XXXIX

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Il bagno in cui erano era grande e ben illuminato data la prevalenza di bianco nell'arredamento.
Brook fece un passo in avanti e si trovò subito di fronte allo specchio rettangolare che rifletteva la sua figura interamente.
Incitò il ragazzo a mettersi accanto a lei.
Niall si morse le labbra a sangue. Brook gli porse la sua mano ancora una volta e lui la afferrò, camminando come se stesse per cadere in un burrone.
Arrivò di fronte allo specchio ed i suoi occhi incontrarono finalmente il suo riflesso.
I suoi occhi si appannarono, ed una lacrima solcò silenziosamente la sua guancia destra.
"Niall.." gli accarezzò il braccio preoccupata, lui iniziò a tremare leggermente "non devi aver paura di ciò che vedi" si avvicinò alla superficie riflettente.
Lui abbassò la testa stringendo gli occhi "lo specchiarti ti ricorda qualcosa? Qualcosa in particolare?" Gli chiese cercando il suo sguardo, senza trovarlo.
"Mi ricorda che sono un mostro" sibilò. A quelle parole Brook strinse forte i pugni
"Devi smetterla di comportarti così!" Alzò la voce. Niall non se lo sarebbe mai aspettato "devi essere più forte di loro, Niall!" Stavolta era Brook che iniziò a sfogare la sua frustrazione permettendo a lei stessa di piangere. Tirò su col naso senza staccare gli occhi dai suoi "non ce la faccio più a vederti in questo stato" singhiozzò senza volerlo "sei sempre e solo stato bravo a nascondere ciò che provi davvero! Quando ti sei innamorato di me hai fatto di tutto" gli posò un indice sul petto "per farmi capire il contrario. Ti sei tenuto dentro la notizia della tua nascita, ti sei tenuto dentro uno stupro, Niall!" Urlò. Lui strinse la mascella "ho fatto di tutto per aiutarti. So bene che non era tua intenzione scaricare un peso del genere su di me, non l'ho mai pensato, ma io sono fatta così; purtroppo o per fortuna" raccolse i suoi vestiti indossandoli frettolosamente "mi dispiace, Niall, ma evidentemente avrò fallito. E mi sento una merda" disse, sbattendo la porta alle sue spalle lasciandolo lì da solo.

Niall rimase per qualche secondo immobile di fronte allo specchio, guardandosi il profilo con la coda degli occhi.
Le parole di Brook gli tornarono in mente come un tornado ed in quel momento sentì qualcosa montargli nello stomaco, nel petto.
Strinse i pugni prendendo due profondi respiri e si girò, avvicinandosi allo specchio quasi sfiorandolo con il naso.
Si fissò.
Sfidò i suoi stessi occhi per dei secondi che gli sembrarono interminabili.
Si guardò interamente, da capo a piedi, e si sentì strano, diverso.
Come se in quel preciso istante lui fosse diventato più leggero, ma avesse ottenuto un peso nel mondo.
Come se fosse tornato Niall, e non il Niall bambino che non aveva nemmeno la forza di parlare, ma il Niall adulto, capace di reagire.
Per la prima volta in cinque anni lui si rese conto di essere cambiato.

Fece lentamente dei passi indietro, inclinò la testa, e poi con calma si rivestì.
Aprì la porta del bagno dirigendosi verso la camera di Brook, da dove provenivano dei singhiozzi.
Niall chiuse gli occhi per alcuni secondi per poi entrare ed andarle incontro.
Brook era rannicchiata sul letto, con la testa fra le mani. Lui si avvicinò piano e si inginocchiò di fronte a lei, prendendole delicatamente i polsi.
Brook si morse le labbra cercando inutilmente di nascondersi il viso distrutto.
"Grazie" disse piano Niall,  la sua voce le entrò nelle membra, percorrendole fino ad arrivare dritta al cuore "sai ho capito che.." scosse la testa "che ti dico troppo raramente che ti amo, Brook" lei sorrise nonostante il suo corpo fosse ancora smosso dal pianto, e come una bambina allungò le braccia verso di lui, che si alzò stringendola forte a sé.
Brook nascose il viso nell'incavo del suo collo, aggrappandosi completamente a lui. Niall l'aveva sollevata da terra, posandole una mano fra i capelli, un braccio intorno al bacino magro.
'Sei così piccola' pensò, stringendola ancor di più; sorridere dolcemente gli venne spontaneo

Dopo aver finito di prepararsi Riccardo scese le scale per uscire di casa.
Con la coda dell'occhio vide Jo in cucina e decise di andare a parlarle.
Bussò allo stipite della porta richiamando la sua attenzione, la ragazza sobbalzò e poi abbassò velocemente lo sguardo.
"Hey" si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Hey" sorrise lui, avvicinandosi "come stai?"
"Ascolta per quello che è successo, io-"
"Non devi scusarti"
"Comunque non avrei dovuto"
"Ma io non ti ho respinto, giusto?" Lei lo guardò, sentiva il cuore batterle all'impazzata. Percepiva chiaramente la tensione che precedeva un bacio, stavolta non inaspettato.
Riccardo si sporse verso di lei, le sue labbra erano piegate in un sorriso.
Jo si staccò da lui mordicchiandosi le labbra.
"Se i miei ci scoprono siamo fottuti" entrambi ridacchiarono, per poi scambiarsi dei piccoli baci fugaci.
"Ci ho pensato molto in questi giorni" disse lui, alzando gli occhi su i suoi, facendola impazzire.
Jo era innamorata folle di lui, lo era sempre stata sin dall'inizio "e ho capito che..devo lasciarmi andare, ricordare quello che è stato in passato ma andare avanti" lui abbassò lo sguardo "quando Brook mi ha detto..di non essere mai stata innamorata di me credevo che sarei tornato in Italia con solo il ricordo della delusione" Jo gli accarezzò il viso ruvido per la barba "semplicemente non voglio che sia così" fece spallucce, e posò la sua mano su quella di lei "perché non vieni anche tu?"
"Adesso?" Lui annuì "non credo sia il caso"
"Ho parlato loro molto di te, in fondo..fai parte della famiglia che mi sta ospitando" Jo ridacchiò e pensò a cosa fare.
"Va bene, ma sai che sono di poche parole"
"Solo finché non ti sciogli" le fece l'occhiolino e lei arrossì, tirandogli un buffetto giocoso sul braccio.

"E così il mio bambino si è innamorato" Constatò la donna girando lo sguardo.
"A quanto pare" rispose suo marito avvicinandosi a lei.
"Chi è?"
"Non lo sappiamo" la donna annuì.
"Trovatela"
"Non è stupido..cammina sempre solo"
"So bene che non è affatto stupido" disse sovrappensiero "ma voglio conoscere questa ragazza. E voi sarete così bravi da trovarla e portarla da me per fare due chiacchiere, non è vero Gäel?"
"Sì signora" l'uomo abbassò la testa quasi a mo d'inchino, uscendo dalla stanza.
"Chissà come la farà sentire.." si chiese la donna a bassa voce "così delicato, così bello.." congiunse le mani e chiuse gli occhi sorridendo.
Li riaprì pensando a quella ragazza, che aveva rubato il cuore al suo bambino, ed il sorriso sparì.

N.A.
Salve! Sappiate che sono la prima a non sopportare il troppo miele in una storia d'amore, ma ho il vizio di affezionarmi ai personaggi e ho voluto che almeno per volta fossero felici😂😂

Vi aspettavate che Brook reagisse così?(imprevedibile come me🤓)
Detto questo vi saluto, a presto
Maria💞

Ps. Ho iniziato a soffermarmi un po' di più su Riccardo perché vorrei approfondire le personalità anche degli altri personaggi, vi piacerebbe una foto di come immagino Jo? Fatemelo sapere hehe

Inverno (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora