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Infilo immediatamente la camicetta, la indosso, spingo verso il muro Logan facendogli uno sgambetto e afferro la pistola, per poi infilarla nei miei jeans.

-Federico!- esclamo avvicinandomi a lui.  

Apre immediatamente gli occhi, le sue iridi in questo momento spiccano tantissimo sul suo viso angelico.

-Amore- borbotto afferrando il suo volto tra le mani.
Toglie la mano dal braccio destro e noto un buco enorme, sta perdendo molto sangue.
-Dio!- esclamo quasi urlando.
-S-sto bene- balbetta debolmente, per poi deglutire rumorosamente.

Mi mordo il labbro e lo stringo immediatamente a me, gli accarezzo la testa, dopo di ciò lo tranquillizzo.

-Godo- sghignazza Logan alzandosi.
Viene verso di me e abbozza ancora un altro sorriso, mi fa alzare e infila la mano nei miei jeans per recuperare la pistola, ma glielo impedisco.

Lo afferro istintivamente per il polso, in seguito lo ferisco stringendolo molto forte e lo guardo negli occhi.

-Giuro che se gli succederà qualcosa- espongo indicando Federico, subito dopo deglutisco.
-Giuro che se gli succederà qualcosa, verrò a cercarti e ti ammazzerò con le mie stesse mani- sussurro a denti stretti.
-È un colpo al braccio, non si può morire- dice con aria superiore.

Lo afferro per il colletto e lo spingo verso il muro, dopo di che lo alzo di poco e lo guardo.

-Ti ammazzo se gli succede qualcosa. Tutto chiaro?- gli chiedo gridando.

Quasi sobbalza, invece io verso alcune lacrime, gli lancio un ultimo sguardo e gli lascio il colletto, per poi coprire meglio la pistola e andare verso il biondo.

***

Siamo appena scesi dall'aereo, ho un braccio di Federico sul collo, lo sto portando verso l'ambulanza che ho chiamato all'incirca venti minuti fa sull'aereo.

Ci avviciniamo al furgoncino e cacciano immediatamente una barella, lo afferrano e lo posizionano su quest'ultima.

Lo caricano immediatamente sull'ambulanza e avverto immediatamente un nodo alla gola, dopo di che salgono anche gli infermieri: sono un uomo moro e una donna bionda.

Fanno per chiudere, ma li blocco all'istante.

-Posso salire anch'io?- domando gentilmente.
La donna mi guarda e scuote la testa.
-Scusami, non puoi salire- espone.

Fanno per chiudere nuovamente gli  sportelli, ma li fermo per la seconda volta.

-Fatemi salire!- esclamo irritata.
-Ti ho detto di no, non insistere- si ribella la donna con tono superiore.

Fanno per chiudere per la terza volta, ma stavolta strattono le due "porte" e faccio un saltello per salire.

L'infermiera mi guarda malissimo, poi sbuffa. 

-Lo amo e non potete impedirmi di stare con lui. Voi lascereste sola la persona che amate di più al mondo?- domando ai due alternando lo sguardo.

I miei occhi si illuminano e deglutisco.

I due si guardano, così chiudono e si siedono accanto al biondo, dopo di che abbozzo un sorriso e mi siedo dall'altro lato, Fede si volta verso di me e abbozza un mezzo sorriso.

Subito dopo mi afferra per la mano e la stringe dolcemente.

Gli infermieri cominciano a medicarli, ma Federico non fa altro che guardare me mentre sorridere. Quanta forza ha questo ragazzo?

-Avvicinati- sussurra.
Faccio ciò e, appena il suo fiato caldo sfiora il mio orecchio, rabbridisco.
-Ti amo- sorride.

Lo guardo immediatamente e sorride istintivamente, subito dopo posiziono una mano sulla sua guancia e mi tuffo sulle sue labbra calde e morbide.

Gli regalo un bacio tenero, in seguito mi stacco e continuo a stringergli la mano per farlo tranquillizzare.

Spero vada tutto per il meglio.

***

Gli infermieri aprono, scendono con la barella e scendo anch'io. Li seguo a passo svelto ed entriamo nell'ospedale, tutti gli sguardi ricadono su di me, ma li evito.

Arriviamo davanti una camera, faccio per accedere, ma la donna mi blocca.

-Mi dispiace, tesoro. Non puoi accedere. Adesso i dottori devono lavorare, puoi attendere qui il tuo ragazzo, d'accordo?- mi domanda la donna gentilmente.

Sospiro, dopo di che annuisco.

-Mi scusi, non volevo essere così acida prima- sussurro abbassando lo sguardo.
-Tranquilla, posso capire- borbotta posizionando una mano sulla mia spalla.

Alzo gli occhi e mi sorride, perciò le sorrido anch'io, dopo di che mi fa l'occhiolino e sgattaiola via.

Mi giro, noto delle sedie blu, perciò mi siedo e sospiro pesantemente.

Spazio autrice
[19:02 06/02/18]

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