17. Green-Eyed Monster

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<<Smettila tu, ci stiamo tutti divertendo, torna a fare qualunque cosa stessi facendo fino a poco fa e lasciaci in pace.>>

<<Sono il suo precettore!>>

<<Appunto, il suo precettore, non il suo difensore.>>

Si sentì tra la folla qualche mormorio di sorpresa, qualcuno platealmente nascose la bocca dietro le dita in segno di stupore, qualcun'altro soffocò una risatina, all'inizio in molti avevano malignato sui reali rapporti che intercorrevano tra il figlio snob di Giacopo Vivanti e il bel forestiero spuntato dal nulla.

Qualcuno aveva insinuato cose irripetibili perlopiù basate sugli ottimi rapporti che i due avevano in società.

Ma quella sera più di qualcuno si trovò costretto a mutare idea e sicuramente si vergognò vivamente che la propria immaginazione si fosse spinta tanto in là, specialmente quando Duccio lasciò andare la storpia e fece per scagliarsi contro Raphael.

Tra le tante cose che venivano sussurrate e passavano di orecchio in orecchio si arrivò persino ad ipotizzare che l'occhio nero che l'angelo sfoggiava da metà serata, fosse stato un primo avvertimento del caro amico.

<<Che hai intenzione di fare? Faresti davvero a botte con me solo per dimostrarle la tua fedeltà?>> Gli domandò Raphael prendendolo in giro e allontanandosi.

<<Ti avevo chiesto di stare al posto tuo.>>

<<Devi aver frainteso le mie intenzioni.>> Lo sentì dire Arianna con voce incerta, che aveva perso la tracotanza. Raphael alzò le mani, <<era solo un consiglio, Duccio. Solo questo, lo sai che non è mia abitudine scontentarti.>>

I tratti di Duccio si ammorbidirono all'istante. Un sorriso soddisfatto prese il posto della smorfia rabbiosa ma gli occhi blu dell'angelo assunsero una strana posa che sembrava sfiorare il trasalimento e che era indubbiamente piena d'angoscia.

Luisa approfittò della pace ritrovata per appendersi nuovamente al braccio di Raphael che sembrava ora rigido e impacciato, con gli occhi che si guardavano attorno di continuo come se facesse fatica a ricordare dove si trovasse.

<<Odio queste triviali questioni da maschi!>> Proruppe Lorenzo col suo sguardo brillante.

Arianna annuì.

<<Ti ho già detto quanto sono felice che tu sia qui? Ho pensato a te così spesso sai...>>Aveva preso a dire Lorenzo.

<<Non mi presenti il motivo di tanta discordia?>> Propose festosamente Luisa. Raphael si avvicinò con la donna abbarbicata al braccio. Sembrava ben lontano dall'aver ritrovato la sua verve, con voce monocorde la indicò.

<<Luisa Manin, Arianna Foscari.>>

Luisa si strinse ancora più a Raphael. <<Ho sentito molto parlare di voi,>> disse quella con una voce fredda e sibillina.

<<Davvero? >> Rispose Arianna inarcando le sopracciglia. Raphael evitava la traiettoria del suo sguardo.

<<Piacere.>> Disse prontamente l'amica di Luisa Manin di cui Arianna si accorse solo in quel momento. Fece per afferrarle le mani, quando vide che la ragazza prontamente le tirava dietro la schiena, Lavinia capì di aver fatto una gaffe.

<<Io, scusatemi, io...ecco...>>

Luisa Manin rideva della goffaggine della sua amica, soprattutto trovava spassoso che per una volta quell'essere inutile avesse fatto qualcosa, anche se per errore, che andasse a suo vantaggio.

IL PRECETTOREWhere stories live. Discover now