Cap 39

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La festa dell' uguaglianza si svolgeva nel cortile principale della scuola, il più ampio e colorato a causa dei fiori primaverili.
Erano state allestite delle bancarelle e un piccolo palco scenico, con tanto di luci e strumenti.
-Il preside ti ha chiesto di fare cosa?- domandò sorpreso Niall a Selena, mentre mangiavano a uno dei tavoli di legno messi per il pranzo durante i festeggiamenti. In sottofondo, si sentivano le voci di Ashton, Calum Hood e Michael che cantavano insieme. -I miei trucchi di magia. La mia famiglia è specializzata in arti magiche e io ne sono oramai professionista.- sorrise orgogliosa la ragazza. Tirò fuori dalla propria borsetta un mazzo di carte rosse e le mostrò girate al proprio fidanzato. -Pesca una carta, Justin.- lo invitò gentilmente.
Justin si guardò velocemente con Ed e Taylor, i quali gli sorrisero incoraggianti, e si decise a prendere una carta a caso. -Guardala. Mostrala anche agli altri, ma non a me.- Selena si posò una mano sugli occhi, mentre Justin fece attenzione a non mostrargliela quando passò la carta anche agli altri. Louis sorrise nel vedere il tre di cuori.
-Hai fatto?-
-Sì.- Justin si riprese la carta e la poggiò contro il proprio petto. Selena si scoprì gli occhi e alzò una manica lunga della felpa che indossava, scoprendo il braccio. -Lo vedete anche voi che il mio braccio è totalmente normale?- tutti gli amici annuirono, anche se non capirono dove fosse esattamente la magia.
Selena prese la carta di Justin, senza guardarla, e se la posò sul braccio di nuovo coperto. La ragazza chiuse gli occhi e sembrò concentrarsi. -Era il tre di cuori?- domandò.
Louis, Harry e gli altri la guardarono sorpresi. Come aveva fatto?!
-Esatto.- sorrise sorpreso Justin. -Be', vedremo se ho ragione.- Selena aprì gli occhi, si tolse la carta dal braccio sempre senza guardarla e alzò di nuovo la manica della felpa.
Louis sgranò gli occhi e rimase a bocca aperta.
Come cazzo...?!
Nessuno credeva ai propri occhi. Sul braccio di Selena era apparso il tatuaggio del tre di cuori.
-Come diavolo ci sei riuscita?- chiese incredulo Morty, avvicinando una mano al braccio di lei. Selena permise a tutti di toccare il tatuaggio e la propria pelle, facendo capire che non c' era nessun trucco. -Ve l' ho detto che ne sono professionista.- ridacchiò, strofinando una mano sul braccio di nuovo coperto. Quando rialzò la manica, il tatuaggio era sparito.
Gli amici le applaudirono e continuarono a mangiare, ridere e scherzare.
-Scusatemi?-
Tutti gli studenti si zittirono, compresi Louis e gli altri, e si girarono verso il palco. Su di esso, vi era Camila. -Prima di esibirmi, vorrei dire alcune cose.- si sistemò nervosa la gonna viola che indossava e puntò il suo sguardo verso Liam. -Non molto tempo fa, ho trattato male delle persone alla quale tengo veramente con tutto il cuore e per questo chiedo scusa a tutti loro. Mi ero comportata da stronza perché non accettavo il fatto che stavo cambiando e che sentivo sentimenti che non avevo mai provato prima.- voltò la testa e sorrise in modo colpevole a Lauren. -Ho detto cose che non pensavo ad una persona. L' ho ferita. E posso capire perfettamente se non mi perdonerai, Lauren.- la ragazza, imbarazzata, guardò un po' l' erba e un po' la propria sottomessa.
Si mancavano a vicenda.
-Liam?- il castano alzò lo sguardo verso la cugina, la quale aveva gli occhi lucidi. -Mi dispiace così tanto... Ora l' ho capito. Non importa che cosa si è, o che cosa si sceglie di essere. Le scelte sono irrilevanti, perché siamo comunque esseri umani. Abbiamo tutti noi un corpo, una mente, un cuore e un' anima. Il giorno dell' uguaglianza simboleggia proprio questo. Siamo tutti uguali, ma allo stesso tempo speciali al modo nostro.- sorrise fra le lacrime e tirò su col naso. -Tu mi sei mancato tantissimo in queste settimane, Liam. Sei più di un cugino, sei mio fratello... e sono certa che Zayn sia la persona giusta per te.- Liam si passò velocemente una mano sugli occhi umidi, intanto che il suo dominatore gli passava un braccio intorno alle spalle.
Un coro "oooh" commosso si levò nell' aria e Camila sistemò meglio il microfono. -Lauren? Questa è per te.- confessò, ricevendo in cambio un sorriso commosso.
La base partì poco dopo e Camila cantò una canzone del ventunesimo secolo, che le era sempre piaciuta. "Girls like girls".
Gli studenti e gli insegnanti avevano preso a battere a tempo le mani, mentre Liam si era alzato e camminava lentamente verso il palco.
-"Ho visto il tuo viso, ho sentito il tuo nome. Devo averti".- cantò Camila, prendendo il microfono e raggiungendo Liam, scendendo dal palco. -"Le ragazze amano le ragazze come fanno i ragazzi, niente di nuovo".- si guardarono negli occhi, con dolcezza e amore. Liam sorrise di gioia. Camila le era mancata moltissimo.
Lei gli mise un braccio intorno al collo, unì le loro fronti e li fece ondeggiare. -"Non è questo il motivo per il quale siamo venuti? Dimmi che lo senti anche tu!". - Liam le prese la mano libera e le fece fare una piroetta.
Camila gli sorrise e andò poi verso Lauren, guardandola negli occhi. In quegli occhi di ghiaccio tanto accesi da farle quasi male al cuore.
-"Dimmi, le ragazze amano le ragazze come fanno i ragazzi, niente di nuovo".- la prese per mano e fece avvicinare i loro visi. Entrambi i loro cuori erano partiti velocemente al solo sfioramento. -"Le ragazze amano le ragazze come fanno i ragazzi, niente di nuovo".- ribadì, finendo la canzone e baciando con passione una Lauren in lacrime.
Gli applausi furono assicurati per quella scena così commovente e toccante, contribuiti da urla e fischi di incoraggiamento.
Harry guardò Louis di sottecchi, il quale applaudiva con le lacrime agli angoli degli occhi. Tra poco sarebbe stato il compleanno del liscio ed Harry aveva già qualche idea in mente.
Partì subito con l' inviare un messaggio:

Mi serve un favore.

La risposta arrivò dopo pochi minuti.

Che tipo di favore?

Enorme. Te ne sarò riconoscente a vita.

Stavolta, Harry dovette aspettare di più. Ben tre minuti.

Cosa vuoi?

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-Kitta <3

Hunting - La cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora