12 - proposta...

37 3 2
                                    

-Jessica -

Appena mi sveglio non capisco dove mi trovo. Non sono nella mia stanza e nemmeno quella di Anne, ma allora dove mi trovo?

Appena mi alzo ricado sul letto a peso morto, ci riprovo ma è inutile così decido di mettermi bene sul letto e aspettare che arrivi qualcuno.

Dopo un po' sento la porta aprirsi e poi il materasso abassarsi vicino a me.

"Hei Jessica come ti senti?" mi chiede Luca appena nota che sono sveglia.

"Male non ricordo quasi niente. Solo che davanti alla nostra classe la parete era tappezzata di foto di quella sera e poi che ti insultavo." dico con dolore.

"Si ma non sono stato io a farlo. Dove hai male?" chiede

"Non riesco a stare in piedi. Ci ho provato prima ma poi sono ricaduta sul letto." dico triste poi cercando di cambiare argomento dico. "Bella stanza".

"Grazie è mia. Comunque dietro a quelle foto ci sono dei segni in rosso forse possono significare qualcosa, se vuoi prova ora ad alzarti e se non ci riesci ti sostengo io." dice in tono premuroso(?)

"Prego e grazie ma non devi farlo tanto lo so che provi pena per me come tutti gli altri." dico acidamente .

"No non lo dico perché provo pena per te ma perché voglio aiutarti." dice. Dai suoi occhi capisco che dice la verità.

Mi sposto dal letto e vedendo che non viene verso di me dico. "Mi vuoi aiutare o no?" lui ride e viene verso di me. Appena mi alzo sto per ricadere ma Luca mi sorregge. Inizio a camminare con il suo aiuto e intanto parliamo.

"Quanto ho dormito?" chiedo avendo paura della risposta.

"Quattro ore." risponde. Mamma mia quattro ore sono davvero messa male.

"Ah" l'unica cosa riesco a dire.

"Allora io ho le immagini se vuoi possiamo scoprire cosa c'è scritto dietro?" io non voglio mi fa male rivedere le immagini. "Lo so che ti farà male ma ci sono io e così scopriremo cosa è stato." io Annuisco non molto convinta e ci andiamo a sedere sul suo letto. Si dirige verso lo zaino e tira fuori le immagini. Sento già il dolore ma cerco di fregarmene.

Iniziamo a provare di mettere in ordine le immagine a seconda dell'ordine cronologico dei fatti.

A metà lavoro scendiamo di sotto chiudendo la porta a chiave per non far entrare suo fratello.

"Che ore sono?" chiedo

"Sono le 06:30pm" dice e poi aggiunge "tranquilla ho già avvisato Fra che eri da me e che saresti arrivata tardi. Perché mi devi aiutare con Fisica quantistica." io sono tranquilla e gli domando

"Come mai i tuoi genitori non ci sono mai?" gli chiedo lo vedo subito rabbuiarsi così cerco di riparare il danno "scusa forse era meglio se stavo zitta." dico

"No tranquilla ma questa cosa non la sa nessuno nemmono Mattia e quindi non me la sento di dirla." io rimago un po' sorpresa e poi dico.

"Secondo me tuo padre è morto a causa di un incidente, da allora ti sei chiuso in te stesso e ti fai vedere dolce solo con tuo fratello e qualche volta con Mattia. Mentre tua madre lavora sempre e vi dedicherà poco tempo. Puoi anche non dire niente" dico lui si stupisce stranamente.

"Mio padre è morto in un incidente ferroviario tre anni fa. Mentre mia madre lavora all'ospedale e fa turni di 12h quindi siamo soli spesso.-fa una pausa e gli scende una lacrima, io mi avvicino a lui, mi siedo sulle sue ginocchia e gli asciugo la lacrima- da quel giorno io mi sono chiuso in me stesso e sono diventato quello che sono lo stronzo di turno che sta con Nataly per invitarla così alle cene di famiglia, Che usa le ragazze così per divertimento. Però io sono sempre il solito dolce solo con mio fratello, mamma e qualche volta con Mattia. - io lo guardo e capisco cosa prova e lo abbraccio forte ma lui dopo un attimo si scoglie dall'abbraccio ma li lascia stare sulle sue ginocchia. Inizia a ridere - non so nemmeno perché mi stia confidando con te, non ti conosco nemmeno"

"Tu sai molto di me grazie a quel video ma ti posso dire altro se vuoi. - lui mi fa cenno di continuare - mio padre è morto quando avevo cinque anni e da allora io mi sono già allontanata da tutti ero chiusa, timida e per farmi parlare mi dovevano strappare le parole di bocca. Passano gli anni e compio 14 anni. Un mese dopo il mio compleanno vado a casa del preside siccome mia madre è via per lavoro, siccome fa la hostess di volo, non mi ricordo ciò che è successo un momento prima di quello che hai visto è tutto offuscato avvenuto troppo in fretta. Prima di svenire ho visto Anne e il bracciale che abbiamo comprato che si illumina se una delle due sta male e si attiva il GPS. Mi risveglio dopo tre mesi in una stanza del ospedale. Io subito non mangiavo, non uscivo quasi mai dalla stanza ero come un fantasma. Ma un giorno il mio bracciale si è illuminato quindi voleva dire che ad Anne era successo qualcosa, io non avevo quasi forze ma mi sono alzata e sono corsa da lei. E quando sono arrivata da lei era in condizioni pessime ma se vuoi sapere altro chiedi a lei. Da quel giorno d'inizio a mangiare e ho riniziato a fare nuoto. - prendo pausa e lo vedo molto interessato (?) - se devo essere sincera mi sentivo diversa dopo quella notte ma non come dicono tutte le ragazze che l'hanno fatto. Mi sentivo di non fidarmi di nessuno nemmeno di mia madre solo di Anne. Sono diventata stronza e non faccio quasi mai un discorso senza un insulto, con il passare del tempo io non sono migliorata ma nemmeno peggiorata in quel lato ho solo iniziato a parlare normale con Francesco, il preside e l'infermiere ma non gli racconto niente di me. - prendo fiato lo guardo e poi aggiungo alzandomi da lui e andando verso la sua stanza.- non so nemmeno perché ti dico queste cose sapendo che dopo mi prenderai in giro e mi umilierai davanti agli altri" lo sento dire qualcosa ma io sono già su nella sua stanza e sto cercando di finire quello che avevamo iniziato a fare.

"Lo so che con le altre l'ho fatto ma con te non lo farei mai." non mi sono nemmeno accorta che era entrato e che mi stava aiutando.

"Certo lo avrai detto a tutte a quelle poverette e ci scommetto che alcune te le sei anche fatte su questo letto." dico indicando quest'ultimo.

"Mi dispiace dirti ma sei l'unica ragazza che ho portato a casa mia." rimango per un attimo spiazzata ma poi dico.

"Si certo e io ti dovrei credere. Ma per favore." poi guardo bene il riquadro e sono tutte in ordine.

"Abbiamo finito" dico subito dopo.
Iniziamo a girarle e piano piano iniziamo vedere qualcosa. Appena finito notiamo che è una scritta che dice è solo l'inizio

"Sai chi può essere stato?" chiede preoccupato Luca.

"Sinceramente no, non so chi ce la potrebbe avercela così tanto con me. Nataly si ha fatto quello ma non sarebbe in grado di fare questo." e inidico la scritta.

"Se me lo permetterai io ti aiuterò a scoprirlo" e mi stringe forte a se mentre io sono immobile a cercare di capire chi può essere così stronzo a farmi questo?

😎😎😎

Ciao

Abbiamo appena visto un Luca premuroso. Ed è dolcissimo.

Voi credere che sia vero che lui non abbia portato nessuno a casa?

Commentate per favore.

Dietro La MascheraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora