capitolo 32

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Tini's pov
Il cuore minacciò di uscirmi dal petto quando lo vidi, in particolar modo quando mi fece quella domanda. Rimasi di gesso, le gambe che mi tremavano, mi toccava dire la verità?
"Jorge io.." Sentì immediatamente gli occhi inumidirsi, non me la sentivo, avevo tremendamente paura di pronunciare quella fatidica frase.

"Tini mi fai preoccupare. Cos'é che dovrei sapere?" Il suo volto sembra calmo, malgrado abbia notato le lacrime che stanno iniziando a rigare le mie guance.

"Ho paura di parlarne Jorge. Non voglio perderti nuovamente." Rispondo con un filo di voce, le mie labbra non hanno ancora smesso di tremare.

"Martina porca puttana, parla!" Stringe i pugni lui, credo di non averlo mai visto incazzato in questa maniera  "devo sul serio preoccuparmi così tanto?"

"Quando eri in carcere sono stata con Peter..." Balbetto e noto il suo volto irrigidirsi, non spiccica una parola, così a malincuore mi tocca continuare "Io e te c'eravamo lasciati da poco, sentivo solo un bisogno di colmare il vuoto e..." non riesco a frenarmi, scoppiando in un fragoroso pianto, ormai mi tocca dirgli tutto. Prima o poi avrebbe scoperto la verità, ed è meglio che gliela dica io piuttosto che la scopra da qualcun altro.

"L'avete fatto Martina?" Cerca di mantenere un volto calmo, un'espressione dura, ma i suoi occhi sono lucidi e intravedo il tremore delle sue labbra.

"S-sono incinta da tre mesi a questa parte." La mia voce si spezza alla fine, e non ho nemmeno il coraggio di guardarlo negli occhi. Intravedo solo i suoi passi, e la porta sbattere.

Jorge's pov.

É inutile che io provi ad essere forte, c'ho provato. C'ho provato in questi ultimi tre mesi, ma é più forte di me. Certe cose hanno il potere di farmi crollare, e alle parole di Martina non ho fatto altro che sentire il mondo crollarmi addosso. Non può essere vero. Malgrado cerchi di trattenermi le lacrime, é tutto inutile.

L'ha fatto con un altro. Con quel fottuto uomo che solo dio sa quando volevo che stesse lontano da lei. Anche io ho commesso i miei sbagli, ho dato un bacio ad una ragazza in discoteca quando ero con Travis, anche io avevo bisogno di colmare il vuoto in quel periodo complicato. Ma il solo pensiero di vederla scopare con un altro mi rabbrividisce. Sapere che aspetta un bambino poi, porca puttana, mi mette tanta di quella rabbia. Il solo sapere che quel coglione diventerà padre.
Avrà un figlio al posto mio. E si, magari lei sarà pure giovane, ma vorrei tanto esserci io al posto di Peter. Invece eccomi qui, in lacrime fuori dalla porta di casa Pasquarelli. Non ho potuto fare altro che andarmene, sbattendole la porta in faccia, stando un altro secondo in quella casa sarei esploso.

Proprio in quel momento vedo Ruggero e Diego incamminarsi verso casa, con un paio di birre in mano. Odio farmi vedere in questo stato, odio farmi vedere debole, eppure non riesco a frenare le lacrime. Fu per questo motivo che Ruggero appena mi vide si piantò subito tra le mie braccia stringendomi forte. Mi aggrappai a lui con tutte le forze mentre le lacrime continuavano a pizzicare le mie guance. Diego invece, avendo capito fosse successa qualcosa suonò a casa Pasquarelli, facendosi aprire da Martina e Candelaria.

"Mi dispiace Jorge." Ruggero continua a stringermi, e qualcosa mi turba.

"Sai già tutto?" Domando sorpreso, tirando su col naso e sciogliendo l'abbraccio.

"Si, sia io che Diego. Ho parlato con Candelaria." Ruggero abbassa lo sguardo e sento il corpo ribollire di rabbia, sono stato seriamente l'ultimo a saperlo?

"E allora che aspetti? Perché non vai da tua cugina? Perché non le chiedi spiegazioni come hai sempre fatto?" Alzo il tono della voce ricordandogli di quanto sia protettivo nei suoi confronti, quasi come un padre. Il Ruggero che conosco sarebbe andato su tutte le furie, e avrebbe sgridato Martina. Invece eccolo qui a consolarmi.

"So quanto stai male Jorge, e in questo momento sei tu quello che ha bisogno di me, più di lei." Appoggia una mano sulla mia spalla e annuisco sospirando.

"Adesso lei sta con Peter, ed io non posso fare nulla per impedirglielo, capisci Rugg?"  Asciugo le lacrime con le maniche della mia giacca.

"Da quanto mi ha raccontato Candelaria lei e Peter non stanno insieme. L'hanno fatto a Madrid, ma lui aveva altre relazioni a sua insaputa. Ha ferito Martina, e fu questo uno dei motivi per il quale tornò a Buenos Aires, oltre il fatto di voler frequentare il college chiaramente." Spiegò il mio migliore amico, facendomi rendere conto però di quanto sia stata dura per Tini.

Okay, magari sarà difficile per me accettare il fatto che lei l'abbia fatto con un altro, anche se non aravamo fidanzati, ma da un lato dovrei anche comprenderla.
Chissà come si sente adesso che i suoi sogni saranno infranti, adesso che non potrà frequentare il college. Chissà come si sarà sentita ad essere stata ferita da quello stronzo. Chissà come sarà per lei crescere un figlio senza alcun appoggio. Non posso lasciarla sola, non adesso. Le avevo promesso che ci sarei sempre stato per lei, quindi per quanto sia dura dovrò accettare questa decisione. Se avrà bisogno, io la aiuterò e starò al suo fianco.

Quel maledetto campeggio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora