Cap 32

6.6K 517 54
                                    

Louis aveva lasciato camera loro non appena Harry gli aveva detto tutto e adesso se ne stava lì, seduto sulla panchina di uno dei giardini a guardare l' erba crescere.
Per quanto tempo avevano mentito? Se Stiles si era innamorato di Derek lui gli avrebbe spezzato il cuore?
Sospirò pesantemente e si passò le mani sul viso. -Dio, che casino!- brontolò, scuotendo la testa.
-A chi lo dici.-
Louis sobbalzò e si girò di scatto. Dietro la panchina, seduta per terra con le ginocchia al petto, c' era Camila Cabello, sua amica e cugina di Liam. Louis si alzò e le si sedette vicino. I capelli lunghi e scuri nascondevano metà della faccia della ragazza, ma Louis poté comunque vedere che aveva gli occhi rossi.
-Hai litigato con Lauren?- domandò, sapendo chi era la dominatrice della sua amica. Camila rise in modo amaro e scosse la testa. -Come possiamo litigare se non ci parliamo neanche?- tirò su con il naso e guardò Louis. -Mi sono comportata male con lei.-
-Cioè?-
-Quando mi ha catturata nella foresta e l' abbiamo fatto è stato... strano. Per me, almeno. Lei da quel momento ha tentato di creare un rapporto fra noi, ma io non ho voluto. E non voglio.- Louis le mise una ciocca di capelli dietro l' orecchio e le accarezzò dolcemente la guancia. -Per quale motivo?- la scrutò in volto.
Il labbro di Camila tremò e le lacrime ripresero a scendere dai suoi occhi scuri. -Io sono etero, Louis. Quando ho scoperto che avrei avuto una dominatrice invece di un dominatore, sono andata fuori di testa e ho iniziato a trattarla male. Ogni cosa che diceva, io ribattevo. Ogni volta che mi toccava, io mi allontanavo. Stamattina è stata la centesima litigata. Penso non mi voglia più.- poggiò il mento sulle ginocchia e sospirò.
Louis deglutì un boccone amaro. Quella situazione gli pareva familiare...
-Però lei per te non conta niente, vero?-
-Sì. No. Non lo so!- Camila si portò le mani ai capelli e chiuse gli occhi con forza. -Sono costretta a passare il resto della mia vita con lei.- Louis fece spallucce e un piccolo sorriso. -Be', tenta almeno di esserle amica. E mentre fate l' amore prova a...-
-No!- Camila lo guardò con occhi sgranati, pieni di terrore. -Tu non capisci, vero?! A me fa proprio schifo l' idea di avere un rapporto con lei o con qualsiasi altra donna. Lo trovo innaturale, disgustoso e... inumano!- si agitò, facendo gesti casuali con le mani. Louis aggrottò la fronte, leggermente offeso.
Scusami?!
-Sei omofoba, Cam?- alzò un sopracciglio e strinse con forza la mascella. Non voleva farle del male.
Camila sgranò scioccata gli occhi e scosse velocemente la testa. -No! No, io...-
-Allora perché hai appena detto quelle cose?- Louis incrociò le braccia al petto e alzò il mento, volendo una spiegazione plausibile. Camila boccheggiò e guardò ovunque per cercare una via di fuga. -Io... non lo so. So solo che non voglio un suo bacio o abbraccio, e il dover andare a letto con lei... No, Louis, non posso. Il fatto che non voglia una donna come compagna e il fatto che mi faccia schifo non mi rende omofoba!-
-Tu credi?!- Louis si avvicinò a lei con fare minaccioso. Aveva sempre odiato le forme di vario razzismo e bullismo.
Camila lo guardò con rabbia e ringhiò con frustrazione. -Che ti aspetti da me?! Sono etero! Per te è facile, sei gay! Ma con me hanno sbagliato, io non sono mala...- si interruppe appena in tempo, anche se l' amico la stava guardando con sguardo ferito.
Camila non voleva dirlo. Si era sentita in trappola, messa alle strette, e la via di fuga più facile per lei era l' attacco.
-Dillo.-
Cam si voltò e Louis guardò dietro le sue spalle. Liam era lì, in piedi e con gli occhi lucidi. Stringeva i pugni con forza e tremava per la rabbia. -Finisci la frase, Cam. Tu non sei...?- la spronò, sorridendole in modo finto.
Cam si alzò in piedi traballando e andò verso il cugino. -Liam...-
-Non sei malata? È questo quello che stavi per dire? Non sei malata?!- alzò la voce, aggrottando la fronte. Camila scosse la testa e tentò di spiegare: -No, Liam, non volevo dire questo...-
-Però l' hai fatto. Pensi che io sia malato, Cam? Che dato che amo un ragazzo io sia una cosa innaturale, disgustosa e inumana?!- Camila scosse velocemente la testa e tentò di avvicinarsi al ragazzo, ma lui indietreggiò. -Tu eri la mia compagna di giochi quando eravamo piccoli ed eri la mia roccia quando Ilary è morta. Come ho fatto a non accorgermi in tutti questi anni di questo tuo lato... orribile?- Liam la guardò dall' alto in basso, come se non riconoscesse chi avesse davanti.
Camila singhiozzò, gli occhi scuri erano colmi di lacrimoni. -Liam, ti supplico...- avvicinò una mano alla sua, ma il cugino la ritrasse. -No, Cam. Non voglio stare in compagnia di una persona che pensa male di me anche solo guardandomi. Tra una settimana ci sarà "Il giorno dell' uguaglianza". Forse è meglio se non vieni alla festa.- disse con tono duro, prima di voltarle le spalle e andarsene.
Camila guardò Louis mentre questi la sorpassava e seguiva Liam. Lui si voltò un attimo, la guardò con delusione e scosse la testa, andando poi per la sua strada.
Camila si asciugò le lacrime e singhiozzò, prima di udire un urlo di dolore che proveniva dalla foresta.

******************************
Commentate, grazie! :)

-Kitta <3

Hunting - La cacciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora