Cap 21

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Louis ed Harry tossirono fortemente una volta usciti dall' acqua e aver raggiunto la terra ferma.
Louis prese dei respiri profondi e si guardò attorno. Era appoggiato sulle mani e sulle ginocchia e aveva appena rimesso tutta l' acqua che aveva bevuto. Di fronte a sé vedeva solo un bosco buio. Sentii la paura invadergli il corpo e, senza distogliere lo sguardo dal bosco oscuro, toccò Harry con una mano al suo fianco, il quale era svenuto a causa della stanchezza.
-Harry.- lo chiamò, la voce graffiante a causa dell' acqua rimessa. -Harry!- stavolta lo colpì con forza con un pugno, facendo svegliare il riccio con urlo.
Harry guardò il luogo in cui erano finiti. Erano su un terreno verdeggiante, poco lontano da loro la cascata e ai loro piedi il laghetto che continuava poi come fiume.
-Dove siamo?-
-Non lo so. Ma, ovunque noi siamo, dobbiamo trovare gli altri e subito.- si alzò, strizzò la maglietta e si incamminò dentro il bosco.
-Dove stai andando?!- gli urlò dietro Harry, correndo velocemente per raggiungerlo. -Cerco una via di fuga da questa boscaglia.- gli disse a denti stretti, per poi voltarsi verso di lui con rabbia. -Ti avverto: se i tuoi amici hanno anche solo sfiorato un capello ai miei amici, ti strappo il cazzo e lo uso come mazza contro le tue palle!- lo sgridò imbufalito e si voltò, tornando a camminare.
Harry alzò le braccia al cielo in segno di supplica e lo seguì a qualche passo di distanza.

Niall urlò mentre usciva fuori da quella specie di galleria scivolosa e sbatteva a terra con il culo.
-Ahia, che male!- si lamentò, mettendosi in piedi e massaggiandosi il didietro. Potevano anche dirlo che c' erano delle gallerie sotterranee in quel posto!
Alzò lo sguardo e perse il fiato. Di fronte a sé aveva una foresta rigogliosa e, non molto lontano da lì, c' era un tempio azteco bianco a forma piramidale.
Deglutì e si avviò verso una via qualsiasi per trovare la strada di ritorno. Doveva almeno raggiungere la cascata.
Quando ormai era già scomparso in mezzo al verde, dalla tana in cui era uscito lui, ne uscì Morty.
Si sostenne con le braccia una volta caduto a terra e sorrise nel vedere le impronte delle scarpe di Niall nel terreno.

Liam gridò e saltò oltre un tronco. Poco dopo, Zayn fece lo stesso.
-Non puoi lasciarmi in pace?!- Liam si abbassò per evitare un ramo in testa e scivolò lungo una uno strato di terra alzato. -Lo sai che non posso!- gli rispose, imitando i suoi movimenti -E non voglio.- sussurrò poi fra sé e sé.
Liam svoltò di scatto e si nascose dietro a una quercia. Sentì distintamente le scarpe di Zayn sul terreno che si fermavano. -Liam!- la voce era piena di rabbia in quel richiamo. -Liam, vieni fuori!- di nuovo un grido, seguito poi da uno sbuffo. -Tanto vale che gli dica "nasconditi"!- lo sentì parlare con sé stesso. Udì che si allontanava e sbirciò. Non appena capì di essere solo, riprese a correre in una direzione a caso.
Spostò delle foglie che aveva in faccia e fece attenzione nel non beccarsi una ragnatela in testa, per poi sbattere contro qualcosa e cadere a terra. Si massaggiò la testa e rimase stupito nel vedere che, in realtà, era andato a sbattere contro qualcuno.
-Clifford.-
-Payne!- Micheal Clifford, il ragazzo dai capelli rossi tinti e gli occhi verdi, si alzò in piedi aiutando poi Liam.
-Scappi da Hemmings?-
-No, avevo voglia di andare a sbattere le testa da qualche parte. Tu scappi da Malik?-
-No. Ho in piano di chiedere un culo più bello per Natale ma, per farlo, devo prima rompermi il culo e mi sono detto: "Chi meglio di Clifford non mi può aiutare nella mia impresa?".- ovviamente entrambi erano ironici.
-Mi hai battuto anche stavolta.- disse Michael, tentando di non scoppiare a ridere. -Hai notizie sugli altri sottomessi?- domandò Liam, una volta che presero a camminare. Entrambi, con qualcuno a loro fianco, si sentivano più protetti. -Siamo rimasti in pochi. Dei nostri amici sono stati catturati Lahey, Grande, Irwin, Swift, Cabello, Cyrus e Lovato.-
-Sai niente di Gomez?-
-Selena?- domandò Michael, mentre strappava un albicocca da un albero lì vicino -Da quel che so io, è ancora in circolazione. Ma per poco. Bieber è sulle sue tracce.- Liam lo guardò rallegrato -E allora troviamola prima noi. Quella ragazza è una ribelle nata ed è un portento con i coltelli.-
-Cosa ti fa credere che collaborerà?- fece a metà l' albicocca e ne diede un pezzo a Liam. -Grazie. Perché, come noi, lei vuole la libertà.- Michael lo guardò negli occhi e sorrise. -Sai che c' è? Hai ragione. Sarà vicina all' acqua per avere sempre da bere, quindi alla cascata. Oppure, conoscendola...- prima ancora che potesse finire di parlare, un coltello lanciato da un albero beccò la sua fetta di albicocca, costringendolo a lasciarla andare e permettere che si conficcasse al suolo.
Il suono di qualcosa di pesante che cade fece voltare i due ragazzi. -... ci sta seguendo.- finì il suo discorso Michael, un sorriso gioioso sul viso.
La ragazza con i capelli neri, selvaggi, lunghi e con i riflessi, si alzò dalla sua posizione accovacciata, mostrando la sua altezza di un metro e sessantacinque e guardandoli con i suoi penetranti occhi di cioccolato.
-Parlando del diavolo spuntano le corna, eh Clifford?-

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-Kitta <3

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