capitolo 38, GRAN FINALE

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Jorge's pov

Non appena arrivo in ospedale sono una fontana. È accaduto tutto così velocemente, non ci posso credere. Cazzo quel bambino io, sarò un fottuto padre. Ruggero ha avvisato la mamma di Tini e persino mio padre. Non riesco a realizzare. Il primo pensiero che ho è quello di chiamare Diego nonostante sia al college. Lui è importantissimo per Tini, ma sopratutto è come un fratello per me. Anche se è il suo college dove vive è a due ore da qui e quindi non ha potuto assistere alla gravidanza di Tini è giusto avvisarlo di ciò che sta succedendo.

"Dié. Devi venire subito, Tini sta partorendo." Singhiozzo al telefono, in tutti questi mesi che è stato lontano da me mi sono reso conti di quanto abbia bisogno della sua presenza.
"C-cosa? Ma non era all'ottavo mese? Comunque vengo subito." Esclama e giurerei che è molto commosso.
"No cazzo. Ha fatto degli aggiornamenti e...diventerai zio, Diego." Gli dico, in quanto lo considero alla stregua di un fratello per me.
"COSA?" Esclama capendo subito che il bambino e mio, lo sento piangere e mi riempie il cuore sapere che è felice quasi quanto me del fatto che io stia per diventare padre "Arrivo."

[Due ore dopo]
Siamo tutti in sala d'attesa ansiosi di vedere Tini. Finalmente arriva Diego che prende la rincorsa e si precipita tra le mie braccia. Lo stringo fortissimo e piango come non abbia mai fatto.
"Sarò padre, Diego. Sarò padre." Singhiozzo e mi abbraccia più forte.
"Te lo meriti fratello, davvero." Sussurra sciogliendo l'abbraccio. Gli occhi mi cadono su ragazza minuta al fianco di Diego. Ha un viso conosciuto.

"Ah, che sciocco che sono. Jorge lei è Brenda, la mia ragazza. Ci siamo conosciuti al college." Sorride e sono contentissimo di vederlo così. Ma certo, Brenda! Quella ragazza che avevo conosciuto per caso con cui ero finito per cenare insieme.

"Beh, io e lui ci conosciamo" ride lei per la stranezza del caso e Diego ci guarda storto.
"Ma è possibile che ogni volta finisci per lasciarmi senza ragazza?" Ride ironico e lo seguo ridendo mettendogli un braccio attorno le spalle.
"Che scemo che sei, l'ho conosciuta di vista qui a Madrid tempo fa e sai che sono felicissimo che state insieme." Dico a Diego.
"Lo so, ovviamente scherzavo" Ride e lui e veniamo interrotti da un infermiera che ci dice che finalmente possiamo vedere Tini.

Quando la vedo mi precipito subito fra le sue labbra, e dopo il bacio lei sorride sussurrando "non posso crederci che saremo genitori, Jorge."
"Ti amo ángelito." Piango prendendo in braccio la creatura più bella che abbia mai visto.
"Non abbiamo ancora dato un nome a questo bel maschietto" piange di gioia lei.
"Travis." Esclamo sicuro, ricordandomi del Travis che ci lasciò mesi fa. Sarebbe contento di sapere che ho dato il suo nome a mio figlio.

Chi se lo poteva aspettare che dal quel campeggio le cose fossero cambiate così tanto? Che Ruggero avrebbe smesso di essere così protettivo con sua cugina e sarebbe finito per fidanzarsi con Cande. Chi poteva immaginarsi che sarei diventato il migliore amico del mio rivale tanto a considerarlo un fratello? Ma soprattutto chi si sarebbe immaginata che io e quella ragazza timida e testarda saremmo diventati genitori del piccolo Travis? Sono così fottutamente felice, soprattutto perché sono riuscito a sciogliere quel cuore di ghiaccio. Il cuore di ghiaccio di quel bellissimo angelo dannato.

Fine.

Quel maledetto campeggio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora