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I raggi deboli del sole ricadono sul mio viso, apro piano piano gli occhi e, appena noto il biondo accanto a me, abbozzo un sorriso e gli stampo un leggero bacio sulla fronte.

Mi sta stringendo i fianchi in modo tenero, sembra che abbia paura di perdermi e questo mi fa realmente capire che a me, davvero ci tiene.

Sorrido ancor di più e il mio cuore inizia a battere forte.

Il respiro di Fede si scontra sul mio viso, mi fa un leggero solletico piacevole.

Appoggio la testa al suo petto e sento il suo cuore martellare contro la cassa toracica, dopo di che ritorno a guardare il suo volto e noto un sorriso dolcissimo sulle sue labbra: è davvero tanto tenero.

Lentamente sposto le sue braccia dal mio corpo, un freschetto pungente mi invade, perciò sgattaiolo dentro e mi tuffo sul divano a pancia in giù: ormai è febbraio e tra non molto compio gli anni.

Sinceramente non vorrei fare una festa che rimanga nella storia, ma semplicemente nei miei pensieri.

Mi giro a pancia in su e fisso il soffitto mentre mi mordo il labbro inferiore.

I primi invitati saranno di sicuro Ben e Fede, poi si vedrà. Potrei chiamare qualche compagna di scuola, giusto per arricchire la festa, ma chiaramente non di troppo.

Prendo un bel respiro, subito dopo sento la vetrata che separa il salotto dalla terrazza scivolare ed una    fragranza unica viaggia nel mio naso.

A passi lenti e a modo di zombie, il biondo si avvicina al divano e mi sorride, non appena lo guardo.

-Buongiorno cucciolone- espongo, per poi alzarmi e abbracciarlo.
-Piccola- mormora sfiorandomi la schiena.

Mille brividi vibrano nel mio corpo, subito dopo sciolgo l'abbraccio e noto un sorrisetto tenerissimo sulle sue labbra.

-Rose...- mormora.
-Dimmi-
-Avrei una sorpresa per te- aggiunge.
-Dovrei aver paura?- ironizzo.

Scuote la testa e mi afferra immediatamente per mano.

-Vieni con me!- esclama raggiante.
Ma come fa ad avere tutte queste energie appena aperti gli occhi? Non era quello nervoso di prima mattina?

Infine lo seguo ed entriamo nella sua camera.

-Siediti qui e non ti muovere, okay?- mi chiede sorridendo.
-Ho paura- ridacchio.

Sento aprire un mobile, subito dopo Federico posiziona le mani sui miei fianchi e rabbrividisco. Non appena mi giro verso di lui, noto due biglietti da crociera tra le sue mani e i miei occhi si illuminano immediatamente.

-Ma tu sei pazzo!- quasi urlo coprendomi la bocca.
-Prima New York e poi questo...- aggiungo stupefatta.

Mi butto tra le sue braccia e lo stringo forte forte a me, poi mi stacco e mi mordo il labbro inferiore.

-Fede, però se queste cose le fai per me, non devi preoccuparti. Per me l'importante è averti vicino, non viaggiare con i tuoi soldi- borbotto guardando i biglietti.
-Ma no, amore- espone alzandomi il viso con un dito.
-Se lo faccio, lo faccio con piacere- aggiunge.
-Non farti questi problemi, davvero- mi spiega.
-È che vorrei contribuire a qualcosa anch'io!- esclamo.
-Allora ti prometto che sulla nave mi farò offrire un gelato. Ci stai?- mi domanda sorridendo.

Abbozzo un leggero sorriso, dopo di che mi tuffo tra le sue braccia.

-Grazie- mormoro.
-Di niente, piccola- ribatte sottovoce mentre mi accarezza.

***

-Perché continui a fare zapping tra i canali se poi non guardi nulla?- domando al biondo avvicinandomi al divano.
-Mi annoio- ribatte aggiustandosi il ciuffo.
-Esci un po' all'aria aperta, no?- propongo.

Un tuono illumina il cielo e quasi sobbalzo.

-Va bene, forse è meglio di no- dico ridendo.
-Ecco!- esclama il biondo.

D'un tratto mi avvicino a lui, prendo il telecomando e spengo la tv.

-Che ne dici di andare al cinema?- gli domando.
-Pago io- aggiungo.
-Ma piove...- sbuffa.
-Dai, non fa nulla!- esclamo afferrandolo per il polso.

Mi guarda e si alza: Dio, ma rispetto a me quando è alto? Mi sento veramente una tappa.

-Io dovrei allenarmi...- mi spiega.
-Ho messo un po' di pancetta- aggiunge toccandosi l'addome.

Ridacchio e mollo la presa

-Va bene, dai. Allora il cinema sarà per un'altra volta!- esclamo sorridendo.
-Ti aiuto- aggiungo.
-D'accordo- sorride.

***

Siamo in una stanza in cui lui ha solo strumenti per allenarsi. Fa impressione perché l'appartamento sembra collegato ad una palestra.

-Secondo me dovresti iniziare dalle flessioni- propongo.

Mi guarda intensamente ed annuisce un attimo dopo.

-Già- borbotta.
-Distenditi a terra- espone indicando il pavimento.
-Perché?- gli domando imbarazzata.
-Hai detto che volevi aiutarmi, no?- mi ricorda.

Abbozzo un sorriso e mi stendo come ha detto lui. Dopo di che si sfila la maglia e comincia a fare le flessioni proprio sul mio corpo.

Non appena col suo volto raggiunge il mio sorride dolcemente.

Io guardo i suoi occhi, dopo di ciò mi lascia un bacio sulle labbra. Continua ad allenarsi e sento il mio cuore galoppante troppo velocemente.

-Per aiutarmi, fai una cosa, va bene?- mi domanda continuando a fare le flessioni.
-Okay- mormoro arrossendo di poco.
-Quando mi avvicino, tu mi baci. Così mi aiuti- mi spiega sorridendo.

Mi mordo un labbro e annuisco.

-Sei stupenda- commenta.

Si avvicina e gli stampo un bacio sulle labbra, lui sorride immediatamente, si avvicina e lo bacio ancora una volta.

Ripetiamo quest'azione per quattro volte circa, dopo di che il biondo smette di fare le flessioni e, tenendo le mani appoggiate a terra, si catapulta sulle mie labbra e comincia a baciarmi dolcemente, proprio come se ci fossimo solo noi due in tutto il mondo.  

Intanto le gocce di pioggia riproducono quel rumore rilassante che si mischia col rumore che producono le nostre lingue quando si scontrano.

È tutto troppo perfetto ma, per quanto ancora durerà questa perfezione?

Spazio autrice
[11:19 07/01/18]

UN'AVVENTURA D'AMORE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora