capitolo 22

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Jorge's pov.

Apre la bocca permettendo alla mia lingua di incrociarsi con la sua, dando via ad un bacio veramente intenso, ma soprattuto passionale. A quel punto capisco che tutto ciò non è da me. Ho bevuto e fumato troppo per avere la piena consapevolezza delle mie azioni. Ma una cosa é certa, farmi una qualsiasi sconosciuta in una discoteca non é da me, o almeno, il vecchio Jorge l'avrebbe fatto.  Il vecchio Jorge era da sempre stato così duro, acido, freddo, stronzo, a causa del suo scuro passato, era come se avessi costruito delle mura per evitare che qualcuno si avvicinasse a me, sciogliesse il mio cuore di ghiaccio. Da quando incontrai Martina per la prima volta fu come se lei avesse distrutto quelle mura, a lei per la prima volta confessai le mie debolezze, fu grazie a lei che cambiai. Le dicevo sempre che l'avrei aiutata a sciogliere quel cuore di ghiaccio, quando in realtà fu lei a farlo con me. Ecco, da quando io e Tini non siamo più vicini, quel muro che ormai  era stato abbattuto, ormai man mano si sta ricostruendo, lo sento, ed io non voglio questo. La versione migliore di me, mi piaceva.

Allontano le mie labbra da quelle della ragazza la quale non so nemmeno il nome, lei prova in tutti modi a baciarmi di nuovo, cercare nuovamente contatto fisico ma un "Devo andare" mormoro per poi allontanarmi definitivamente da lei.

"Voglio andarmene." Dico a Travis che mi guarda con aria sconvolta.

"Proprio sul più bello della serata?" Sbuffa roteando gli occhi.

"Esatto, forza andiamo." Lo trascino da un braccio portandolo fuori dalla discoteca.

"Eiei amico ti ricordo che la tua auto é ancora parcheggiata davanti al Blakee, sei sicuro che vuoi fartela a piedi fino a lì? È un bordello di strada e in più a stento ti reggi in piedi!" Mi ricorda, e non ha tutti i torti.

"E con questo cosa vuoi dire?" Lancio a Travis un'occhiata perplessa dato che in questo momento sta sorridendo maliziosamente.

"Che potremmo usare questa motocicletta. Avanti, chi sarebbe così coglione da lasciare le chiavi sul sedile?" Ridacchia indicando la motocicletta al nostro fianco. Cazzo non me ne ero accorto. È assurda, di un colore rosso accesso e il coglione del proprietario ha davvero lasciato le chiavi sul sedile.

"Ma Travis, non possiamo fottere una motocicletta come se nulla fosse!" Ribatto, okay sarò ubriaco ma di certo non a tal punto da rubare una motocicletta per tornare a casa, é un fottutissimo reato!

"Dammi almeno il tempo provarla! Non ne ho mai guidata una." Esclama Travis guardandola meravigliato.

"Fai come ti pare, ma se ci beccano sono cazzi tuoi!" Alzo gli occhi al cielo, quando Travis sale su di essa.

"Che diavolo stai facendo?" Un tizio esce dalla discoteca accompagnato da quelli che sembrano essere i suoi amici, porca troia sarà il fottuto proprietario della fottuta motocicletta.

"Merda, scappa!" Urlo a Travis, salendo in groppa alla motocicletta, dietro di lui.

Travis mette a moto per poi guidare alla velocità della luce. Sfrecciamo così per la strada, e mi sento fottutamente in pericolo quando mi rendo conto che quei tizi ci stanno, seppur a piedi, correndo dietro.

"Bastardi! Vi denuncerò alla polizia!" Urla uno dei tanti ragazzi, in che cazzo di guaio ci siamo cacciati?

Travis accelera sempre di più, ma giusto quando crediamo di aver seminato quei ragazzi, notiamo che un'auto della polizia ci sta venendo in contro. Merda, siamo fottuti. In preda al panico Travis si frena e giusto in quel momento una pattuglia di poliziotti si fa avanti.

"Scendete!" Urla uno dei poliziotti puntando verso di noi la pistola. Sia io che Travis scendiamo dalla motocicletta alzando le braccia. Un altro poliziotto ci afferra entrambi dai polsi per poi metterci le manette.

Quel maledetto campeggio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora