4- di bene in peggio

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"No no per favore no. - urlavo - non ho fatto nulla" dico ancora più forte lui mi ha spinto al muro mi sta spogliando sto cercando di divincolarmi ma niente non ci riesco

"Per favore lasciami" "stai zitta bambina dei miei stivali" mi insulta lui. Ad un certo punto sento qualcosa penetrare dentro di me con forza urlo da dolore fa male lui continua a spingere io urlo

"AIUTO AAAIIUUUTTOOO!!! AIUTOOOO!!!"

"Stai zitta nessuno ti sentira" esce da me non ce la faccio mi fa male. Estrae un coltello

"No no per favore no non dirò nulla lo giuro per favore lasciami andare" la lama va sulla coscia poi sull'altra e così per molte volte a e poi altre più profonde sulla pancia e se ne va mentre io rimango lì

"No aiuto aiuto!!"

"Aiuto!!" urlo

"Jessy hei essy calmati sei a casa tranquilla non è successo niente" salto dal letto e piango a dirotto

"Anne non ce la faccio più tutte le notti lo stesso incubo lo stesso dolore a causa di un bastardo!" singhiozzai poi mi riaddormentai un attimo per prendere le forze.

"Dai Jessy andiamo a scuola lo so che la giornata non è iniziata nel modo migliore ma si può migliorare" e mi sorrise come sa fare lei.

"Ok mi faccio la doccia mi preparo e poi si parte" stavo per andare in bagno ma poi ricordo " hai il permesso di tua mamma per il ritardo perché ora sono le 07:55 e non ce la faremo mai" sorrisi e me ne andai a fare la doccia.

Non ce la faccio a cambiare vita ritorno sempre la fragile di sempre. basta ieri con Matteo il fratello di Luca ero me stessa ero riuscita a nascondere la tristezza con la voce dolce ma lui mi ha visto negli occhi la sofferenza a differenza di suo fratello. Adesso ritorno il cuore di ghiaccio così non soffro più.

"Jessica sbrigati che è tardi" allora uscì di fretta dalla doccia e corsi in camera presi degli short neri e una felpa di una taglia più grande niente trucco. Prendo lo zaino e corriamo a scuola. Appena entriamo in classe la prof fa la solita ramanzina.

"Signorine Evans e Favre come mai il ritardo? Dovete arrivare puntuali come i vostri colleghi." indicò la classe

"Ci scusi del ritardo ma non abbiamo sentito la sveglia" e ci andiamo a sedere al nostro posto come se niente fosse successo.

Chissà come starà Matteo è molto intelligente anche se ha solo si e no 6 -7 anni capisce le cose al volo e non come il fratello.

Driiin driiin

Finalmente la campanella suona. La prof non c'è e tutti si mettono intorno al banco mio e di Anne.

"Allora ragazzi quando si fa la festa di classe" domanda uno io non rispondo

"La facciamo sabato questo" dice un altro e si mettono a discutere

"Scusa ti puoi spostare? Mi serve aria" chiedo a uno mi manca il respiro sono circondata da persone non ce la faccio, la notte riappare, ma non si sposta sto male.

"Per favore ti puoi spostare e farmi passare?" lo supplicai lui rimane li e il dolore inizia sentirsi

"Hai capito cosa ha detto oppure no?" quella voce era Luca. merda!

"Ma chi avrebbe parlato - poi guarda sulla sedia e vede me malandata - o scusa non ti ho visto" dice ridendo

"Ma vai a farti fottere stronzo per voi sono invisibile solo perché non parlo stronzi" mi alzo e vado verso la porta ma appena esco dalla porta inizia la stanza a girare.

Dietro La MascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora