capitolo 12

1.4K 81 26
                                    







Jorge's pov

Mi ha detto 'ti amo',cazzo. Quelle fottutissime parole sono uscite dalla sua bocca, creando dentro di me una stranissima sensazione. Che l'abbia detto nel sonno poiché era semplicemente stanca? Forse stava sognando. Una cosa è certa, ci sarà stato un equivoco. Una persona dannatamente perfetta come lei non può amare un fottutissimo sbaglio come me.

È ormai giunta la piena sera quando ritorno all'accampamento, Tini sta ancora dormendo tra  le mie braccia, dopo quello che le è successo, sinceramente, preferirei farla riposare. Qui è ormai buio, le tende dei ragazzi sono chiuse, ciò lascia intendere che stiano già dormendo. Quasi dimenticavo che Diego non è qui con loro, ma che è ancora all'ospedale, domani lo dimettono e credo che andrò a prenderlo, dopo però essermi assicurato come sta il mio àngelito,ovviamente. Per evitare  che qualche rumore la svegli, apro silenziosamente la tenda, per poi appoggiarla dolcemente sul suo sacco a pelo, ha ancora i capelli umidi e i vestiti bagnati fradici, e devo ammettere che io non sono da meno. Da un lato vorrei spogliarla, per metterle addosso della roba pulita, ma non voglio peggiorare le cose.

Ricordo ancora quando mi disse di non aver mai baciato nessuno, di conseguenza è ancora vergine,mi chiedo ancora come mai nessuno l'abbia scopata prima d'ora. Diavolo, lei è stupenda, e non intendo solo fisicamente. Mettendo da parte il suo viso meraviglioso e le sue bellissime curve, è perfetta anche caratterialmente. Mi sono sempre sentito un ragazzo insignificante, nella vita non ho fatto altro che reputarmi uno sbaglio, un errore, ma sapere di essere stato il suo primo bacio, mi fa sentire diverso, quasi speciale.. Non scherzo quando dico che è un angelo, e chissà se avrà preso sul serio tutte le frasi che le ho dedicato, o i complimenti che le ho rivolto. È troppo insicura di stessa, e probabilmente per tutto questo tempo non avrà fatto altro che pensare che io la stessi prendendo in giro e che me ne stessi approfittando della sua innocenza. Ma io non  lo farei mai,cazzo.

Quando esco dalla sua tenda per farla dormire in tranquillità, ecco che un Ruggero preoccupato mi viene in contro, a quanto pare non stava dormendo, stava solo aspettando che tornassimo.

"Jorge! Cazzo, finalmente siete tornati,ho avuto tanta paura per voi! Martina sta bene, vero?" Esclama e non posso fare altro che notare quanto sia allarmato il suo tono.

"Si, tua cugina sta bene. Ma potresti anche evitare di fingerti preoccupato per me, sappiamo entrambi che non te ne fotte un cazzo."

"Scherzi, non è vero? Candelaria ed io per poco non chiamavamo la polizia, lei era sparita ed anche tu per andarla a cercare non sei più ritornato, mancavate da più di due ore. Non significa che solo perché abbiamo litigato io non debba preoccuparmi per te." Finge ancora che di me gliene importi qualcosa, per tutti questi giorni non ha fatto altro che trattarmi di merda e adesso improvvisamente si preoccupa per me?

"Cazzate. Non te ne fotte un cazzo di come sto, sia io che Martina eravamo spariti. Avevi paura che noi due potessimo fare qualcosa,no? Dato che io sono 'un pericolo per lei'!" Alzo gli occhi al cielo irritato, scimmiottando la sua voce con quell'ultima frase. Questo lo fa ridacchiare, coglione.

"Volevo solo sapere che cosa era successo, tutto qui." Ruggero si limita a dare un fine a questa conversazione. A quel punto non so  cosa rispondere senza farlo preoccupare troppo. Potrei dirgli che mentre era andata al lago un suo amico per uno stupido scherzo l'ha spinta, ma così continuerei solo a mentirgli, peggiorerei solo le cose, che già sono assai incasinate.

Decido così di dirgli la verità "L'ho cercata dappertutto e alla fine era solamente andata al lago, quello che visitammo per la prima volta qualche giorno fa." Prendo una pausa "L'ho trovata lì con un ragazzo, il 'famoso batterista',quello della festa,insomma."

Quel maledetto campeggio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora