capitolo 30

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Jorge's pov.

Mi fissa per qualche secondo. Sembra stare male, malissimo. In viso é fin troppo pallida, e credo che in questi mesi si sia trascurata un po'. I capelli disordinati legati in una crocchia a caso, le occhiaie, il viso senza un filo di trucco. É ingrassata parecchio sui fianchi. Eppure, continuo a vederla come la ragazza più bella al mondo. Abbassa lo sguardo per poi emettere un sospiro come se volesse dire qualcosa, ma sviene. La prendo fra le mie braccia prima che possa cadere sul suolo per poi un "Cazzo, chiama l'ambulanza!" urlare a Diego, che si affretta a prendere il telefono.

"Piccola.." Mormoro tra me e me, spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio per poi piantarle un bacio nella pallida fronte. In men che non si dica, arriva l'ambulanza che la porta all'ospedale. Non nascondo di essere un po' allarmato, malgrado si tratti di un semplice svenimento. Insomma, non era mai svenuta prima d'ora, o almeno, da quando ci conosciamo. E se dovesse esserci qualcosa di grave?

Cercando di farli preoccupare il meno possibile io e Diego decidiamo di chiamare Ruggero e Candelaria, ci sembra giusto avvisarli del tutto. Loro ci raggiungono immediatamente, dandoci un passaggio all'ospedale.

Arrivati lì, sedendoci nella sala d'aspetto i medici come al solito, ci proibiscono di vedere Martina ed entrare in stanza, tuttavia ci riferiscono che sta bene e ci assicurano di non preoccuparci.

"Porca troia." Ruggero sbatte un piede sul pavimento, preso dal nervosismo dovuto al fatto di non poter vedere la cugina.

"Rugg, rilassati. É vero al momento non possiamo vederla, ma i medici hanno detto che sta bene. Si é semplicemente trattato di uno svenimento." Candelaria rassicura il fidanzato, dandogli una pacca sulla spalla.

"Jorge, tutto bene?" Domanda Diego forse notando il mio volto afflitto, non gli rispondo nemmeno, ben altro attira la mia attenzione. Tini esce dalla sala controlli e subito mi viene in contro gettandomi le braccia al collo, cosa che mi coglie al quanto di sorpresa, ma posso fare a meno di ricambiare la stretta. Sento le sue lacrime sulla mia spalla, sarà perché un abbraccio come questi non accadeva da tempo, o magari per qualche altro motivo. Non lo so. So solo che in questo momento anche a me viene da piangere, solo gioia riesco a percepire in questo momento. Mi sento impacciato, a primo impatto non so cosa da dirle, sarà perché momenti come questi non accadevano da tre mesi a questa parte "T-tutto bene?" é tutto ciò che, balbettando, riesco a dirle. Annuisce con un cenno del capo, per poi riabbracciarmi. Nuovamente gocce di pianto riprendono a rigare il suo viso, per quanto non riesca bene a cogliere questa sua reazione sono felice di riaverla di nuovo tra le sue braccia. Si dirige poi verso gli altri, abbracciando il cugino per poi salutare con un cenno della mano, Diego e Candelaria. Mormora a Ruggero qualcosa come il voler tornare a casa, lui annuisce dirigendosi con lei verso l'uscita. Saliamo anche noi in macchina, Rugg mi fa il favore di accompagnarmi a casa di Diego. Per tutto il tragitto in auto Martina non mi rivolge la parola, e nemmeno io riesco a dirle nulla. Quando io e Diego, giunti davanti casa scendiamo dalla macchina, lei si limita a salutarci con un cenno dalla mano.

"Allora, non sei riuscito a dirle nulla se non 'tutto bene'?" Domanda Diego non appena entrati in cucina.

"Prendimi pure per coglione ma non riesco a capire il suo atteggiamento. Non appena uscita dalla sala controlli ha ignorato tutti gli altri venendomi in contro. Mi ha abbracciato così forte che nemmeno io ho capito il motivo. Mi ha fatto sentire benissimo ma non so, secondo me deve esserci stato di più di un semplice svenimento. I medici le avranno detto qualcosa che ci sta nascondendo." Rispondo incerto, sedendomi su una sedia circostante al tavolo.

"Pensi davvero sia successo qualcosa di grave? Anche se devo ammettere che anche a me é sembrata strana, insomma, ha detto subito a Ruggero di voler tornare a casa e non si é nemmeno soffermata a parlare con noi." Osserva Diego, non ha tutti i torti, inoltre lei in macchina non ha voluto nemmeno spicciare una parola.

"All'inizio pensavo che stesse facendo così solo perché ce l'avesse con me. Ma dandomi quell'abbraccio mi ha dimostrato il contrario. E se i medici le avessero dato una brutta notizia e con quell'abbraccio avesse cercato di ricevere il mio conforto? Infondo l'hai vista come piangeva...Non so, non nascondo che sono preoccupato." Gli confesso ma lui scuote la testa.

"Qualcosa di grave? Nah, non essere così negativo Jorge! Magari ha reagito in quel modo solamente perché era stanca, e ti ha abbracciato in quel modo solo perché gli mancavi!" Cerca di consolarmi lui, tuttavia ancora ho qualche dubbio.

Tini's pov.

Non appena aver sbattuto la porta, per starmene in camera a piangere, sento qualcuno bussare.
"Si può?" Domanda Candelaria facendo capolino, annuisco con un cenno del capo per poi tirare su col naso.

"Hai detto a Jorge che andava tutto bene, ma io non me la bevo. É da quando siamo usciti dall'ospedale che piangi, puoi dirmi cosa c'é che non va?" Si siede accanto a me nel letto, accarezzandomi il braccio.

"I-il medico mi ha chiesto se avessi avuto dei sintomi precedenti allo svenimento, ed io ho gli ho spiegato come si sono sentita in questi mesi." Singhiozzo, per poi abbassare lo sguardo.

"E lui cosa ti ha detto, Tini?" Mi chiede lei titubante, sento un'altra lacrima rigare il mio viso, cosa che asciugo velocemente con il palmo della mano.

"Mi ha domandato inoltre in oltre se avessi avuto un ritardo e poi..mi ha consegnato un test di gravidanza." Abbasso lo sguardo, appoggiando entrambe le mani sulla fronte, coprendomi gli occhi.

Candelaria mi guarda ammutolita per qualche secondo, per poi prendere un forte respiro "Tranquilla piccola, so che magari avrai paura nel farlo, ma se vuoi posso aiutarti e-" la rossa non fa in tempo a finire la frase che la interrompo.

"L'ho già fatto." Mormoro con un filo di voce, non badando ormai alle numerose lacrime che pizzicano le mie guance.

"E?" Cande mi guarda con aria interrogativa.

"É positivo" singhiozzo, abbassando nuovamente lo sguardo "Sono incinta di tre mesi, é di Peter.."

Quel maledetto campeggio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora