XLVI

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(Virgilie Roger )

"Mi scusi, si è fatto tardi e poi non voglio disturbarla" disse Brook, ma prima che potesse alzarsi completamente dalla sedia la donna le bloccó il polso guardandola negli occhi
"Ma no tesoro. Non disturbi affatto, sono rimaste pochissime persone in ospedale a quest'ora" la ragazza si guardò intorno e si sedette nuovamente. Aveva un disperato bisogno di dormire "le analisi..sono per te?"
"No ecco..sono venuta a trovare..un amico, in realtà"
"Un amico?" Chiese incrociando le dita sulle ginocchia. Brook le guardò le mani, poi rialzó lo sguardo stanco sul suo viso.
"Già lui..sta molto male"
"È per questo che sembri triste" constató. La ragazza annuì accarezzandosi la nuca con la mano "tieni a lui?" a quel punto inizió a sentirsi a disagio, e capì che era meglio andar via.
Avrebbe potuto salutare Niall il giorno successivo
"Devo andare, è stato un piacere conoscerla" le sembró vedere negli occhi scuri della donna una luce strana, ma decise di ignorarla
"Il piacere è stato mio, Brook" la ragazza si mordicchió le labbra e strinse la cartella al petto, camminando lungo il corridoio deserto dell'ospedale. Con la coda dell'occhio cercó di guardare verso la signora, percepì dei brividi lungo la schiena.
Ripensandoci non le aveva fatto una bella impressione e si pentì di averle detto il suo nome.

Agnès si alzó dalla sedia e si guardó intorno prima di posare la mano sulla maniglia della porta. Sospiró, preparandosi a rivedere il viso della persona che aveva così tanto bramato di riavere come un animale brama la sua preda; credendola debole.
Proprio quando stava per aprirla venne preceduta dall'infermiera che era andata a sistemare ogni cosa per la notte ed ancora una volta dovette indossare la sua maschera di cordialità, mentre dentro di sè avrebbe voluto eliminare il problema con le sue stesse mani senza preoccuparsi di ricorrere alla violenza.

Il giorno dopo quando Brook arrivó in ospedale si guardò istintivamente intorno e si sentì sollevata nel non rivedere la signora della sera precedente.
Bussó delicatamente alla porta e quando entró vide un'infermiera eliminare l'acqua superflua di cui era imbevuta una spugna.
Anche Lisa era lì e la salutò con un sorriso
"Lo stiamo rinfrescando un po', è quasi passato un mese ormai.." abbassó lo sguardo "ti va di darmi una mano?" Brook annuì andando vicino al letto dov'era steso Niall e l'infermiera le affidó la spugna umida mentre lei sollevava la schiena di Niall, sciogliendo delicatamente i nodi del camice celeste.
Lo spoglió fino al basso ventre e poi uscì dalla stanza salutando le altre due con un sorriso.
Brook sentì una morsa allo stomaco nel vedere il suo addome nudo ed essa divenne ancora più stretta non appena posó la spugna sulla sua pelle, lavandolo delicatamente.
L'ultima volta che lo aveva accarezzato, stavano facendo l'amore.
Le sue dita gli scostarono i boccoli dal viso ormai guarito e candido come prima e la donna lì presente notò tutte quelle piccole attenzioni
"Sai quando..quando vi ho sentito parlare per la prima volta, mi dissi che quella sarebbe stata la volta buona che Niall si sarebbe chiuso in se stesso perché troppo testardo" Brook sorrise, scuotendo la testa "e invece.." fece spallucce "e invece è accaduto il contrario, Brook. Niall è diventato un'altra persona anzi..ora che so" disse, alzando lo sguardo sulla ragazza "credo che lui sia semplicemente tornato se stesso" Brook gli bagnó il petto, le clavicole mentre continuava ad ascoltarla.
"Quante volte ho desiderato di non averlo mai incontrato.." Brook quasi ridacchió al pensiero, portandosi le mani sul viso "ma ciò che provo, io.." lo guardó "a volte mi sono chiesta se mi abbia avvelenata, stregata in qualche modo" la donna sorrise e le accarezzó la guancia.
"Non ho mai visto due persone legate così tanto. E tu, Brook, eri davvero l'ingranaggio mancante" la ragazza le sorrise e quando stava per rispondere, sentirono bussare alla porta.
La figura di Tancrède si paró loro davanti, e Brook gli andó velocemente incontro. L'uomo, dopo aver visto in che condizioni Niall si trovasse, non riuscì a far altro che abbracciare Brook; che chiuse gli occhi
"Grazie, Brook, per avermelo detto" la ragazza strinse le labbra e poi si fece da parte, tornando ad inumidire i polsi di Niall
"Lei dev'essere il signor Lemaire"
"Esatto, non ci saremmo mai dovuti incontrare per questo motivo"
"Già..Brook..Brook ci ha detto ogni cosa"
"Allora non ci sarà bisogno di sprecare parole" la donna abbassó lo sguardo e dopo poco arrivo suo marito, Mark, presentandosi al nuovo arrivato.

Inverno (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora