Cap 19

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-Dove andremo?- domandò Liam, mentre camminavano in mezzo alla foresta.
Cercavano un posto in cui stare da più di venti minuti e le loro gambe chiedevano pietà.
Il fatto che Isaac fosse stato eliminato dai giochi aveva messo in soggezione tutti loro. Avevano veramente bisogno di un altro alleato.
Louis si bloccò ed ebbe un illuminazione: -La cascata.- sussurrò, guardando poi gli altri -C'è una grotta dietro la cascata.-

Dopo essersi arrampicati su per la cascata e aver oltrepassato l' acqua, erano giunti nella grotta che vi era dietro essa.
Accesero un falò e usarono le grandi foglie di alcuni alberi per costruirsi materassi e coperte dove poter dormire.
Uno sparo li fece voltare e videro il fuoco d' artificio esplodere nel cielo. La scritta Dallas.
-Ariana...- sussurrò Stiles. Ariana Grande era una sua cara amica. Avevano molti corsi in comune e parecchi gusti simili.
Lei era riuscita, per un po', a riempire il vuoto nel suo cuore che le aveva lasciato la morte di Juliette.
Prima che potesse ragionare su ciò che stesse facendo, uscì dalla grotta e corse verso dove era giunto lo sparo. -Stiles, no, fermati!- gli urlò dietro Louis. -Ormai l' ha presa!- gli gridò Niall, ma Stiles non diede retta a nessuno. -Non venite a cercarmi!- urlò in risposta, scomparendo poi in mezzo agli alberi.
I tre ragazzi ringhiarono per la frustrazione e decisero di ascoltare le parole di Stiles.
Rimasero dentro la grotta a far niente per ore, annoiandosi o disegnando con rametti sul terreno.
-Io vado a prendere da mangiare.- disse Louis alzandosi, quando il suo stomaco prese a brontolare. -È pericoloso.- disse Liam, senza smettere di guardare il fuoco. -Non ho scelta.- rispose Louis, uscendo dalla grotta e scalando verso il basso la cascata.
Camminò per un po', guardando fra gli alberi se c' era della frutta, ma non trovò niente. Il suo stomaco fece un rumore forte e il dolore per la troppa fame lo assalì. -Ahi...- piagnucolò, portandosi le mani alla pancia. Era dal giorno prima che non toccava cibo, anche se ne aveva mangiato poco per far sfamare anche gli altri.
Un fischio lo fece voltare.
Harry era lì, senza armi e con una mela rossa in mano. -Tieni.- disse, lanciandogliela. Louis la prese al volo e non esitò a morderla. Era troppo affamato per ragionare. -So che odi quelle verdi.- mormorò Harry, senza smettere di guardarlo. Louis arrivò in poco tempo al torsolo e guardò Harry in viso. -Perché mi aiuti?- domandò, leccandosi il labbro a causa del succo del frutto. Harry non perse di certo la visione di quel movimento. -La prima volta che ci siamo visti tu mi sei caduto fra le braccia. Un angelo caduto dal cielo. E da allora ho capito che era quello il mio destino. Proteggerti, salvarti... prenderti quando cadevi.- Louis gettò il torsolo a terra e guardò Harry con una luce diversa negli occhi. -Non vuoi un sottomesso?- Harry fece un broncio pensoso e guardò a terra, poi fece spallucce. -Penso sia meglio un marito di un sottomesso.- Louis sgranò gli occhi sorpreso. L' aveva detto davvero o se l' era immaginato?! -Come mai pensi questo?-
-È vero, un sottomesso fa tutto quello che tu gli chiedi, ma è costretto. Un marito ti ama perché lo vuole, ti desidera perché lo vuole, sta con te perché lo vuole... Io voglio una persona. Non un oggetto.- sorrise sincero.
Il cuore di Louis prese a battere velocemente, mentre le guance diventavano rosse. Fece un piccolo sorriso ad Harry. -È una cosa molto dolce da dire alla persona che dovresti cacciare.- Harry ridacchiò e scosse la testa, i ricci di cioccolato si mossero. -La persona che sto cacciando, se davvero la stessi cacciando, scapperebbe via invece di sentire la mia proposta di matrimonio.- rise leggermente.
Louis ci mise pochi secondi a capire il vero significato di quella frase.
Proposta di... matrimonio?!
Harry fece qualche passo verso di lui e prese dalla tasca un braccialetto d' argento. -Te lo volevo dare tempo fa, ma poi sono iniziati i giochi. Non ho i soldi per un anello, ma spero che questo possa bastare.- disse, mentre gentilmente metteva il braccialetto al polso di Louis. Il ragazzo smise di respirare alla scritta che vi era sopra.
"Fallen Angel".
-Harry...-
-Non sei costretto a rispondermi subito. Puoi pensarci su.- disse con un sorriso gentile.
Dei passi nella loro direzione li fecero voltare e Harry spinse Louis lontano da sé. -Sono i miei. Corri.- Louis esitò un po', ma poi scappò via velocemente.

-Allora? Hai trovato da mangiare?-
-No. Ma in compenso, ho trovato Stilinski.- disse Louis, indicando il ragazzo al proprio fianco. Si sedettero entrambi vicino agli altri, di fronte al fuoco.
Louis aveva la testa fra le nuvole. Harry gli aveva chiesto di diventare il suo sposo, anche se si conoscevano a mala pena. Però, fin dall' inizio, c' era stato qualcosa fra loro, come se fossero calamite.
Aveva nascosto il braccialetto sotto la manica della felpa per evitare che gli altri lo vedessero. Non riusciva a toglierselo. Non voleva.
Era inutile. Harry lo aveva conquistato in poco tempo. Con quei suoi meravigliosi occhi verdi da capogiro, con quegli scherzosi capelli ricci nella quale voleva mettere le mani e con quel sorriso degno di un raggio di sole.
Sex Games o no, Louis era cotto.

Ma come poteva anche solo pensare che dentro il braccialetto ci fosse un localizzatore GPS?

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-Kitta <3

Hunting - La cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora