18 - scappata

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Driin driin

Uffa ma sta cazzo di sveglia non se ne sta mai zitta!?! Purtroppo oggi sono di luna storta quindi tutte le persone che mi staranno vicino sono messe male.
Scendo dal letto e vado a farmi una doccia. Quando esco dal bagno con solo l'intimo  trovo seduti sul mio letto Francesco e Luca (?), continuo la mia camminata verso la cabina armadio facendo finta di nulla e poi chiedo.

"Fra perché sei in camera mia?" chiedo tranquilla.

"Niente di che mi gusto il panorama assieme a Luca" mi risponde.

"Pervertiti!! Comunque voglio proprio scoprire cosa diranno Anne e Nataly quando glielo diro" mi giro verso di loro ancora in intimo con in mano i vestiti. Francesco è tutto rosso dall'imbarazo mentre Luca mi dice.

"Io e Nataly ci siamo lasciati mesi fa quindi non gliene deve fregare niente" mi dice per poi fissarmi come per cercare qualcosa ma io oggi sono senza emozioni quindi aggiunge. "Bene oggi sei la solita stronza senza emozioni" alzo le spalle e mi metto i leggins con la felpa che era di mio papà. La metto sempre quando sento la sua mancanza. Ha ancora il suo profumo perché nel cassetto del comodino c'è il profumo che metteva sempre appena si faceva la doccia anche se rimaneva a casa e così lo spruzzo ogni volta che è lavata.

Francesco mi sta fissando e subito dopo sbotta "senti la sua nostagia ora vero?" ma perché mi conosce così bene? Faccio finta di niente e vado verso il bagno mi slego la crocchia disordinata che avevo. Li pettino e subito dopo faccio una treccia su un lato. Mi trucco pesantemente ombretto marrone scuro, una linea spessa di eyeliner, matita sempre nera e tantissimo mascara. Metto il rossetto rosso vivo e mi digo verso di loro. Luca mi fissa non capendo perché questo cambiamento mentre Francesco dice. " lo prendo come un si" io prendo un cappellino il giubbotto e lo zaino per poi dirigermi di sotto. Metto le cuffie, faccio partire la musica e mi dirigo verso la scuola.

Oggi mi sono svegliata davvero male. Ho sognato quando da piccola ero andata a Gardaland con mio padre e facevamo insieme le giostre. Il sorriso che faceva ogni volta che gli saltavo in braccio. Mi manca tantissimo e lo vorrei qui vicino a me. Sono molto gelosa delle persone che hanno un padre che gli mostra affetto che le aiuta gli da consigli mentre io non posso averlo.

Senza accorgemene sono davanti a scuola e vedo Anne insieme a mio fratello che chiacchierano davanti al cancello. Li supero senza proferire parola e cammino in classe quando trovo davanti a me Nataly.

"Bene bene Evans. Adesso sarai felice di essere riuscita a separare me e Luca vero? Io ti dico solo che ora passerai il peggio troia." io non mostro emozioni. Non mi tocca nemmeno lei mi fissa e dopo dico.

"Ok hai finito? No perché non mene frega un cazzo di quello che mi dici o mi dirai. Come non mi interessa Luca quindi se ti ha lasciato di certo non per me ma perché molto probabilmente non ti sopportava più. Quindi lasciami vivere" dico senza trasparire niente per poi sorpassarla e andarmi a sedere al mio amato posto.

Non ho voglia di seguire le lezioni quindi mi chiudo i me stessa fisso fuori e penso perché Nataly pensa che l'abbia lasciata per me? Perché mi manca così tanto mio padre oggi? I suoi sorrisi, i suoi abbracci, i suoi rimproveri, tutto mi manca di lui. Una lacrima riga il mio viso ma l'asciugo prima che se ne accorga qualcuno.

"Evans segua la lezione altrimenti la sbatto fuori!" urla la cornacchia men  che meno la prof di Fisica quantistica.

"Ci ho già provato e non ci riesco quindi esco per non disturbare." dico con voce spezzata. Mi alzo e sto per uscire quando la prof mi chiede.

"Si sente bene Evans?" mi chiede preoccupata.

"Se bene vuol dire svegliarsi dopo un incubo, se bene vuol dire sentire la mancanza di una persona sapendo che non la potrai più vedere, se bene vuol dire che appena arrivi a scuola uno ti minaccia allora si sto bene." dico per poi uscire dall'aula. Vado nel cortile sul retro e mi accendo una sigaretta. Ma che cazzo mi è preso? Lei non mi ha fatto nulla. Faccio dei tiri ma mi sento sempre uguale. Niente di diverso. Finisco la sigaretta e vado da Ferruccio.
Mi dirigono verso l'ufficio quando vedo la segretaria gli domando se il preside c'è e lei annuisce.

Dietro La MascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora