e vide i genitori già svegli.

"Se hai problemi posso andare a prendere io Ryan, oggi" sua madre si girò guardandola sorpresa.
"In realtà mi faresti un grande favore" lei fece spallucce sedendosi e addentó un biscotto.
Sua madre lanciò uno sguardo al padre, che aveva l'ombra di una risatina sulle labbra.

Così alla stessa ora lei era lì, guardandosi intorno e chiaramente aspettando il ragazzo del giorno precendente. Lei credette però, dopo tutto il tempo che ormai era passato, che quel giorno non sarebbe venuto.

E invece dopo poco lo vide arrivare, con le mani in tasca. Si sedette allo stesso posto, e si passò una mano fra i boccoli disordinati e argentei. Lei si morse le labbra in difficoltà, e guardò dalla parte opposta. Lui al contrario non la guardò, e si limitò a giocherellare con le dita affusolate.

Una parte di lei avrebbe voluto parlargli, l'altra non ne aveva il minimo coraggio.
Persa nei pensieri non si era resa conto che la campanella era appena suonata, se non quando, e il suo cuore perse un battito, vide suo fratello che si dirigeva verso di lui ridendo con il bambino che avevano visto il giorno prima.
"Hey" lo salutò lei
"Ci vediamo domani"
"A domani" rispose il bambino sorridendo e salutandolo con la manina.
Lei guardò il ragazzo che già aveva posato gli occhi sul suo viso. Lei gli sorrise stringendo le labbra, ma lui distolse lo sguardo accarezzando i capelli del fratello. Brook scosse la testa e se ne andò.

"Lo sai che lui e suo fratello sono stati adottati?"
"Cosa?" Lui annuì.
"Lui si chiama Dean, suo fratello Niall"
"Niall..?" Disse lei sottovoce.
"Ha detto che lui viene dall'India"
"Oh..e suo fratello?"
"Dalla Francia" lei annotò a mente quelle poche informazioni ricevute "Siamo diventati subito amici"
"Mi fa piacere" sorrise lei.
Tornati a casa suo fratello non feceva che parlare del suo nuovo amico, e lei decise che, d'ora in avanti, sarebbe andata quante volte poteva a prendere suo fratello a scuola.

I giorni passavano e lei non trovava mai l'occasione giusta per parlare con lui.
Finché un giorno non le si parò su un piatto d'argento:
"Mamma, posso andare a casa di Dean oggi pomeriggio?"
"Certo che puoi tesoro" sorrise la madre "dove abitano?"
"Non troppo vicino, credo che dovrei prendere il pullman" la madre ridacchiò.
"Sei troppo piccolo per prendere il pullman da solo"
"Posso accompagnarlo io" disse la ragazza, e la madre, ancora una volta, la guardò sorpresa
"Aggiudicato allora" sorrise.

Erano circa le cinque e mezza quando i due arrivarono a destinazione, Ryan la guidava tenendo il mano il foglietto con su scritto l'indirizzo. Arrivarono di fronte alla porta e Brook suonò al campanello di casa Lewis.

Ad aprire loro la porta fu proprio Niall. I due si guardarono per qualche secondo.
"Ryan!" Urlò un bambino comparendo al fianco del fratello.
"Ciao Dean!" Rispose. Una signora sulla quarantina comparve dietro di loro.
"Oh, voi dovete essere Ryan e Brook"
"Esatto. Piacere signora Lewis"
"Chiamami Lisa tesoro, dai entrate"
"Ecco io..lascio Ryan e vado, grazie lo stesso"
"Ma no, entra ti offro qualcosa. Tea?" Lei guardò velocemente il ragazzo che era ancora lì in piedi, e la donna. I due bambini erano già schizzati dentro.
"Va bene, grazie mille" entrò e chiuse la porta alle spalle. La casa era grande ed accogliente.
"E tu dove vai a scuola?"
"Erm, Yellowstone High school"
"Oh, Niall invece alla London High school" guardò suo figlio "vi conoscete, voi due?" La ragazza stava per rispondere ma lui fu più veloce.
"Ci siamo incontrati qualche volta" c'era qualcosa nel suo sguardo che le disse che non sarebbe stato facile essergli amica o anche solo simpatica. Il tono era quasi strafottente.
"Oh, capisco. Beh spero abbiate la possibilità di conoscervi meglio" lui la guardò ed inclinò impercettibilmente la testa, un angolo della sua bocca si piegò all'insù.

"Ti ho spaventata?" Le chiese. Lei si risvegliò come da uno stato di trance in cui era caduta.
"Mh?" Aggrottò le sopracciglia scure
"Quando mi hai visto, per la prima volta. Ti ho spaventata?"
"Oh, no. No, nient'affatto" lui si sistemò meglio sulla sedia. "avrei dovuto esserlo?"
"Di solito la gente si allontana da me" disse tranquillamente alzando le spalle.
"Sei tu che non li lasci avvicinare" sussurrò dolcemente sua madre porgendo ad entrambi una tazza fumante. La sua mascella si contrasse.
"Non lo voglio" disse, e si alzò senza più guardarla né dire una parola.
Lei al contrario lo seguì con lo sguardo finché non scomparve sulle scale.
"Scusalo" disse la donna sedendosi al posto suo "non si è mai accettato fisicamente, e questo lo ha portato ad essere insicuro anche mentalmente. Io e suo padre non riusciamo ad aiutarlo" Brook si morse le labbra a disagio "con noi e suo fratello è tutt'altra persona che con chi non conosce" sospirò.

Poi scosse la testa scacciando via il velo di tristezza che le era comparsa sugli occhi.

"Sai Dean parla sempre di Ryan"
"Sì, anche lui" ridacchiò. Parlarono ancora del più e del meno, poi la ragazza capì che si era fatto tardi e che, se non volevano perdere il pullman, sarebbero dovuti andar via
"Ci vediamo presto, allora"
"Grazie di tutto signora" la donna alzò le sopracciglia "Lisa" ridacchiò la ragazza.
"È stato un piacere" sorrise un'ultima volta e chiuse la porta.

La ragazza rimase per qualche secondo bloccata, era delusa di non essere riuscita a vedere un'ultima volta il ragazzo.

N.A.
Eeed, eccovi il secondo capitolo :3.
Ci tenevo a precisare che questa storia l'ho scritta con tante aspettative, per questo ringrazio tutti/e quelle che la leggono perché davvero presi dalla trama(anche se capisco bene che è ancora all'inizio per dirlo)
Spero vi piaccia,
Maria💞

Detto questo, qual è la vostra serie preferita? La mia è Sherlock🐣

Inverno (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora