UN'AVVENTURA D'AMORE

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Siamo appena arrivati all'hotel che ha trovato Fede su Internet, è un lusso stratosferico, è seriamente pazzo questo ragazzo.  

In compagnia dei nostri bagagli, entriamo e il biondo si avvicina alla ragazza bionda dietro al computer. 

La tizia comincia a sorridere appena nota Fede e mette ancora di più in mostra il suo seno mezzo scoperto.

Mi mordo il labbro dall'ira e noto che Fede la fissa mezzo imbambolato.

La tipa è bionda, i suoi capelli sono doppi, lisci e molto lunghi. Gli occhi sono di un azzurro intenso ed ha una statura più o meno normale.     

Questo gioco di sguardi tra lei e il biondo continuano, perciò mi avvicino ai due in compagnia dei miei bagagli e afferro Federico per il braccio.

Quest'ultimo mi rivolge immediatamente uno sguardo e nota la mia irritazione.

-Ehm- mormora Federico.
-He is my boyfriend- dico guardando la tizia.

Fede mi guarda e abbozza immediatamente un sorriso.

-I'm italian- continuo.
-Ah, okay- ribatte.
-Comunque non stavo facendo nulla- continua la papera.

Porge la chiave al biondo, così lo afferro per mano e lo trascino all'ascensore. È stupendo questo hotel, è tutto in vetro, tranne le camere. Da qui si vede tutta New York ed è una cosa romanticissima.

-Perché le hai detto che sono il tuo ragazzo?- ridacchia Fede.

L'ascensore arriva a destinazione, si aprono le porte, esco in compagnia delle mie cose, il biondo mi raggiunge e mi afferra per il polso.

-Ti stava guardando troppo- ammetto irritata.
-Quindi sei gelosa?- mi chiede, per poi mordersi il labbro inferiore.
-Senti, pensa ciò che vuoi!- esclamo.

Mollo immediatamente la presa e mi reco alla camera 801.

Il biondo sbuffa, dopo di che si avvicina e inserisce la chiave nella toppa, gira, abbasso la maniglia ed entriamo.

La camera è stupenda, semplice ma anche molto carina. C'è un balcone, un letto matrimoniale, c'è un armadio gigante bianco, due comodini e poi è presente anche un'altra porta che, sicuramente, conduce al bagno.

-Ti piace?- mi domanda il ragazzo chiudendo la porta.
-Troppo!- esclamo come una bimba felice.

Mi giro verso di lui e noto la sua espressione abbastanza seria.

-E comunque- borbotto avvicinandomi a lui.
Lego le braccia intorno al suo collo e sorrido.
-Sì, sono gelosa, va bene?- ammetto mettendo da parte il mio orgoglio.

Sfoggia immediatamente un sorriso e mi stringe a sé un attimo dopo.

-Sei speciale- mi sussurra all'orecchio.

Sciolgo l'abbraccio e scontro i suoi occhi azzurri. Dopo una serie di sorrisi e sguardi, ci mettiamo all'opera e riordiniamo la camera: spero vada tutto per il meglio.

***

-Ah- sospiro buttandomi all'indietro sul letto.
Wow, è soffice il materasso.
-Stanca?- mi domanda il tipetto sdraiandosi accanto a me.

Giro il volto verso di lui e abbozzo un sorriso.

-Un pochino- rispondo.
-Più che altro il viaggio è stato stressante- continuo.

Mi tiro su e rimango i gomiti piantati sul letto, mentre le mani le posiziono semplicemente sull'addome.

Ormai è sera, New York col buio è veramente magica. Ci sono tutte luci sparse qua e là, si sentono voci, risate, urla, musica... Quanto vorrei vivere per sempre qui.

-A cosa pensi?- mi chiede il biondo avvicinandosi al mio corpo.
-Penso a quanto bella sia New York di sera- rispondo sinceramente.
-Ti piacerebbe vivere qui, vero?- mi chiede sorridendo dolcemente.

Annuisco, lui invece mi stampa un bacio sulla guancia e mille brividi si scatenano lungo il mio corpo.

-Perché no, sarebbe figo!- esclama, per poi alzarsi e andare verso il balcone.

Apre un'anta, lo seguo immediatamente e sgusciamo fuori. È più bella vista dal vivo questa città che in foto.

Le mie iridi si stanno trasformando a cuoricini, c'è un'atmosfera troppo magica.

Improvvisamente Fede mi circonda i fianchi con le braccia e il mio cuore inizia a battere fortissimo. Appoggia la testa sulla mia spalla e il suo respiro si scontra sul mio collo: sono per caso in Paradiso? Se questo è un sogno, lasciatemi sognare all'infinito.

-È tutto perfetto- commenta sottovoce al mio orecchio.
-Già- borbotto, poi mi giro verso di lui e sorrido legando le mie braccia al suo collo.
-Ma se solo fossi mia, Rose. Se solo tornasse tutto come prima...- sussurra quasi sulle mie labbra.
-C'è tempo per questo, cucciolo- espongo toccandogli il ciuffo.
-Mi fa impazzire quel soprannome, è troppo tenero- sdramatizza.
-Ma adesso cosa siamo?- mi chiede titubante.
-Be'... non lo so. Siamo Rose e Federico, due persone innamorate l'una dell'altro, siamo due anime legate che viaggiano insieme, anche se è sbagliato. Ci godiamo gli attimi come è giusto che sia e ci lasciamo comandare dal destino- gli spiego guardandolo negli occhi.
-Solo il destino sa quale strada farci intraprendere- esclamo sorridendo.
-Sì- commenta lui semplicemente.
-E se mi facessi un tatuaggio?- gli domando.
-Davvero dici?- espone spiazzato.
-Sì, sull'avambraccio- rispondo raggiante.

Mi sorride e mi accarezza la guancia.

***

I raggi del sole irrompono nella camera, apro gli occhi con difficoltà e sorrido nel vedere Federico dormire come un bimbo di tre anni e mezzo. 

Ha i capelli in disordine, le labbra semichiuse e il lenzuolo fino all'addome.

Sorrido a questa scena, mi alzo lentamente dal letto e afferro il mio cellulare. Non appena lo sblocco, noto tre messaggi da Benji e 19 chiamate perse sempre da lui. Il sorriso diminuisce e clicco sulle chat, evitando le chiamate.

Da Benji:
Ciao Rose, so che ho sbagliato, ma capiscimi, ti prego. Ero confuso per tutto quello che stava succedendo tra di noi.

Da Benji:
Senza te nulla ha una forma e nulla ha un colore. Vedo tutto grigio e mi manca l'aria. Ho un peso sul petto che non mi fa neanche dormire sereno la notte.

Da Benji:
Fede è a New York e io sono solo qui a Milano. Ti giuro che tra me e quella ragazza, non è successo niente. È te che amo.

Il mio cuore si spezza ed un peso bruttissimo si piazza sul petto: e ora?

A Benji:
Ciao Benjamin. Scusa se mi faccio viva solo ora, ma ho preferito prima riflettere. Ci vediamo tra circa una settimana, devo parlarti di molte cose.

Invio e mi mordo il labbro inferiore in modo più che nervoso.

Spazio autrice
[16:26 03/01/18]